Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Il lignaggio non è necessarioAnnoiarsi »

Disincantesimo

Post n°664 pubblicato il 04 Settembre 2009 da Praj
 

Se non si giunge al disincanto assoluto, non sorge la visione e non accade il Risveglio della Coscienza.
Allora si insiste nell'etica ideologica, nei modelli comportamentali, nell'aspettative e nei voli pindarici della mente, nel dualismo del giusto-sbagliato, nell'auspicio della crescita personale... nelle speranze e, inevitabilmente, nelle disillusioni.
La Comprensione non dualistica invece si dischiude solo quando si Vede con occhio vergine il Ciò che E'; quando, nudi di cuore e di mente, incontriamo la Qualità primaria della nostra vera natura.
Ma noi ci attardiamo nel misurarci e giudicarci con schemi convenzionali, orizzontali, precostituiti.
Chiediamoci piuttosto: se noi siamo quello che siamo, voluti dall'Assoluto così come siamo, perché non c'è altro che l'Uno, in questo stesso momento, perché dovremmo cambiare?  Non è possibile, no?
E se accade quel che accade è solo perché deve accadere. Perchè allora non ci abbandoniamo una volta per tutte a questa Realtà palese?
Come possiamo fingere di essere altro da ciò che mostriamo, se anche quando fingiamo, siamo sempre quello che siamo in quell'istante?
Lo facciamo per soddisfare solo la nostra mentale non accettazione delle cose, di noi stessi, del mondo, degli umani così come sono. E'u dunque una resistenza al Divino volere.
Non ci è possibile alcuna fuga da noi stessi e, dunque, è meglio se ci accettiamo definitivamente come quegli esseri perfettamente imperfetti che dimostriamo d'essere, con le nostre paure, ansie, glorie e miserie comprese?
Se ci affidiamo soltanto di quello che abbiamo deciso che ci sta bene fantasticare, immaginare di noi e degli altri  in prospettiva, allora ci separiamo dal ciò che E' adesso: quell'Uno che in noi invece esprime proprio quello che stiamo manifestando. Che piaccia o meno a ciò che l'ego illusoriamente crede di essere.
Finchè asseconderemo queste illusioni non potremo che soffrire, perchè non fluiamo, perchè ci sforziamo inutilmente di andare controcorrente, non sapendo che ci allontaniamo dall'Oceano che, infinitamente paziente, attende il nostro scioglierci nella Sua vastità.

 


 

 
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Commenti al Post:
jerah23
jerah23 il 04/09/09 alle 16:05 via WEB
buon giorno Praj, incantata....ma solo dai tuoi ricchi post :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/09/09 alle 16:34 via WEB
Grazie, cara Ati... un carissimo sorriso e buon week end! ;-)
(Rispondi)
Toxic_Edition
Toxic_Edition il 04/09/09 alle 16:07 via WEB
Perdindirindina, e io che ero convinta che il futuro, prima di possederlo, dobbiamo prima sognarlo. Ora tu mi dici, invece, che la fantasticheria è solo un’illusione; beh, dissento, amico mio. Ma questo, scritto da me, è fin troppo ovvio.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/09/09 alle 16:25 via WEB
In questo gioco illusorio ci sta benissimo che tu dissenta... In questa visione non duale non c'è mai contraddizione, ogni cosa e il suo contrario sono incluse nell'Unità degli opposti. Il Futuro esiste solo nella nostra mente egoica, separata... Un sorriso :-)
(Rispondi)
 
 
Toxic_Edition
Toxic_Edition il 04/09/09 alle 17:42 via WEB
Il futuro è un’idea terrena molto labile, sì, dacché nel momento stesso in cui io ti sto rispondendo ogni singola lettera appartiene già al passato. E non è nemmeno più presente. Io non lo vedo così “egoica”, come cosa. Sognare il futuro, intendo. Il Tempo, tutto sommato, non è altro che lo spettacolo dell’Eterno. Uno e trino. Passato, presente e futuro che sia.
(Rispondi)
 
 
 
atisha0
atisha0 il 05/09/09 alle 08:42 via WEB
basta comprendere cosa significa "egoica"..
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Praj
Praj il 05/09/09 alle 09:34 via WEB
Certo, basterebbe... ma proprio l'ego rende la cosa non semplice da realizzare, da comprendere, soprattutto, non mentalmente. Ciao! :-)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 05/09/09 alle 09:32 via WEB
Ancora giriamo con la mela in mano, credendo di aver colto il frutto della conoscenza, mentre abbiamo colto solo il frutto avvelenato che ha fatto nascere in noi il senso dell'ego, della separazione, del potere personale. Stiamo perdendo ogni istante di celebrazione, l’Eden proprio su questa Terra, fantasticando sull’irreale mondo dei nostri capricci individuali, sulle vane ambizioni del nostro piccolo monumento di storia personale. Il momento per esserci è solo questo. Qui può esserci il paradiso. Dipende da noi... Questo è l’istante che conta: viviamolo essendoci davvero! Il prossimo, il sogno del futuro, è come una carota davanti all’occhio dell’asino che rincorriamo senza mai prenderla. Questo è quello che siamo ora: viviamoci essendo davvero così come siamo, come ci è stato dato di essere, senza rincorrere le proiezioni della mente che, irrequieta, salta da un pensiero all’altro, come una scimmia sui rami. Non possiamo essere altro da quel che siamo ora; altro lo siamo ma solo nella fatua immaginazione: e ciò crea fra noi e in noi solo inferni di divisione, di violenza, di dolore… Ci facciamo ammaliare da un dio minore, padrone dai poteri seducenti che sventola bandiere di separazione, ci smarriamo come derelitti dolenti nel deliri della brama dell'avere, del prendere, posseduti da una forza che non ci appartiene, che presuntuosamente però ci attribuiamo. Qualsiasi cosa noi siamo in grado di fare egoicamente, invece, non è che il riflesso di un Amore che ci trascende e che possiamo cogliere nella sua maestà e dolcezza soltanto se rinunciamo alla nostra vanità, al nostro orgoglio. In realtà, resteremo figli di Adamo e di Eva fin quando non restituiremo quella mela, dell'albero della falsa conoscenza. Si tratta di comprendere con il cuore che non abbiamo bisogno di nulla, e che tutto ciò che ci serve ci è dato nella misura nell'abbandono che abbiamo alla Grazia dell'esserci, proprio così come siamo qui e adesso, in totale e arrendevole Fiducia a quella Forza e Coscienza che ci fa sentire e mantiene vivi. Onoriamola essendoci al meglio, dando dignità ad ogni attimo che ci è dato generosamente in dono. UN sorriso :-)
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
Toxic_Edition
Toxic_Edition il 08/09/09 alle 10:04 via WEB
Buongiorno, Praj.
Vedi amico mio, il pragmatismo e l’esoterismo non vanno di certo a zonzo a braccetto. Tutto quello che hai scritto è condivisibile, certo; se da una parte “il cuore non ha bisogno di nulla”, dall’altra il nostro modo di vivere sì, però. Ora, o la nostra società si converte del tutto e nello stesso tempo all’ascetismo vivendo da anacoreta – cosa di cui dubito, o non ci resta altro che “fantasticare sull’irreale mondo dei nostri capricci individuali” accettandone la caducità. D’altra parte, su questa Terra, anche “l’Amore che ci trascende” è un sogno.

Have a nice day :)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 08/09/09 alle 11:58 via WEB
Essere nel mondo ma non del mondo, non è prerogativa dell'anacoreta, ma di colui che cerca con tutto se stesso il Risveglio della Coscienza. Questo Risveglio è possibile per tutti, ma non tutti lo cercano. Anzi, sono pochissimi quelli lo cercano veramente e ancor meno coloro ai quali accade. Perchè sia così, non sono in grado di dirlo, mi è del tutto misterioso. Buona giornata anche a Te. :-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 04/09/09 alle 17:02 via WEB
Sto imparando Praj, a volte ci riesco ed altre no...però quello che conta è che a volte riesco a lasciarmi andare ed accettare quello che c'è! Grazie Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/09/09 alle 17:06 via WEB
Accetta anche il non farcela... accetta anche i rifiuti... accettati sempre e comunque! Un giorno ti accadrà... di lasciarti andare fino in fondo. Quel giorno scoprirai Chi Sei. Un sincero abbraccio e Namastè! :-)
(Rispondi)
morbida1dgl
morbida1dgl il 05/09/09 alle 08:03 via WEB
Splendido post Praj, grazie! Questa è Consapevolezza assoluta! Namastè!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 05/09/09 alle 09:23 via WEB
E pensare che quasi tutti credono che sia semplice fatalismo. Sono contento che almeno qualcuno provi a vedere oltre le apparenze. Un grazie di cuore, Morbida. Namastè! :-)
(Rispondi)
ivost
ivost il 05/09/09 alle 11:30 via WEB
Il fatalismo è il parente minore della consapevolezza,,,è quando si comprende di essere fondamentalmente impotenti, ma non si è capaci, non si vuole, dare energia a questa impotenza rendendola Viva,,,
Non so cosa ho detto, ma mi sembra bello,,, :D
Infatti non si può fare a meno di essere quello che siamo e ciò che ci gira attorno e si manifesta dentro di noi è quello che ci è necessario per comprendere,,,
Comprendere cosa?,,,vedi mio commento su Atisha,,, :D
L'unica cosa che mi vede perplesso è la necessità di creare l'Eden sulla Terra,,,perchè dobbiamo crearne un altro quando ce n'è un altro perfetto che ci attende (attende la nostra Essenza) quando avremo raggiunto la perfezione,,,ergo,,,quando avremo capito, accettato e perseguito il fine della nostra esistenza? Ma forse non hai detto proprio questo,,,
Non c'è bisogno di "cambiare" per questo, basta uniformarci a ciò che chiede lo Spirito che alberga dentro di noi e non chiedere sempre noi allo Spirito per paura del futuro,,,ovviamente per far questo dobbiamo accettare anche quello che hai scritto nel post,,, ;)
Ciao,,,
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 05/09/09 alle 12:03 via WEB
"Non so cosa ho detto, ma mi sembra bello"... ah ah ah! E' proprio così che funziona l'ispirazione! Non sei stato tu a far sorgere quelle parole. Esse sono uscite solo dalla "tua" bocca, forse tuo malgrado, sebbene filtrate dai contenuti della tua mente. Il Paradiso di cui parlo invece è una stato di Coscienza, il quale è capace di trasfigurare ogni cosa. E' la capacità di Vedere l'armonia nascosta degli opposti. E' l'alchimia spirituale resa operativa nel quotidiano svolgersi delle semplici cose. Questo stato di Coscienza - l'armonia nascosta - la Vede già ora, la vede sempre e ovunque. Non è dunque un richiamo utopistico ad un ipotetico paradiso terrestre, sociale e psicologico di antica aspirazione, in cui potremmo vivere, ma un richiamo a cambiare il modo di Vedere le cose, adesso. Questo vedere in modo assolutamente nuovo, quando ci si risveglia dal sonno della coscienza, è evidente in ogni momento. In questa condizione coscienziale, il futuro non esiste se non come convenzione discorsiva da attuare con chi non ha ancora realizzato la Consapevolezza che va oltre lo spazio -tempo, la forma illusoria che si manifesta quando siamo incantati dal Velo di Maya. Grazie per i tuoi stimolanti commenti. Un sorriso e ciao! :-)
(Rispondi)
 
 
ivost
ivost il 05/09/09 alle 14:04 via WEB
Ah! Ecco!,,,mi pareva,,, ;)
Grazie a te,,,ciao,,,
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 05/09/09 alle 14:54 via WEB
... ah ah ah! Ciao, Ivo! ;-)
(Rispondi)
eckhart.noor
eckhart.noor il 05/09/09 alle 12:00 via WEB
La completa accettazione di come si è in ogni momento,diventa l’unica chiave possibile alla ‘perfezione’:ovvero non più idea o concetto,ma realtà per com'è. Se sono perfetto così come sono,non devo cambiare nulla:ovvero non vi saranno interferenze ,reazioni,giudizi nella mente ,che si possano opporre al ciò che accade,ma solo la testimonianza equanime di ciò che scorre.. Questa osservazione è già trasformazione,rettificazione.. Ma se fossimo già così,saremmo già perfetti.. Ecco che allora l’accettazione si riflette anche nella sua stessa negazione:ovvero nella consapevolezza dello scoprirci reattivi,indegni,ovvero inaccettabili a nostri stessi occhi.. Sarà quindi sempre la stessa consapevolezza a guidarci ,a riportarci al momento,senza giudizi o confronti col momento già passato,o con l’idea di perfezione futura che leghiamo a quel tal personaggio o Maestro o un suo dire. Ogniqualvolta non ce la faremo..potremo sempre chiamare in soccorso il Divino,e in abbandono fiducioso ritroveremo la forza e la chiarezza per poter ripartire sempre da qui. Namastè! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 05/09/09 alle 12:10 via WEB
Grazie Eckhart... sono in completa sintonia con quanto da Te postato. Hai incorniciato con mirabile sapienza ciò cercavo di esprimere. Sono contento di questa sinergia che rende molto affine il nostro confluente percorso. Non aggiungo altro, ma invito chiunque a meditare sulle tue profonde quanto consapevoli parole. Namastè! :-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 06/09/09 alle 17:49 via WEB
_/\_
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/09/09 alle 09:19 via WEB
... _/\_ :-)
(Rispondi)
drolma
drolma il 07/09/09 alle 11:48 via WEB
Incanto del disincanto: tornare all'innocenza,accettando la fattualità delle cose, trascendere la dualità attraverso un profondo abbandono, attraverso la rinuncia al cambiamento, ed è già trasformazione. Serena giornata :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/09/09 alle 14:09 via WEB
Per me, è proprio questa la Via. E' proprio una perla di saggezza questo tuo commento. Serena giornata anche a Te, Drolma. :-)
(Rispondi)
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