Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Note spiritualmente "scorrette"L'inferno e paradiso so... »

No caos, no problem

Post n°705 pubblicato il 02 Dicembre 2009 da Praj
 

Per me, il caos non esiste, c'è soltanto l'incapacità di vedere, riconoscere, stabilire le connessioni fra gli eventi, sia grandi che piccoli, sia visibili che invisibili.
Esiste una rete infinita immersa nel tempo e nello spazio, fatta di azioni e reazioni continuamente create attraverso meccanismi di vario livello, stimoli di causa ed effetto, per noi, in gran parte sconosciuti o inconoscibili, ma totalmente interdipendenti nella loro relazione in questo Universo, sia mentale sia fisico ed anche spirituale.
Ogni atto, ogni cosa, ogni fenomeno, anche il più insignificante che possa sembrare è interconnesso, è interdipendente ad infinite altre cose, atti, fenomeni in una miriade di eventi incalcolabili e inimmaginabili, la cui origine si perde nella notte dei tempi.
La Consapevolezza, la presenza mentale, tenendoci ancorati ad una risposta come azione adeguata all'evento del momento, ci aiuta ad essere meno inconsci e inconsapevoli nelle reazioni che possiamo avere di fronte a fatti o sentimenti che ci coinvolgono o che accadono intorno a noi.
Questa attenzione ci fa sentire meno casuale ciò che ci accade o potrebbe accaderci.
Più i fatti, gli eventi e le cose della vita, sono guardati dall'alto di una Coscienza lucida e distaccata, meglio e più panoramicamente li si possono vedere, cogliendone così il loro sorgere ancor prima che si manifestino nel loro svolgersi, svilupparsi, reattivo e condizionato.Tutto ciò che sta succedendo, è successo o succederà, dalla più grande alla più infima cosa, non può che essere quello che è, perchè è necessario all'equilibrio, all'amonia intrinseca del Tutto. Causa ed effetto sono dunque un tutt'uno in una visione più ampia. Non si può sapere dove cominci la causa e dove finisca l'effetto. E' soltanto la mente dualistica che separa la causa dagli effetti, non essendo in grado, per sua intrinseca natura, di cogliere l'Uno, l'intero, nella sua infinitudine.
Solo se la mente tace  lo spazio ed il tempo si dissolvono ed appare l'istante nella sua forma di Destino come espressione del Tutto in quel punto sconfinato che è il nostro essere nel mondo.                       
Chiamiamo caso un effetto la cui origine non sappiamo trovare e possiamo; e chiamiamo causa una realtà di base che vogliamo fissare mentalmente, per non ammettere l'ignoranza di fronte ad un mistero che ha radici ancor più profonde ed insondabili, abissali. Il magico gioco che accade a noi ciò che percepiamo come caso: coincidenze, occasioni fortuite... è invece creazione continua, incessante di una Coscienza che Tutto E', Impersonalmente Osservante, assolutamente armonica in Sè stessa.
Essa si offre alla nostra mente manifestandosi come separata dandoci l'allucinazione della casualità e nel contempo una nostalgia più o meno intensa di un ritorno alla Sorgente, che ognuno, ogni forma d'intelligenza, raccoglie in modo differenziato, fino alla realizzazione stupefacente e meravigliosa che nulla è mai stato separato, che tutto è Uno, che noi siamo quest'Uno.
Questo gioco di apparenze, di destini, di creazione e distruzione non è altro che il Gioco Divino della Coscienza, che noi Siamo… ma che abbiamo dimenticato d’Essere.
Se il caso non esiste allora, non esiste nemmeno il cosiddetto libero arbitrio personale. Anche quello "sforzo", atto di volontà consapevole, che crede essere il gesto autodeterminato... è un "accadere", espressione di una Volontà più ampia, ma non individuale.
Lo so che per il senso dell'ego, al quale siamo tanto attaccati, è un boccone indigesto da digerire. Questo, ovviamente, non è in accordo con ciò che ci hanno sempre insegnato ad identificarci: un senso d'identità illusorio chiamato "io".
La libertà personale anche se percepita molto fortemente è solo apparente, a mio avviso. E penso anche che non si possa restare lì dove siamo se, invece, si è "destinati" ad andare avanti, o da qualche altra parte o "evolverci" verso un qualcosa che cresce, si sviluppa per necessità più complesse e superiori.
Resta dov'è, si evolve relativamente chi, in quel particolare tempo, deve restare fermo, per qualche motivo che sfugge alla nostra limitata comprensione.
In realtà la Consapevolezza, diversamente dal corpo-mente non si evolve,
appartenendo alla sfera del non manifesto, dell'Eterno e immutabile, del Non essere. Ciò che muta è soltanto l'immagine riflessa, che si manifesta come in "realissimo" sogno, sullo specchio immobile della Coscienza. Ed è quella in cui dovremmo riconoscerci come nostra Identità Suprema.

 
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Commenti al Post:
ivost
ivost il 02/12/09 alle 10:14 via WEB
Caro Praj, bisogna tornare al discorso del libero arbitrio per decifrare il contesto,,,
Infatti questi esiste solo in relazione alla "Scelta" di "andare avanti" o restare lì, ma visto che è relativo all'ego e alla dualità,,,non esiste!,,,quindi i "giochi sono già fatti", ma la "infinita bontà divina" aspetta che ce ne "accorgiamo" e li "accettiamo" come "fine" in vita,,,e mi ricollego, con questo, anche ad un tuo recente Post "L'opposto della rassegnazione",,,uff,,,quante complicazioni st'Inferno,,, :-D
ciao :-)
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Praj
Praj il 02/12/09 alle 12:17 via WEB
Non ci sono complicazioni se non vogliamo capire attraverso la logica concettuale dettata dal senso dell'ego. I giochi sono già fatti nella misura in cui siamo inconsapevoli, mentre possiamo essere co-creatori, strumenti del Tutto, momento dopo momento, se siamo presenti a noi stessi, disidentificati dall'illusione di essere agenti personali. Grazie Ivo per i "succosi" contributi alla riflessione che ci offri con sagacia. Ciao! ;-)
(Rispondi)
 
 
ivost
ivost il 02/12/09 alle 13:34 via WEB
Grazie a te ed Atisha che me li "ispirate" :-)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 02/12/09 alle 13:36 via WEB
E' molto bella questa interconnessione che ci ispira reciprocamente. Un abbraccio sorridente :-))
(Rispondi)
drolma
drolma il 02/12/09 alle 10:46 via WEB
Insomma, non posso che essere cio' che sono...... Buona giornata, oggi soleggiata:-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 02/12/09 alle 12:20 via WEB
Esattamente. Tanto vale allora rilassarsi... e agire da questa Comprensione. La qualità dell'agire in questo stato è naturale, spontanea, quindi sempre efficace, non problematica. Oggi splende il Sole anche qui, dentro e fuori... eh eh eh! :-)
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atisha0
atisha0 il 02/12/09 alle 13:35 via WEB
come non condividere ogni tua parola?..non trovo davvero altro da aggiungere! libero arbitrio?.. mi fa sorridere.. non so come mai ci si ferma ancora sul libero arbitrio.. inutili bla bla bla della mente sopita nel proprio sogno.. quando Vedi realmente non può nemmeno venirti in mente un simile "problema" se c'è o non c'è.. c'è solo la risata... eppure se ne scrivono di parole.. parole..parole.. baciotto sul tuo terzo :-*
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 02/12/09 alle 13:45 via WEB
E' un punto che di cui ha quasi paura a discuterne, perchè è ancora un tabù. A mio avviso, si confonde il libero arbitrio con la Libertà. Quel che ho compreso invece è che Sono Libero pur non avendo il cosiddetto libero arbitrio personale. Come può sussistere questo paradosso? Non lo posso spiegare alla mente altrui, ma solo invitare a scoprirlo da sè. Solo la Risata metafisica è la risposta, il frutto della comprensione di questo incredibile Koan. Il mio terzo occhio rilassato accoglie la tenerezza e ringrazia. Namastè, cara Ati. ;-)
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ivost
ivost il 02/12/09 alle 15:03 via WEB
Più LIBERO arbitrio di così! :-D
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Praj
Praj il 02/12/09 alle 15:19 via WEB
A libero intenditor... pronto intuir! ah ah ah! ciao! ;-)
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morbida1dgl
morbida1dgl il 02/12/09 alle 16:30 via WEB
:-) Bellissimo post Praj, come sempre.... La legge di interdipendenza, è la risposta a tutte le domande che la mente pone. "Se non avessi fatto questo, se fossi andata a destra piuttosto che a sinistra, se, se , se..." Di fronte ad un bivio si ha l'impressione di scegliere, di decidere, in effetti si sceglie ciò che dev'essere, ciò che le esaperienze fatte sino a quel momento "insegnano o non insegnano",ciò che le "circostanze" vogliono,ciò che lo specchio "ci" riflette. Essere coscienti di questo è per certi versi un'"arrivo". Namastè!:-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 02/12/09 alle 20:19 via WEB
Le tue sono parole che emergono dalla consapevolezza, Amica. E' vero, Essere coscienti di questo è per certi versi un'"arrivo": ovvero il sentirsi rilassati pienamente nel ciò che accade, comunque sia. Questo fa sì che "l'arrivo" corrisponda sempre al momento presente. Namastè! :-)
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morbida1dgl
morbida1dgl il 02/12/09 alle 16:56 via WEB
Visto che ognuno risponde per "sè" (minuscolo d'obbligo), spesso sfugge l'essenza :-).. Il caos con la presenza,con la "centratura" tale non è. Dall'alto si osserva il labirinto vedendone l'entrata e l'uscita.
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Praj
Praj il 02/12/09 alle 20:21 via WEB
Anche in queste considerazioni mi trovi completamente d'accordo. Serata serena. :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 03/12/09 alle 08:17 via WEB
splendido...Tutto è perfettamente in ordine :-))
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Praj
Praj il 03/12/09 alle 09:59 via WEB
Certo, per chi lo sa Vedere Tutto è armonia nascosta. Altrimenti è caos. Ciao! :-))
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TheWildCreature
TheWildCreature il 03/12/09 alle 20:42 via WEB
Quando ho letto il tuo post mi sono venute in mente due concetti: intelligenza olistica, paradigma olografico. Poi si è riaperta una ferita. Prima di partire per l’Africa, in un test a cui fui sottoposto dagli strizza cervelli, mi dissero che ero dotato di un’intelligenza olistica. Da qui il salto di dimensione, il ricordo mi ha trasportato nel mondo dei sentimenti e delle emozioni, e l’unica parola che mi è rimasta è: amore. Ciao Daniele
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Praj
Praj il 04/12/09 alle 09:39 via WEB
Ciao Daniele... un'intelligenza olistica ha il senso di interconnessione, interdipendenza, interrelazione con il Tutto. In altre parole, sente di essere espressione del Tutto, di essere manifestazione Amore, sia trasmittente che ricevente. Se il nostro cuore è aperto - quindi olistico - è in sintonia con ogni cuore, in armonia con ogni cosa appartenente al Tutto-Uno. Un sorriso.
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