Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« La doppia illusioneSpezzare il Cuore... »

Chi si reincarna se non c'è un'anima individuale?

Post n°674 pubblicato il 28 Settembre 2009 da Praj
 

Un'amica virtuale qualche giorno fa mi ha invitato a dire qualcosa in merito alla cosiddetta "trasmigrazione dell'anima" post mortem, detta anche reincarnazione. Eccola accontentata.
Per come la vede ora la “mia” Consapevolezza tutto ciò che esiste è Coscienza. Quindi lo è anche ogni individuo, il quale come manifestazione, è una mera apparizione emersa nella Coscienza. Una delle sue infinite e variegate espressioni. Quando questa manifestazione emerge dall'Uno–Coscienza si dice che c'è stata una nascita.  Ma questa è solo l'illusione che c'induce a percepire e vedere L'Uno uno come molteplice, come un insieme di forme separate.
La visione mondana è appunto il credere nell'apparenza di tutte queste entità separate che si relazionano tra loro. La loro connessione con la Fonte dalla quale sono emersi non è percepita, vista o intuita. Quando però viene compreso che c'è invece questa unione sottostante, che tutto nasce da questa Unità e che la forma individuale non è che un aspetto particolare dell'Unità allora si realizza come qualunque di queste forme è una nascita temporanea attraverso cui vari eventi accadono, e attraverso cui sono contenuti pensieri, memorie, esperienze emozioni.
Alla chiusura di questo tragitto della forma individuo, avviene l'abbandono del corpo, ciò che viene chiamata morte, che è il ricongiungimento di tutti questi elementi alla Fonte originaria.
E' la scomposizione di ciò che è nato e quindi ogni elemento composto "ritorna" alla Matrice dalla quale in realtà non si è mai allontanato. Ora questi composti non sono più differenziati in alcun maniera. Per cui tutti i pensieri dell'individuo che se n'è andato, tutte le sue esperienze, le sue memorie, ogni sua caratteristica e peculiarità ritornano nel Tutto indifferenziato della Coscienza.
Ciò che è significativo da Comprendere è che gli individui-forma sorti dal Tutto non sono mai stati separati da Esso. Saranno apparsi separati fra loro ma questo è accaduto solo perché non sono sempre stati in condizione di vedere la rete di connessioni che invece costituiva l'Unità. Nulla può essere separato dall'Uno, altrimenti sarebbe dualità. E la dualità è solo apparente, è il cosiddetto Velo di Maya. “Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” questa è una legge fisica ben nota, ma è una legge che vale in ogni dimensione del mondo fenomenico-coscienziale.
L'Unità trasforma se stessa in questo continuo crearsi di nuovi organismi. E' pura creatività sempre all'opera. Ritornando però al cosiddetto individuo: se in uno di queste entità corpo-mente vi è il senso di essere un agente personale allora questi crederà che ogni pensiero sia di sua proprietà. In realtà potrebbe essere un "nuovo" pensiero, o uno pensato da un altro individuo trecento, mille anni prima. Potrebbe essere la memoria di un'esperienza sperimentata in un precedente essere umano. Ma se c'è un senso di azione personale, l'organismo individuale crederà che questo pensiero o esperienza o memoria sia suo e dirà "io ho sperimentato ciò" "questa era la mia vita precedente, la mia esperienza passata". Invece da sempre non vi è mai stato alcun individuo separato. Per cui anch'io, come tutti, sono solo un nome dato ad una particolare temporanea nascita nell'Uno-Coscienza.
Tutti i concetti e teorie sulla reincarnazione o trasmigrazione dell'anima sono basati sulla nozione errata di separazione. Una volta capito che tutto ciò che c'è è Coscienza allora ciò che si incarna e reincarna è anche visto come Coscienza. Dal punto di vista metafisicamente panoramico, dunque tutto è Uno e tutte le forme, compresi gli individui umani sono espressioni dell'Uno.
Per cui anche la trasmigrazione dell'anima individuale o la reincarnazione comunemente intesa, nella sua versione popolare e essoterica è una consolazione illusoria creata ancora una volta dall'ego che non si capacita di scomparire per sempre quando l'organismo corpo mente nel quale è identificato muore.

 


 

 
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Commenti al Post:
morbida1dgl
morbida1dgl il 28/09/09 alle 13:26 via WEB
Alla Luce di questo splendido post, sto osservando attentamente il "minetrone" di pensieri che affluiscono alla mente..A questo punto è superfluo anche scrivere...Niente sono, nulla posso dire che l'unica grande Anima non sappia. Sono senza parole, tutto è eccedente. Grazie Praj, superfluo anche questo...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 28/09/09 alle 14:03 via WEB
E' naturale, che alla Luce di questa trascendente Realtà, poi le parole diventino contorno, gioco, danza intorno al Silenzio fondamentale. L'Unica grande Anima, come tu la chiami, pur contenendo tutto ciò che è, va esprimendo la Sua creatività immanente, momento per momento, attraverso la trasformazione dell'energia diversamente combinata, in un continuo auto-rinnovarsi, auto-riconoscersi. Un sorridente grazie a Te, per lo stimolo offertomi. :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 28/09/09 alle 13:53 via WEB
..infatti nulla è personale.. ogni pensiero, azione, comportamento ed anche "realizzazione" non è affatto personale.. ma solo da uno stato di attenzione, di intuitività e quindi ricettività della mente resa silente possiamo permetterci un contatto diverso "trans-razionale".. e comprendere che ogni archetipo o sensazione di vita passata non sono che forme definite nel solo contesto spazio/tempo e sempre parte di un tutt'Uno che va oltre.. bell'articolone Praj.. ciaoo ;)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 28/09/09 alle 14:08 via WEB
Condivido il tuo commento che, a mio avviso, rivela quella Comprensione che così tanto mi sta a Cuore e che mi da gioia condividere, per quanto è possibile. Riguardo all'articolone: non ho saputo essere più stringato, volendo esprimere ciò che riteneva importante cercar di chiarire. Un caro abbraccio e ciao! ;-)
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virachandra
virachandra il 28/09/09 alle 17:46 via WEB
passavo solo per un piccolo saluto...Namasté e tante buone cose.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 28/09/09 alle 18:11 via WEB
Bene, grazie. E' sempre bene accetto. Te lo ricambio di cuore. Namastè, Virachandta! :-))
(Rispondi)
fioreselvatico3
fioreselvatico3 il 29/09/09 alle 00:52 via WEB
Questa volta non sono d"accordo ecco perchè.Se uno s"illumina,muore il suo ego,la sua limitatezza,giusto,ma rimane la sua consapevolezza.Questa consapevolezza dalla mia esperienza,non puo morire anzi addirittura è in grado di scegliere e creare qualunque situazione.Al contrario chi muore identificato con corpo e mente fa la fine che dici tu,ciao
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/09/09 alle 09:18 via WEB
Sei liberissimo di non essere d'accordo. Ci mancherebbe. Se però "uno" s'Illumina, si Risveglia, muore al suo ego, gli scompare ogni attaccamento ad una presunta identità personale che era poi anche la sua limitatezza e quindi non può nemmeno rivendicare la proprietà di una consapevolezza. Questa consapevolezza c'è, ma proprio perchè si è Illuminata non è più possibile dire che sia "sua" come fosse una sorta di oggetto posseduto, perché sa, invece, che è solo Sua - nel senso che è Presenza del Divino impersonale in un corpo individuale. Allora questa consapevolezza, tutt'Uno con il divino, liberata dall'ego, è evidentemente libera di creare perché è la stessa Volontà di Dio in atto, cosciente di Sè, auto-riconosciutasi. Un sorriso e ciao, fiore selvatico. :-)
(Rispondi)
 
 
fioreselvatico3
fioreselvatico3 il 29/09/09 alle 11:47 via WEB
ma proprio perchè si è Illuminata non è più possibile dire che sia "sua" come fosse una sorta di oggetto posseduto,,,, Infatti non è posseduto è soltanto il ricordo,di uno degli infiniti percorsi di risveglio...........Allora questa consapevolezza, tutt'Uno con il divino, liberata dall'ego, è evidentemente libera di creare perché è la stessa Volontà di Dio in atto, cosciente di Sè, auto-riconosciutasi.....Questo è quello che con altre parole volevo esprimere io....Comunque godiamoci questa meravigliosa vita,peccato soltanto per chi ha gli occhi un po aperti,un sorriso anche per te,ciao
(Rispondi)
 
 
 
atisha0
atisha0 il 29/09/09 alle 11:59 via WEB
state indicando la stessa cosa.. due lati di un'unica medaglia.. la congiunzione di "essere e non-essere" :)) ciao
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Praj
Praj il 29/09/09 alle 12:08 via WEB
... se è così, ottimo! Grazie... e ciao! :-))
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 29/09/09 alle 12:07 via WEB
Bene. L'importante è comprendersi sul senso profondo delle cose così importanti. Sicuramente sono d'accordo con Te, nell'augurio a godersi, momento dopo momento, questa vita sotto ogni aspetto duale. Il vero "peccato" è sprecare questo dono offertoci, questa grande occasione di auto-riconoscerci per Chi veramente siamo. Ciao, Fioreselvatico! Namastè :-)
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ivost
ivost il 29/09/09 alle 10:02 via WEB
Allora,,,io dico che Fioreselvatico3 c'è andato molto vicino, perchè: tu come vedi che l'Essenza, continui a reincarnarsi? Se fosse Uno resterebbe Uno e lo Spirito sarebbe in esso libero,,,tornato a casa,,,
Invece ecco l'Essenza (che io chiamo Microcosmo e che contiene il Karma) che ripete il ciclo,,,
In questa fase si può essre scientifici e abbastanza chiari, perchè è ancora tutta materia, tutto Maya,,,
E' il Demiurgo che presiede questa parte di Vita e non c'è male e non c'è bene in essa, ma solo necessità,,,
Quello che intendi tu è ciò che si verifica nell'Atto di Liberazione dello Spirito, quando la reincarnazione non avviene più,,,allora ecco l'unione con l'Uno e la fine della dualità, la Seconda Morte a cui possiamo ambire (lo Spirito e la Nuova Coscienza, ovviamente non l'ego)) quando cioè ci libereremo di TUTTO per essere nel TUTTO veramente senza più individualizzazione,,,ovviamente si potrebbero dire ancora un sacco di cose, ma finisco qui,,,ce n'è già d'avanzo,,, :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/09/09 alle 12:25 via WEB
Quello che intendo, è diverso: l'Unione con l'Uno è sempre in atto, in essere, anche nella dualità percepita e vista dall'ego. Il karma - ovvero il vissuto dei fenomeni di causa effetto - non è nostro in senso assoluto, è dell'aggregato di pensieri, emozioni, esperienze e memorie nella quali l'ego si identifica. Rilasciando queste identificazioni, Risvegliandoci al nostro vero Sè, l'onda egoica si dissolve nell'Oceano dell'Uno. Non domani, ma Adesso! Essendosi dissolta ogni resistenza: ecco dunque che non ci sarà più nessun grumo energetico che necessiterà di un corpo per essere effetto di cause ritenute erroneamente personali. So che non è facile disquisire su tali argomenti perché si prestano a divagazioni concettuali a non finire. E' un tema delicato, ha implicazioni intuitive molto sottili. Comunque credo che il post offra l'opportunità di avere spunti meditativi che portano oltre il modo convenzionale di concepire il principio della cosiddetta reincarnazione. Un caro saluto sorridente e grazie per lo stimolante apporto al confronto. :-)
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drolma
drolma il 29/09/09 alle 12:41 via WEB
E' proprio vero: implicazioni intuitive molto sottili, ma così sottili non devono essere se le ho avute anch'io, ah ah. Grazie a questo tuo post ho fatto finalmente luce sui concetti di reincarnazione o rinascita, mi sono resa conto che cio' che insegnano sull'argomento è alquanto confuso o semplicistico. Dopo aver letto il tuo scritto ho fatto un po' di ricerche ed ho trovato qualcosa che mi ha ulteriormente aperto gli occhi. http://www.andreapangos.it/tutti/Pagine/Menu_verticale/Libri/Karma_incarnazione/Prima_pagina_Karma_incarnazione.html Grazie e buona giornata, Namastè:-)
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Praj
Praj il 29/09/09 alle 13:47 via WEB
Wow!! Sono molto contento che il "mio" intento sia andato a segno, che attraverso questo post tu abbia finalmente fatto luce sui concetti di reincarnazione o rinascita. Questo insight ti sarà molto utile, anche per affrofondire il Dharma del tuo cammino ad orientamento ad ispirazione buddhista. Il link che hai indicato offre davvero spiegazioni e approfondimenti molto esaustivi sul tema. Li condivido appieno. Molti, leggendolo, potrebbero trarne profitto. Grazie a Te e buon pomeriggio, Drolma. :-)
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ivost
ivost il 29/09/09 alle 18:57 via WEB
Ecco, qui mi piaci di più (che vuol dire che comprendo di più il tuo punto di vista) e mi associo. La reincarnazione comunemente intesa implica la reicarnazione della personalità, che per qualche alchimia misteriosa ha perso la memoria,,,niente di più falso! Come dici tu nulla appartiene alla personalità che VIVE UNA VOLTA SOLA.
Però in questo bel discorso in cui c'è senza dubbio un'intuizione evoluta, mi sembra che manchi che alla morte "ordinaria" l'Essenza (per me il Microcosmo) non lasci la dualità perchè non l'ha ancora superata (nell'illusione del tempo)! Nel Tutto l'Essenza ci potrà tornare quando si libererà dell'individualizzazione dell'ego (quando questi prenderà Coscienza della sua effimera esistenza) che resta in potenza anche dopo la morte e determina la reincarnazione dll'Essenza. Fino ad allora continuerà il giro delle vite e delle morti al di qua del Velo!
Quindi la Morte che intendi tu va scritta con la M maiuscola ed è diversa dalla morte comunemente intesa (sono d'accordo che al di la del Velo tutto sia già Tutto)
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Praj
Praj il 29/09/09 alle 19:27 via WEB
A volte le diversità di visione sono più apparenti che reali. Spesso è solo questione di linguaggio, simboli e riferimenti concettuali i quali sembrano farci dire cose differenti, quando in realtà si è più prossimi. Un sorriso :-)
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drolma
drolma il 29/09/09 alle 12:43 via WEB
non so come mai ma il mio post è venuto scritto solo a pezzi:-( Spero si capisca lo stesso il senso
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Praj
Praj il 29/09/09 alle 13:48 via WEB
Si capisce lo stesso. No problem. Ciao! :-)
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hareezio
hareezio il 29/09/09 alle 16:08 via WEB
.... se lo scopo dell'individualizzazione della Coscienza Uno è la trasformazione di se stessa , qual'è lo scopo della trasformazione? Trasformazione di cosa verso cosa?....Ezio
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skarma64
skarma64 il 29/09/09 alle 17:59 via WEB
e se "dietro" ci fosse un grande essere in evoluzione pure lui?
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Praj
Praj il 29/09/09 alle 19:22 via WEB
Evoluzione rispetto a cosa, se Esso è l'Uno-Tutto il quale è aldilà di ogni categoria di tempo e spazio? L'evoluzione è una forma concettuale della mente-individuale che proietta se stessa, quale dimensione finita e relativa, nel tempo su una realtà che è invece atemporale, assoluta. Un sorriso e Namastè! :-)
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Praj
Praj il 29/09/09 alle 19:16 via WEB
Non c'è scopo alcuno ma solo Gioco, pura espressione di creatività e distruttività (trasformazione dell'energia) dinamiche complementari in un movimento eterno fine a se stesso. Ciao! :-)
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ivost
ivost il 29/09/09 alle 22:31 via WEB
Questa è una visione affascinante, è la visuone di una personalità evoluta, ma il fine io penso che non per "noi" ma per "l'altro" sia diverso. Il "fenomeno" a cui alludi tu è quello visibile nel mondo duale in cui tutto si alterna in un continuo perpetuo, ma il Fine è il ritorno all'origine di ciò che l'ha lasciata e di cui "noi" siamo solo testimoni ed esecutori di un mandato che ci compete solo perchè ci siamo trovati "in mezzo" :)
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Praj
Praj il 30/09/09 alle 09:14 via WEB
Il Fine e l'origine coincidono; ogni istante è l'origine e il fine allo stesso tempo, essendo il Tutto atemporale. Non c'è escatologia (scopo- fine ultimo)per la creatività della Coscienza, quindi c'è nessun ritorno. Il ritorno fenomenico, casomai, è ciclico quando è manifesto nella dualità ed entra nella dimensione del tempo circolare. Queste però sono solo considerazioni concettuali filosofiche, metafisiche, di una mente umana, di una mente che si situa coscienzialmente nel piano relativo. La Coscienza-Una tuttavia trascende ogni nostra ipotesi, immaginazione. Il senso della sua Realtà è per "noi" misterioso, inconoscibile. Si gioca da immaginare, ipotizzare come bambini con le parole, prima di diventare spiritualmente adulti e sposare il Silenzio. Ciao! :-)
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gardenparks
gardenparks il 01/06/12 alle 17:15 via WEB
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