Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« La dipendenza non esprim...Note spiritualmente "scorrette" »

Con l'umiltà si tocca il cuore

Post n°703 pubblicato il 27 Novembre 2009 da Praj
 

L'umiltà non sta nel farci piccoli ma nell'essere onesti con noi stessi e quindi con gli altri. Sta piuttosto nell'accettazione delle nostre reciproche imperfezioni e debolezze e nella comprensione che siamo tutti fallibili. Ed è perciò il riflesso della capacità di perdonarsi e perdonare, facendo cadere ogni arroganza e giudizio colpevolizzante.
Da ciò ne consegue un sentimento autentico d'umiltà. Si entra in rapporto o relazione con gli altri senza presunzione, senza sensi di colpa e, complementariamente, senza nessun senso di merito e di vanto.
Ci poniamo o proponiamo proprio così come siamo: umani, possibilmente, aperti e fiduciosi. Altrimenti possiamo rischiare ancora di rapportarci con l'altro con una forma sottile di nascondimento dell'ego, celato però dietro ad una maschera da umile. Sarebbe solo una umiltà formale.
E' in questo senso allora fare qualcosa per qualcuno trascende se stessi diviene un non fare personale, quindi "puro", pulito.
Il "come" ed il cosa", ovvero il mezzo ed il fine, soprattutto in una dimensione spirituale, dovrebbero essere in armonia, in sintonia, coerenti.
So che non è facile, ma se si vuol comunicare e fare arrivare al cuore e all'intelletto di un interlocutore il nostro messaggio bisogna cercare di essere in una disposizione d'animo molto aperta. E' un continuo imparare... il riscontro è importante, direi fondamentale.
Altrimenti c'è una sorta d'imposizione che può sfociare in una sorta di sottile violenza psicologica.
Senza il riscontro, il dialogo e l'aiuto è spesso improduttivo, poco utile.
E' questa abilità che contraddistingue un "maestro" da una persona che non lo è. Per cui ritengo sia necessario saper modulare la nostra espressione in rapporto a chi ci sta di fronte e vuole comunicare con noi. E' altrettanto importante saper inoltre ascoltare con attenzione, con il cuore e con lo spirito, essere ricettivi, accoglienti e senza pregiudizi.
Allora l'umiltà è un fatto reale e nel comportamento diventa modestia e con la quale poi si fluisce nello scambio centrati nell'armonia degli opposti, mettendo a proprio agio colui che è in contatto con noi in quel momento. Ogni via di ricerca spirituale, degna di questo nome, porta in sè questo passaggio e stato coscienziale basilare, che si evolve facendo emergere un naturale senso di umiltà di fondo.


 
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Commenti al Post:
morbida1dgl
morbida1dgl il 27/11/09 alle 10:53 via WEB
Il garofano della foto o il fior di loto per antonomasia, all'essenza sono la stessa cosa, proprio come quell'Umiltà di cui parli nel post.(E' la stessa con cui hai risposto alla mia richiesta). Ecco, questo post è la corona a ciò che abilmente hai scritto nel precedente, è la "ciliegina sulla torta" che raccoglie tutto.. Quella che il Buddha definisce "ignoranza" in effetti altro non è(a "mio" modesto parere) che la mancanza di Umiltà, quell'Umiltà che si manifesta soltanto quando si è stati capaci di osservare i "propri" limiti e per questo aver rimosso i meccanismi di difesa che portano ad un'atteggiamento ignorante. Non ho parole Praj per esprimere la Luce con cui hai illuminato il "mio" Cuore. Grazie ancora e Namastè! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/11/09 alle 12:55 via WEB
Anch'io non voglio aggiungere nulla a quanto il tuo toccante commento esprime. Voglio solo ribadirti una sincera gratitudine per questa tua presenza e attenzione. Namastè! :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 27/11/09 alle 13:02 via WEB
un posto "difficile" il tuo,anche se all'apparenza può sembrare fluido.. essere umili è unaqualità interiore che non sempre può esser emessa in mostra .. ovvero non sempre è possibile essere sinceri con gli altri.. questo un "maestro" lo sa.. la sincerità verso se stessi non sempre si può "offrire".. ed ecco che a fin di bene spesso non è possibile aprirsi completamente, donare incondizionatamente.. essere in sostanza coerenti con il proprio Cuore, specie se chi è di fronte a noi non ha gli strumenti adatti per comprendere la nostra "sincerità".. la nostra dote raggiunta di "umiltà".. so che mi hai compreso.. Complimenti e namastè.. ;)
(Rispondi)
 
atisha0
atisha0 il 27/11/09 alle 13:02 via WEB
e.c. "post"..
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 27/11/09 alle 13:44 via WEB
Posto e Post, forse non è un lapsus, ma in questo caso, un sinonimo di spazio di riflessione. No? ... eh eh eh! Ciao! ;-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/11/09 alle 13:37 via WEB
Sì, forse è un post "difficile", anche se semplice, proprio perchè può essere frainteso il concetto di umiltà. Spesso ognuno di noi di questo ha una suo personale concezione, spesso di strumentale e di comodo. L'umiltà, per sua stessa definizione, non si mette mai i mostra, altrimenti si negherecche. E' per natura schiva, non ostentabile. Si offre nella naturalezza e nell'onestà dell'essere semplici e sinceri. Sul fatto che sia difficile dare e comunicare con individui identificati con il loro ego, più o meno ipertrofico, sono d'accordo. Qui viene in soccorso la consapevolezza, la quale ci fornisce i mezzi idonei per trovare degli spazi d'incontro possibile. Resta il fatto che se ci si pone con umiltà si ha molta più possibilità di toccare il cuore, entrare in risonanza con il nostro prossimo. Altrimenti si creano muri di gomma, barriere insuperabili, contatti senza intensità, rapporti fra maschere. Un abbraccio sorridente e Namastè! ;-)
(Rispondi)
 
 
ivost
ivost il 29/11/09 alle 11:41 via WEB
Prima che con "gli altri" bisogna riuscire ad essere umili con se stessi,,,e non è cosa facile! Accettare l'ego degl'altri si può solo dopo aver accettato il proprio senza presunzione, giudizio o critica
"Arrivare agl'altri" è un atto "naturale" che avviene quando siamo "arrivati" a noi stessi e non se ne può fare a meno, perchè è con "gli altri" che possiamo "muoverci",,,da soli siamo ben poca cosa,,,buona domenica! :-)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 29/11/09 alle 13:03 via WEB
Sottoscrivo le tue sagge e acute riflessioni. Gioiosa e serena domenica, caro Ivo. ;-)
(Rispondi)
ivost
ivost il 27/11/09 alle 13:28 via WEB
Bene, come faccio a non commentare anch'io? :-D
Sono d'accordo con tutto, ma penso che questo "tutto" sia da considerare dopo un lavoro enoooorme su di noi (altrimenti si chiama PNL), perchè non deve apparire alla nostra coscienza, se non richiamato, nè il discorso di Praj, nè quello di Atisha, ma si deve "Intuire" e quindi, "entrare in contatto" con il resto del mondo (cioè anche con noi) direttamente con l'Anima,,,in questo modo ogni "approccio" risulterà corretto e onesto con noi e con l'altro e con la "faccia" giusta (perchè almeno una maschera purtroppo l'abbiamo),,,ma se la nostra anima non è già entrata in contatto con l'Essenza interiore, o meglio, non l'ha lasciata manifestarsi, ma la rinchiude ancora dentro a tutti i monti di spazzatura culturale, pregiudiziale, con contorno di "paura" normali, è meglio che andiamo ad,,,X Factor,,, :-D
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/11/09 alle 13:58 via WEB
Non ho ben compreso, caro Ivost, la relazione fra l'umiltà e la PNl. Per me è chiaro che l'umiltà sorge spontanea quando è stata smontata tutta la struttura che sostiene ogni nostra identificazione con le maschere egoiche che adottiamo in base alle circostanze. Una volta riconosciutà quella insostanzialità della finzione, viene naturale sgonfiare ogni nostra montatura e presunzione e comprendere quelle che ancora invece vediamo in atto nei nostri vicinie interlocutori. La compassione non pelosa è d'obbligo, allora. La tenerezza spontanea e la disponibilità viene normalmente, i pregiudizi cadono... Da qui l'umiltà che non giudica e condanna, ma comprende, anche se non giustifica necessariamente. Cerca d'incontrare l'altro cercando di capire più che può il suo punto di vista, il suo modo d'essere. Diventa attenzione. Tutto ciò facilità l'incontro, la comunicazione umana. E questo non è poca cosa. Oggi più che mai. Ciao! :-))
(Rispondi)
 
 
ivost
ivost il 28/11/09 alle 00:21 via WEB
"Per me è chiaro che l'umiltà sorge spontanea quando è stata smontata tutta la struttura che sostiene ogni nostra identificazione con le maschere egoiche che adottiamo in base alle circostanze",,,appunto!
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 28/11/09 alle 00:48 via WEB
Bene, allora siamo d'accordo. Ciao! ;-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 27/11/09 alle 13:31 via WEB
l'umiltà non si fa conoscere, si nasconde tra le pieghe del cuore...:-))
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Praj
Praj il 27/11/09 alle 13:42 via WEB
D'accordissimo. E' natura della stessa non mostrarsi, essere schiva, e donarsi senza bisogno di riconoscimento. Ciao! :-))
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drolma
drolma il 27/11/09 alle 14:00 via WEB
Bellissimo post, mi spiace solo non aver tempo di rispondere a modo. Ultimamente sono sempre di corsa, ma leggo sempre cio' che scrivi. L'umiltà è di coloro che non hanno paura di perdere niente. Buon fine settimana:-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/11/09 alle 14:55 via WEB
Dove vai di corsa, Drolma? ... ah ah ah! Fermati, non c'è alcun luogo dove andare... sei già già dove devi essere! Scherzo, ovviamente... eh eh eh! ;-) Quando sei quel che sei, con tutte le contraddizioni che comporta la condizione umana, e non sbandieri nessuna superiorità, cosa devi temere? Divieni inevitabilmente umile e semplice, naturalmente comprensivo. E' implicito che il non attribuirsi nè meriti nè colpe, rispettto al ciò che ti accade e riconoscendo ciò anche per gli altri, ti rende di fatto non giudicante, umile, nel senso che ho già specificato. Un sorriso e sereno week end anche a Te. :-)
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salvatore.ravas
salvatore.ravas il 29/11/09 alle 10:23 via WEB
Umiltà... umiltà... ognuno è Ciò che é.... e accade ciò che deve accadere... mettiamo la mente a riposo. mi fermo qui. un sorriso e un abbraccio amorevole. namasté! :-)))
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 29/11/09 alle 12:59 via WEB
Un abbraccio amorevole che subito e con gioia ricambio, Amico Salvatore. Namastè! :-)))
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 29/11/09 alle 11:52 via WEB
oggi ne assaporo tutto il profumo...Buona domenica Praj
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/11/09 alle 12:58 via WEB
... profumo di semplicità. Buona domenica anche a Te, cara Sofia. Ciao! ;-)
(Rispondi)
 
 
gallitelliannamaria
gallitelliannamaria il 29/11/09 alle 17:57 via WEB
E' sorprendente!...puntualmente e con piacere torno a leggerti e hai sempre qualcosa che riempie l'anima.... Buona serata
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 29/11/09 alle 18:14 via WEB
Grazie tante per il segno di stima nei confronti di ciò che esprimo. A volte, possono bastare poche parole per toccarmi il cuore e stimolarmi a continuare. Un sorriso e buona serata anche a Te, Annamaria. :-)
(Rispondi)
TheWildCreature
TheWildCreature il 29/11/09 alle 21:07 via WEB
Essere onesto con me stesso ed accettare le mie imperfezioni… che fatica disumana, non avrò bisogno dell’aiuto di Qualcuno? Ciao Daniele
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/11/09 alle 21:50 via WEB
Io credo invece che la fatica disumana consista proprio nell'opposto: nell'essere disonesti con se stessi e nel non accettare per proprie e altrui imperfezioni. Tutti hanno bisogno dell'aiuto di quel Qualcuno. A me, l'aiuto di quel Qualcuno, è consistito proprio nell'insegnamento ad accettarmi e accettare... Daniele, un sorriso e ciao. :-)
(Rispondi)
 
 
TheWildCreature
TheWildCreature il 30/11/09 alle 19:37 via WEB
Concordo. Volevo semplicemente mettere in risalto il fatto che le nostre sole forze non sono sufficienti. L'uomo non basta a se stesso. Ciao :)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 01/12/09 alle 09:38 via WEB
Condivido. Un sorriso e ciao! :-)
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