RISVEGLIO INTERIORE

In questo momento della mia vita si, anche se so che non è molto semplice stare con me, mi piacerebbe molto! Grazie, Namastè

Non è semplice stare con te come madre e come figlia? Ciao. :-)

Più come madre che come figlia! Sono una gran rompiscatole ^___^ Namastè

Si perchè sarei orgoglioso di mio padre. Si perchè ho allevato 3 figli tra mille difficoltà e paure. Si perchè anche ora da nonno mi occupo (in parte) di 2 nipoti. SONO ORGOGLIOSO E LO URLO|||

Caspita, che carica! Pensi che come padre ti piaceresti come figlio, saresti orgoglioso di te allo stesso modo? Un sorriso :-)

Se fossi figlio ed avessi un padre come me sarei felicissima.. :D Se fossi padre ed avessi un figlio come me.. avrei qualche 'cosuccia' da ridire.. ;))) Ma perché caro Praj metti il dito nelle piaghe spingendo ad un super-io punitivo? ;-P Lo so, lo so.. non è questa la tua intenzione.. :D In realtà stai chiedendo(ci) se siamo realmente ciò che vorremmo essere, o meglio ancora se siamo felici di ciò che siamo! Bella domanda.. Utile, direi. Un abbraccio forte!

Anche se mi riferivo ad entrabi i genitori, ho apprezzato l'onestà dell'ammissione riguardante l'ipotesi del fatto che se fossi stato/a un genitore di una figlia come te avresti avuto qualche "cosuccia" da ridire. Questo sta anche a significare che c'è una consapevolezza del proprio modo di interagire, di relazionarsi nei vari ruoli che ci sono dati da praticare dall'esistenza. Anche se sono domande apparentemente cervellotiche, penso che sia utile farsele, per comprendersi e comprendere molte cose di noi stessi e dei nostri genitori, o di noi come genitori dei nostri figli. Ovvero, amiamo gli altri come ci amiamo? Ricambio il forte abbraccio, cara Amica Gyta. :-)

si fossi foco arderei lo mondo... essere un genitore di un figlio come me? non avrei potuto essere una figlia come sono :))

La tua risposta però è un'altra cosa, rispetto alle domande. Conoscendoti, però immagino che tu ti "piaccia", sia come figlia che come madre. Quindi, deduco che, come madre, ti sarebbe piaciuta una figlia come te e, come figlia, ti sarebbe piaciuta una madre con le tue caratteristiche umane e psicologiche. Sperando di ben averti intepretato, ti auguro una bella serata. un sorriso :-)

sìsìsì.. vero. ho eluso la tua domanda.. ma hai ben risposto al posto mio :)) bella serata anche a te. mi guardo Capri.. e tu? :D

Sognatrice... ah ah ah! ;-)

Non ho vissuto l'esperienza di "mamma" quindi non ti posso rispondere razionalmente. Mi ricordo però un detto di Oscar Wilde: I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.CIAO!BUONA SETTIMANA ENTRANTE!

Invece a me è successo un percorso un pò diverso di ciò che afferma O. Wilde. Non ho iniziato amando i miei genitori, in particolar modo mio padre; in seguito, sì, li ho giudicati e perfino anche giustificati. Poi, quando sono cresciuto dentro, li ho perdonati completamente: dunque anche amati, seppur differentemente. Ho avuto però la "forza" di perdonarli solo quando sono stato in grado di perdonare me stesso. Ciò è stato possibile perchè essendomi accettato, non potevo che accettare anche loro. Ora comprendo che quello che hanno fatto era nei miei confronti non era che ciò che potevano fare, in base a come erano e come potevano, in base ai condizionamenti a loro volta subiti. Quindi, ho interrotto una catena di trasmissione. Forse, appartengo a quei casi rari a cui si riferisce O.W. Ti ringrazio... Un sorriso e buona settimana anche a te. :-)

sono Umana ;)

Divinamente Umana o Umanamente Divina... scegli tu... ah ah ah! ;-)

Ati è entrambe le forme, sia umanamente divina che divinamente umana !!! Lei non lo può dire, ma io si ! Non sono io il pagliaccio del web ? :-)))) Da picola ero un po...dall'altro mondo, essere un genitore di me com'ero, mmmm un pò difficile, come sono adesso, si sarei contenta di me. Aspetta, mi si è inciampato il neurone nella seconda domanda...ah, questa era la seconda, la figlia di un genitore come me - sempre quella che sono adesso, mooolto più aperta ( Grazie a Voi ), infatti mia figlia mi dice sempre che i suoi coleghi la invidiano per avere una mamma "in gamba" così diccono loro- come me. Quindi ? Ora mi sviene il neurone - devi riformulare le domande, perchè tutto cambia, e menomale che cambia, siamo cresciuti ( di mente, di saggezza-spero) e ora mi piacerebbe essere sia figlia di me che madre di me. Avete capito qualcosa ? La domanda vera e bella sarebbe un'altra : VI PIACEREBBE ESSERE IL MARITO/MOGLIE oppure COMPAGNIO/A DI UNO/ UNA COME VOI ???? E qui casca l'asino :-))))) Ha ragione una persona che ti ha detto che corri troppo, piano piano, sennò chi mi risuscita il neurone ? ahahaha Namastè - Mary

Wow, che rispostona! In sostanza ho capito che ora ti apprezzi come persona, in qualsiasi ruolo tu ti veda. Per cui rispondi in questo momento della tua vita con due bei sì. Molto bene, è un bel segno di accettazione di sè. Riguardo all'altro tema che suggerisci, penso che possa più o meno valere lo stesso tipo di ragionamento, pur con qualche variante significativa, perche c'è di mezzo il discorso sessuale. Comunque, complimenti al neurone che trovo molto vivo e vegeto, anzi arzillo, oltre che simpatico. ah ah ah! Namastè, cara Amica Mary! ;-) P.S. Il domandone da te poste è interessante. perchè non loposti nel tuo blog? Chissà quanti asini cadrebbero, me compreso. eh eh eh! :-)))

Mi hai messo in crisi, Praj. La risposta a tutte e due domande e' : NO. Non mi picerebbe ne avere un genitore, come me, ne essere una figlia , come me... Ne fa' pensare, eh?

Ti tocca allora una bella meditazione sul perchè, o no? Un caro e sorridente abbraccio. :-)

Che domande terribili! Visto che sono ancora in crescita e sulla strada dell'evoluzione direi che in linea di massima sì, mi piacerebbero entrambi i ruoli pero' con qualche variante su me stessa (vedi maggiore tolleranza, piu' dolcezza, meno aspettative.) Il tuo percorso con i tuoi genitori è stato simile al mio, alla fine il perdono è arrivato: per me, per loro, per tutti. Buon lunedì:-)

Sono domande specchio. Lo so, possono farci fare delle considerazioni a cui forse potremmmo mai aver pensato. E' bene che uno si valuti, anche su ipotetiche suggestioni e fantasiose realtà, secondo me. E' una specie di esame di coscienza. Il perdono comunque sana sempre le ferite; è la miglior panacea per tutte le sofferenze causate e causateci per inconsapevolezza, per ignoranza, per disattenzione. Buon settimana, anche a Te, Drolma. Un sorriso :-)

un caro saluto Praj,come al solito sempre di passaggio...ahahaha...un sorriso.ari.

Siamo tutti di passaggio... fuorchè il Sè. Per cui ti saluto e ti abbraccio Ari, la passeggera. Arrivederci, allora! ;-) eh eh eh! :-)

Immagino che “Capri” sia una qualche trasmissione.. :-D perché mi dicevo: come può vedere capri dalla liguria? :-D Sì, Praj intendevo “genitore” ;-) ma rifletterò come mai ho scelto “padre” ;-) Certo, serve a comprendere meglio il nostro modo di relazionarci.. è vero! Ora però s'è aggiunta la domanda sul compagno/a e la cosa si ancora più tosta.. Penso di sì.. ma non so se “reggerei” i miei ritmi.. :-D :-D Mammaaaa... che domandoni.. Belli, però! ;-) “Il perdono comunque sana sempre le ferite” Già! Realtà sempre valida. ;)

Infatti chissà se reggeremmo il nostro carattere, i nostri ritmi, le nostre manie... eh eh eh! Non è facile rispondere, anche perchè tutto resta nella supposizione, nell'immaginazione. Alla prova dei fatti forse il tutto sarebbe ancor più duro, sorprendente. Chi lo può sapere? Resta comunque un interrogativo aperto su cui riflettere, se si vuole. Un carissimo saluto sorridente, cara e perspicace Amica Gyta. ;-)