Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

Area personale

 

Ultime visite al Blog

lenterisZanzarina11gocciadiluna_1964SemidiluceeamorePrajcassetta2magdalene57moon_IDesert.69antonella.2009Arianna1921chirizzi.interfruttaDoNnA.Sil_tempo_che_verraLavoro_Rino
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Ultimi commenti

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 154
 

 

Disclaimer:

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
Le immagini pubblicate e i video tutte tratti da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Questo vale anche per alcuni brevi estratti di testo presi da alcune pubblicazioni, di cui però è sempre citata la fonte.
Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Due pesi e due misureLa Verità non è nella parola »

Tali figli tali padri?

Post n°762 pubblicato il 31 Marzo 2010 da Praj
 

Si diceva una volta: tale padre tale figlio. Si potrebbe oggi dire: tale figlio tale padre?
Comunque sia, vista in un verso o nell'altro, da com'è si mostra una grossa parte delle nuove generazioni, la faccenda sembra abbastanza sconsolante, sia per i padri che per i figli. Preoccupante.
Cè un passo biblico che dice: le colpe dei padri ricadranno sui figli...
Non sarebbe il caso oggi di fare ricadere le colpe dei figli sui padri e pure sulle madri?
Se invece i figli non sono come i genitori, che paghino allora loro, anche se sono minori.
O è una bestemmia che non tiene conte di tutte una serie di attenuanti, di altre cause?
L'importante - come diceva un vecchio detto - riconoscere che: chi rompe paga.
Che qualcuno paghi, insomma.
Ovvero, che si applichi un principio che lega la libertà alla responsabilità.
A noi la scelta, per quanto dolorosa, difficile, se vogliamo definirci e sentirci liberi.

 


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
Gaia.dgl1
Gaia.dgl1 il 31/03/10 alle 10:20 via WEB
Di solito è così. E da noi si dice anche che "Un pero nn fa un melo"! :))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 31/03/10 alle 10:27 via WEB
Non si può generalizzare, certo, ma penso che un bel esame di coscienza andrebbe fatto da parte dei padri, innanzitutto. Un sorriso :-))
(Rispondi)
drolma
drolma il 31/03/10 alle 11:29 via WEB
Caro Praj, penso che a nessuno faccia piacere ammettere che il proprio figlio sia un "delinquente" o che comunque abbia qualche problema. Si dovrebbe ammettere il proprio fallimento come genitore, sarebbe un lavoro enorme da fare, bisognerebbe ricominciare tutto da capo, prendere il ragazzo e insieme rifare un percorso a ritroso per vedere i propri errori, per vedere dove abbiamo mancato, e perchè. Io credo che alle prime avvisaglie sarebbe giusto mettersi in discussione e avviare un lavoro di questo tipo, ma spesso i genitori sono piu' inconsapevoli dei figli, credono, o fingono di credere che tutto vada bene, fino al giorno in cui scoprono che in realtà non andava così bene.E anche dopo la scoperta alcuni genitori si ostinano a voler difendere i figli, perchè, si sa, i figli sempre e comunque so' pezzi'e core. Bello il commento di un giornalista che analizzando questi casi si domandava ma questi genitori pezzi di cosa sono? Buona giornata :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 31/03/10 alle 12:45 via WEB
Condivido il tuo commento, la tua analisi. Se i genitori non sono cresciuti non possiamo poi pensare che i figli lo possano essere. E' sempre l'esempio la forma più alta di educazione. Felice giornata anche a Te, Drolma. :-)
(Rispondi)
MaggaBaba
MaggaBaba il 31/03/10 alle 12:27 via WEB
...sì, ma.. dove sono i padri sorpattutto? dove sono finiti? seppelliti sotto gli atteggiamenti rivoluzionari delle madri ex frustrate?? o semplicemente esonerati dalle responsabilità? io padri non ne vedo.. vedo individui pronti a giustificarsi e pronti a "lavorare" per un benessere familiare carente di educazione.. vedo padri castrati dal ruolo e figli educastrati, devitalizzati... beh per oggi mi fermo qui.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 31/03/10 alle 12:52 via WEB
Eh, sì... dove sono i padri? In realtà tanti sono padri lo sono per un fatto biologico, economico, non certo educativo. I padri sono andati persi, inevitabilmente, perchè molti di loro non sono mai diventati uomini. Sono totalmenti della loro importante e decisiva funzione. Delegano, si deresponsabilizzano... Quindi predicano anche male e razzolano ancora peggio. Fermiamoci qui, è meglio. Un sorriso comunque. Ciao! :-))
(Rispondi)
Gjta
Gjta il 31/03/10 alle 16:50 via WEB
Caro Praj, colpe e meriti ricadono eccome su ognuno: padri e figli. Ricadono sulla testa di ognuno.. Di certo sui figli poiché questi raccolgono ciò che è stato imparato e perpetuato dalla loro stessa progenie.. Se facessimo un esame all'indietro giungeremmo sino agli albori dell'umanità e oltre.. ;-) Come ben sai questo perpetuarsi, questo carico, lo portiamo tutti.. Per chi può: spezzi la catena.. Questo c'è da augurarsi ad ognuno, di trovare quella luce interiore capace di comprendere e dare nuova linfa costruttiva al “carico” comune.. Se riusciremo per davvero a liberare noi -individualmente- dal nostro carico molto di quel peso non troverebbe più mezzo a perpetuarsi.. Questa libertà così complessa a far nascere, a portare alla luce, è l'unica capace di riscattarci per davvero da quello stesso immane peso.. La strada non è pianeggiante ma forse possibile.. con un atto infinito, grandioso di generosità, di costruttività: essere ciò che avremmo voluto poter cogliere negli altri.. Ed una luce all'inizio flebile compare al nostro orizzonte tramite la nostra stessa vita, il nostro cuore(mente).. Può essere l'alba di un nuovo giorno (mondo) o lo sarà certo (per ora) per noi.. Un abbraccio..
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 31/03/10 alle 18:46 via WEB
La tua Visione sorge da una altezza che è frutto di una lunga e consapevole ricerca. Concordo con Essa sostanzialmente. Volevo volare più basso con questo post. La mie domande volevano solo portare l'attenzione sul ruolo dei genitori il quale è stato ampiamente abdicato da molti. Di riflesso i figli si sentono autorizzati ad fare tutto ciò che vogliono, senza limiti, senza rispetto. E i genitori stanno a guardare, giustificare... in balia dell'inconsapevolezza. Lo so che anche le agenzie educative latitano... non supportano non sanno più che fare. Se devo essere sincero io non vedo nessuna alba di un nuovo mondo in vista... Anzi, mi sembra di vedere il tramonto di una civiltà. Quell'alba dorata è nel cuore di pochi, per adesso. Occorre dunque che i genitori imparino a non aver paura a prendere in mano la formazione dei figli, se non vogliano sprofondare, andare alle deriva come società e come individui. Un caro abbraccio, cara Gyta. :-)
(Rispondi)
 
 
Gjta
Gjta il 31/03/10 alle 20:43 via WEB
“Occorre dunque che i genitori imparino a non aver paura a prendere in mano la formazione dei figli, se non vogliano sprofondare, andare alle deriva come società e come individui.” Hai ragione Praj.. ma ben pochi ammetterebbero di non farlo o di non esserne capaci.. Per cui non si può che dedurne che “in mano” già l'hanno.. e ne fanno ciò che è in loro potere secondo coscienza fare.. Penso che l'unica strada passi proprio da quella che tu chiami altezza ed io approfondimento.. Non è ancora la fine di una civiltà seppure di certo un passaggio molto difficile.. Si è giunti credo storicamente da un senso sociale strozzato ad un individualismo.. Ora la speranza è che di tale individualismo ne si giunga a cogliere il senso più profondo e costruttivo, quello della messa in gioco individuale e del potere individuale.. Tocca guardarci dentro, prima o poi, allora forse, dal sociale deceduto attraverso l'individualismo di superficie si giungerà alla riscoperta dell'uomo come individuo e da questo nucleo animico probabilmente alle fondamenta per una società non apparente ma reale. Il parto è difficile e doloroso.. [[[Questo tipo di apparente “società” porta avanti un modello di riferimento capitalista dove l'individualismo è perno centrale; ma quel medesimo individualismo sviscerato e pulito dall'ignoranza del senso di sé (come forza attiva) può giungere alla presa di coscienza di sé come individuo non più ruota del sociale -inteso unicamente nel suo valore di “forza-lavoro”- ma nel suo intrinseco potere creativo ovvero al senso di essere! La cultura della consapevolezza deve ben radicarsi e divenire realmente perno centrale d'identità dell'uomo affinché una reale trasformazione sia possibile e non semplice moto passeggero secondo epoca.. Se questo sarà non so.. Di certo è difficile senza alzarsi al di sopra delle parti e dei millenni prevedere quanto l'uomo saprà cogliere dalla morte del senso (dell'individuo-vita) il seme per farne materia di vita.. ]]]
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 31/03/10 alle 22:14 via WEB
Gran bella dissertazione, Gyta! Interessantissima e condivisibile. L'individualismo senza consapevolezza è egocentrismo. Ne sono vittime, ahinoi, padri e figli... e società. Occorre invece un individualismo consapevole: quello che ci fa comprendere di essere connessi agli altri; quello ci ci fa sentire in empatia con il prossimo e con l'ambiente che ci circonda e sostiene. Chissà se basterà il lavoro dei pionieri della nuova era? Dicono che occorre una massa critica di individui pienamente consapevoli per contagiare una realtà sociale, molte altre persone... sensibili ad un messaggio positivo per la salvezza del pianeta. Mi auguro che ciò accada ,perchè altrimenti il declino sempre più drammatico è molto probabile. Un sorriso e buona notte, Amica. Namastè! ;-)
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
Gjta
Gjta il 01/04/10 alle 14:57 via WEB
“Dicono che occorre una massa critica di individui pienamente consapevoli per contagiare una realtà sociale” Auguriamocelo.. :-) Comunque.. lo credo! ;-) Un sorriso..
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 01/04/10 alle 15:25 via WEB
Giusto, credere per vedere. Un sorriso e ciao! ;-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 31/03/10 alle 17:58 via WEB
nel reticolo dell'umanità, padri e figli hanno la possibilità di evolvere, non si tratta di bene o male,ancora meno di colpa, semplicemente modificare...questo sta avvenendo.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 31/03/10 alle 18:32 via WEB
Colpa va inteso come doverosa presa di coscienza. Lo so che tutto è connesso... che non ci sono colpe in senso assoluto... Il mio discorso era riferito ad un piano meno alto di quella a cui tu alludi. E' il piano psicologico e civile. Ciao! :-)
(Rispondi)
 
 
sofiastrea
sofiastrea il 31/03/10 alle 18:52 via WEB
giusto, naturalmente non volevo insegnarti nulla, guardavo dal piano infinito ciao :-)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 31/03/10 alle 19:44 via WEB
Ho visto che guardavi dalla cima... eh eh eh! Quello è un punto di Vista superiore, neutrale. Ho comunque compreso ciò che intendi e lo apprezzo. :-)
(Rispondi)
morbida1dgl
morbida1dgl il 31/03/10 alle 20:56 via WEB
"E' sempre l'esempio la forma più alta di educazione"...Condivido pienamente, Namastè!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 31/03/10 alle 22:00 via WEB
... altrimenti sono chiacchere. Namastè! :-)
(Rispondi)
 
 
kivon
kivon il 01/04/10 alle 21:47 via WEB
ma siiiiiii diceva un tantrico alla comunità a solopaga per riabilitazione psichica... E all'ora perchè non darti una bella e sonora bastonata zen a te che parli del fumo e non dell'arrosto che sarebbero i funerali e........... (barbara amadori . non solo anima.tv...)e... dei matrimoni punto.) sono uno zero infinitho fatto marcio di pago veiano provincia dibenevento.)Dice vasco rossi fottitene dell' orgoglio ne ha rovinati più lui che il petrolio e nn esssere uno stagno praj rimanendo come un asociale al computer .) L'infinitho si prenderà cura di noi NA mo na mano)....
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 01/04/10 alle 22:04 via WEB
Scusa Kivon, ma non ho capito niente di quel che vuoi dire, sinceramente. Se vuoi spiegarti meglio, forse sono in grado di risponderti. :-)
(Rispondi)
gardenparks
gardenparks il 01/06/12 alle 17:14 via WEB
You use this to promote a product or service can do. Take celine handbags the presentation of your product or a funny website, and send it to your friends and your email list members, if you have one. The presentation should be a link back to your website. If it's funny or shocking enough, it spread from one person; you must provide more traffic and leads. If you have an idea for a presentation needs to be funny or shocking, creative tools extreme "consequences" in my newsletter that is read.
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963