Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Ultimo saluto ad un MaestroNon sei quell'ombra! »

Dal percorso tradizionale al volo libero

Post n°679 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da Praj
 

Qualcuno le chiama new Zen, new Advaita, per differenziarle dalle tradizionali vie spirituali non dualiste chiamate Zen ed Advaita: sono le nuove forme e approcci all'essenza interiore che si ispirano a queste a queste vie e insegnamenti spirituali, ma che non danno importanza all'aspetto esteriore, alle liturgie di queste tradizioni. Vanno direttamente al punto.
Queste modalità oggi stanno emergendo e attecchendo fra molti ricercatori. E' un fenomeno molto interessante; in questa campo direi che è addirittura rivoluzionario.
Spesso con quel “new” però s'intende un qualcosa che ha tradito la purezza di un insegnamento che affonda le radici nell'antichità ed è stato portato avanti, fino ad oggi, da una catena ininterrotta di maestri dal lignaggio riconosciuto. E i nuovi insegnanti di queste tendenze sono messi in discussione dai guardiani delle ortodossie, come disturbatori, come sirene fuorvianti e, ancor peggio, a volte vengono considerati veri e propri imbroglioni, millantatori o simulatori di realizzazioni mai avvenute.
Io credo che invece si possa abbandonare la ritualistica, la forma, per passare direttamente al succo del messaggio. Credo anche che tutto il monachesimo sia superato, che non occorra rasarsi la testa, portare certi abiti, fare certe pratiche, ritirarsi dal mondo per conoscere se stessi. Anzi, per me l'insegnamento va ridotto all'essenziale e trasmesso da cuore a cuore, da consapevolezza a consapevolezza, con chiunque sia pronto o voglia ardentemente riceverlo Non c'è più bisogno di tutori della tradizione che trasmettano solo parole ammuffite, gestualità superate, pratiche inutili.
Ora va detto senza remore che ogni momento della nostra vita è il nostro insegnamento, se lo vogliamo vivere in questo spirito. Ora chi sa per esperienza diretta può trasmettere liberamente a chi non sa, senza gerarchie, conventicole, senza chiese di alcun tipo, che controllino e che dicano cosa è giusto e cosa non è giusto se è conforme o meno alla lettera. Bisogna che l'essenza della tradizione torni a vivere attraversi esseri vivi, insegnamenti fluidi e aperti che non necessitino della conformità ai canoni tradizionali. Si deve correre questo rischio, i tempi lo richiedono. Altrimenti lo spirito si perde e trionfa la lettera con tutte le conseguenze negative che ne derivano: fondamentalismo, dogmatismo, bigottismo, formalismo e materialismo spirituale.
So che a molti questa autonomia fa storcere il naso perché in essa vi vedono il principio della corruzione, della disgregazione, del degrado degli insegnamenti, i quali invece dovrebbero rimanere incontaminati, lungi dall'essere rinverditi, rinnovati, rinfrescati. Purtroppo questi custodi della tradizione spesso non sanno riconoscere il Vero se si presenta in forme differenti rispetto alle quali sono abituati a pensarlo, ad aspettarselo, a comprenderlo.
Per me invece non c'è nulla che possa sostituire l'esperienza diretta, anche se ottenuta attraverso le forme più disparate. L'importante è cogliere l'essenza di ogni insegnamento. E il nucleo di ogni insegnamento (l'aspetto esoterico) è sempre convergente, mai separativo.
Coloro i quali avranno colto e realizzato il principio essenziale di ogni via spirituale si riconosceranno tra loro e non avranno difficoltà ad accettare la bellezza della diversità di ogni particolare percorso per arrivare al punto inevitabilmente comune, unitario.
Non avranno problemi di denominazione di origine controllata o protetta perché sanno che la Verità metafisica non può essere inscatolata in nessun contenitore. O la si coglie come un vento che accarezza l'anima e che unisce o la si perde nei recinti della mente personale o di gruppo, nelle divisioni spiritualmente assurde.
Per cui, pur nel rispetto di ogni tradizione e del prezioso e intrinseco messaggio di cui sono state e sono portatrici, e bene rivendicare il diritto di estrapolare questo messaggio in piena libertà di Coscienza. Dopo di che si può anche mettere o togliere un "new" davanti ad ciò che rappresenta una tradizione consolidata per riproporne il succo in una veste ritenuta più adatta agli uomini contemporanei, più idonea alle forme mentis menti che si sono evolute nel mondo moderno. Poi, se a qualcuno può dare fastidio quel "new" davanti ad un nome considerato così pregno di significato, intoccabile, altisonante, per me anche si può anche togliere, perché quando si è realizzata una comprensione trascendente anche i nomi, le tradizioni, si dissolvono e risolvono senza nessun problema nella Coscienza del realizzato.
A quel punto c'è solo lo spazio per il Silenzio, il quale non necessità di sovraintendenti, il quale è al disopra di ogni cosa, di ogni parola e accomuna ovunque qualsiasi Essenza risvegliata.


 

 
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Commenti al Post:
drolma
drolma il 07/10/09 alle 13:00 via WEB
E' incredibile! E' proprio cio' su cui sto riflettendo in questi giorni alla luce di nuove intuizioni e nuovi insegnamenti che ho scoperto un po' qua e là. Da una parte mi sento in colpa quando non rispetto i "rituali" che ho imparato dai miei maestri buddisti, dall'altra mi sento fortemente ispirata a lasciarli un po' da parte per vivere con piu' leggerezza e sollievo le mie nuove "scoperte", i nuovi insegnamenti alla comprensione dei quali pero' sono arrivata anche grazie al mio passato buddista. Cio' che adesso piu' mi interessa e' proprio l'essenza, il nucleo degli insegnamenti, come tu hai detto, per farne esperienza diretta. Ti ringrazio infinitamente per questo scritto perchè in questo momento mi aiuta molto a fare chiarezza in me stessa. Namastè, Praj
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/10/09 alle 13:23 via WEB
Che bello, Drolma! Il tuo gratificante commento mi ripaga per il post, il quale non aspirava ad altro che incoraggiare gli autentici ricercatori a prendersi questa libertà, senza remore ataviche, senza timori reverenziali. Sono contento di esserti servito al momento "giusto". Un sorridente Namastè!:-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 07/10/09 alle 13:58 via WEB
"O la si coglie come un vento che accarezza l'anima e che unisce o la si perde nei recinti della mente personale o di gruppo, nelle divisioni spiritualmente assurde." Caspita se la colgo! Grazie di cuore Praj Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/10/09 alle 14:07 via WEB
La cogli perché sei rimasta aperta, non ti sei fatta indottrinare, sei fondamentalmente uno spirito libero. Grazie a Te, amica Antonella! Namasté e buona continuazione del volo. :-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 07/10/09 alle 14:13 via WEB
Ma quanto mi piace il tuo blog! :-)) Grazie caro amico Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/10/09 alle 14:23 via WEB
... grazie anche a Te. :-)))
(Rispondi)
ivost
ivost il 07/10/09 alle 15:36 via WEB
A me non piace il tuo blog,,,mi è necessario! (ma non ti monterai la testa se mi capisci,,,)
Niente di più reale quello che dici ed è percepibile nell'aria,,,non servono i "paramenti sacri",,,non sono mai serviti, ma erano necessari per entrare in contatto con una certa cultura!
La ritualità è necessaria per allinearsi al Fine, ma la ritualità è anche accendere il PC per vedere l'ultimo post di tal o tal altro o porsi nelle condizioni migliori per scrivere il proprio,,,rasarsi il cranio serve solo ad avere più freddo (e chi è già pelato?°o°)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/10/09 alle 16:40 via WEB
Mi ricompensa sufficientemente il fatto che questo blog sia utile a qualcuno, a qualche ricercatore che individua in esso degli spunti, delle tracce per elaborare dei suoi momenti di riflessione, di meditazione. Mi auguro che non sia mai necessario per nessuno, anche se capisco l'ironia con cui lo dici, perchè ciò mi mostrerebbe, purtroppo, che l'indicazione al volo libero e solitario non è stata raccolta. Si può apprendere da maestri occasionali e non, da esperienze di vita, ma penso che sia importante che non si resti vincolati, che si crei una qualche forma di dipendenza. E' bello invece lo scambio di pareri, il consiglio amichevole e non condizionante. Questa maniera di rapportarsi aiuta a crescere insieme senza timori e senza pretese. Ciò favorisce la condizione per un reciproco fiorine nella libertà. Ciao e grazie dello spiritoso quanto acuto commento. :-)))
(Rispondi)
 
 
atisha0
atisha0 il 07/10/09 alle 19:01 via WEB
condivido anche ciò che scrive Ivo, la ritualità ha il suo perchè, la mente ne ha bisogno, fin tanto che serve però per sportarci di livello evolutivo, poi va lasciata (o variata) e non fatta divenire dogma, chiusura... anche il nostro Blog ha la sua ritualità, sacralità sottile... namastè
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 07/10/09 alle 19:19 via WEB
D'accordo, ha però il suo perchè fino a un certo punto, come i giocattoli di un bambino. Poi, arriva anche il momento che non servono più. Ciao! ;-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 07/10/09 alle 18:58 via WEB
certo.. l'importante è cogliere l'Essenza e riportarla nella propria esperienza.. perchè la tradizione è Una, anche se diramata in tanti sentieri.. condivido quasi tutto, perchè TUTTO SERVE anche se TUTTO E' INUTILE.. ciao! smack e buon appetito (che anche a te mai scarseggia ..) :))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/10/09 alle 19:24 via WEB
Ti prego di smentire quelle insinuazioni sulla mia privacy culinaria che, tra l'altro, non sono di pertinenza del blog... scherzo! :-))) Si, ammetto che mi piace stare a tavola e mangiare di gusto, che sono anche molto terreno, casomai qualcuno avesse mai pensato che fossi ascetico o etereo. ...eh eh eh! Ciao, spiona... un dolce smack! :-P
(Rispondi)
 
 
atisha0
atisha0 il 07/10/09 alle 20:35 via WEB
scherza scherza.. :p.. tutto pertinente al tuo messagio, nel caso ci fosse qualche individuo che pensasse vivessi solo di prana ahahaha.. un birroso saluto al doppio.. smack :))
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 07/10/09 alle 20:38 via WEB
... non solo di prana e di grana... padano... oltre che di prajna... indiano... ah ah ah! Sai che sono anche un burlone... e mi piace scherzare. Buona serata, cara Ati. Stammi bene! :-)))
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
atisha0
atisha0 il 07/10/09 alle 21:08 via WEB
..farò del mio meglio.. per star bene :))
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 08/10/09 alle 09:07 via WEB
... ;-)
(Rispondi)
eckhart.noor
eckhart.noor il 08/10/09 alle 08:48 via WEB
La verità non può avere etichette ,nè bavagli: (sarebbe già un paradosso) ma è pronta per parlare a tutti ma non tutti possono ascoltarla. Dunque non serve nemmeno nasconderla. Il fraintendimento di questa faccenda è presupporre che tutto ciò che è semplificato,essenzializzato nel succo sia anche banalizzato,ma gli Ingredienti son sempre quelli.. Dirò di più:la semplificazione eliminando inutili orpelli ove poter appoggiare l’ego,rende tutto più arduo per certi versi..dunque mai confondere il “new” con la new age… Bel post chiarificatore Amico,come una mente chiara come la tua sa concepire,Namastè ;-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 08/10/09 alle 09:24 via WEB
Sapevo che tu avresti compreso appieno il senso del discorso, nonostante il velo "provocatorio". Infatti il semplice non è affatto facile da porre in Essere. Lo spoliamento degli attaccamenti, religiosi, filosofici o ideologici, è la cosa più ardua per l'ego. Questi è per definizione irriducibile nemico della nudità dello Spirito. Ama gli orpelli e ne fa ghirlande onde adornarsi sempre di più. Per quanto riguarda la new age, anche secondo me, è qualcosa di superficiale e illusorio; è un distorto quanto futile tentativo di miglioramento apparente, purtroppo fatto ancora all'interno di un sogno e quindi, inevitabilmente, gestito dall'ego. Il "new" a cui invece alludiamo è da intendersi in quello spirito sempre innovatore con il quale il Sè cerca di auto-rinoscersi nelle sue infinite e individuali manifestazioni. Grazie, Amico, per la magnifica quanto lucida condivisione. Un abbraccio e Namastè! ;-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 08/10/09 alle 10:23 via WEB
Saltare i fossi per arrivare prima non porta da nessuna parte e si rischia di farsi male, ma comunque, ognuno ha la sua strada da fare, altrimenti sarebbe come obbligare tutti a fare lo stesso tragitto , sia che provengano dai monti o dal mare...i custodi delle tradizioni sono essenziali, appunto essi custodiscono l'essenza , ho letto qualcosa a proposito, come una banca dati in cui custodire l'essenza a disposizione di chi vorrà a sua volta utilizzarla si chiama l'Alveare e si trova in Afganistan. Vi si raccoglie tutti i tipi di nettare che verranno elaborati e divulgati dagli adetti al momento del bisogno.Fanno come le api per custodire l'eccellenza, il miele migliore. A mio avviso il miele migliore è solo l'illusione più dolce ciao
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 08/10/09 alle 12:20 via WEB
Hai ragione, ognuno ha la sua strad, e se la sente "sua", probabilmente, è la migliore per lui in quel momento. Ciao! :-)
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antonella.2009
antonella.2009 il 08/10/09 alle 19:34 via WEB
Ciao Praj ti lascio un abbraccio! Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/10/09 alle 09:02 via WEB
Ciao Antonella, lo accolgo con piacere l'abbraccio e lo ricambio. Serena giornata. Namastè!
(Rispondi)
amgen67
amgen67 il 08/10/09 alle 22:07 via WEB
"Chi sa per esperienza diretta può trasmettere liberamente a chi non sa..." - ecco perchè non devi mettere mai in dubbio l'utilità di questo blog ( o di Atisha ed altri ancora) , è semplice , voi sapete io no, in parole povere il vostro è amore puro che lo state diffondendo ed io e tanti altri che passiamo, leggiamo e non lasciamo quasi mai commenti, lo accogliamo questo amore puro, da cuore a cuore e anche se spesso non lo diciamo, voi lo sentite il nostro GRAZIE , vero ? Namastè !
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/10/09 alle 09:07 via WEB
Certo che lo sentiamo... e dal cuore sorge un silenzioso inchino di gratitudine per questo toccante dono che ci fate. Ogni ulteriore parola mi sembra superflua. Un caro e amichevole abbraccio. Namastè! :-)
(Rispondi)
Toxic_Edition
Toxic_Edition il 09/10/09 alle 10:19 via WEB
Allora è proprio vero che l’abito e la testa rasata non fanno il monaco ;-)
[Nonostante questo commento cretino, ho letto tutto, eh!]
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/10/09 alle 12:09 via WEB
Sì, non è la pelata che fa il monaco; così come non è il fare il monaco che comporta la comprensione ultima spirituale. Hai letto tutto? Brava, settepiù! ... ah ah ah! Ciao! ;-)
(Rispondi)
 
 
Toxic_Edition
Toxic_Edition il 09/10/09 alle 13:38 via WEB
Come settepiù? Tu mi rovini la media, così ;-)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 09/10/09 alle 14:11 via WEB
Quanto ti manca per avere la media dell'otto? Casomai, per non rovinarti la media, ti posso dare un voto di incoraggiamento in spiritualità, dato che mi sembri molto preparata in altre materie e abbastanza brava in condotta. Però dovresti applicarti di più e ricordarti che non è filosofia. Ciao! :-)))
(Rispondi)
hareezio
hareezio il 09/10/09 alle 14:35 via WEB
....mi unisco al Tuo punto di vista.... dallo stagno alla prossimità della vetta ,le ISO 9000 possono essere utili ma arrivare sulla vetta e spiccare il Salto è un affare esclusivamente personale.... abbandonare l'Ego e Volare.... volteggiando alla ricerca dei brutti anatroccoli.... Grazie Praj.
(Rispondi)
 
ivost
ivost il 09/10/09 alle 14:41 via WEB
"volteggiando alla ricerca dei brutti anatroccoli</i">,,,troppo bello!,,,ma non c'è bisogno di cercarli, tutto (e tutti) è nel posto giusto al momento giusto,,,
,,,scusa Praj :-)
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 09/10/09 alle 15:26 via WEB
O forse si sta solo volteggiando naturalmente alla ricerca di coloro che sono ancora alla ricerca... Ciao! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/10/09 alle 15:23 via WEB
Credo che tu possa parlare in questo modo, autorevolmente, perchè hai avuto l'esperienza diretta di ciò che affermi. E' questo il motivo per cui non abbiamo nessuna difficoltà a ritrovarci convergenti ell'essenziale, senza orgoglio e vanità. Si sente e si capisce che ora voli libero... ricercando aquile che si credono polli. Grazie a Te, caro Hareezio. :-)
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