Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Per la Vita cosmica, non...VOLENTI O NOLENTI »

PERDONARSI, PERDONARE...

Post n°769 pubblicato il 19 Aprile 2010 da Praj
 

Perdonare significa “dare come si faceva prima che si venisse feriti”. Ma ciò, secondo me, può succedere solo dopo che è accaduta una vera Accettazione e Perdono di noi stessi: che vuole anche dire riconoscimento dei nostri lati oscuri e luoghi potenziali di negatività, che anche in noi sicuramente albergano latenti, per ora solo dormienti.
Altrimenti non è possibile accettare e perdonare gli altri, in particolare modo chi ci ha ferito o fatto del male, sotto qualsiasi forma. E’ la realizzazione che in noi c’è tutta l’umanità, che noi siamo anche il mondo e che se qualcuno ha fatto qualcosa di offensivo o negativo nei nostri confronti... dovremmo sapere che avremmo potuto essere invece noi a farlo nei suoi, soltanto ci fossimo trovati nelle sue stesse condizioni, in ogni senso. Questo a mio avviso andrebbe onestamente riconosciuto, davanti allo specchio della nostra coscienza, ben meditato, prima di giudicare e condannare senza appello. Con questo mi riferisco soltanto al nostro spirito interiore e non ad eventuali perdoni giudiziari che appartengono ad un altro piano della giustizia, e alla quale ora non mi sto riferendo.
La grande affermazione evengelica "Perdona loro perchè non sanno quello che fanno" allora va intesa, a mio modo di vedere, come la capacità di Chi dimora nella Consapevolezza Compassionevole di vedere le cose, le conseguenze delle proprie azioni e quelle altrui da un punto di vista più ampio e da una sensibilità più profonda, manifestando la conseguente Comprensione e Compassione.
Comprensione che, come un fuoco purificatore, alchemizza la sensibilità e l’intelligenza.
Si può dunque dare e “insegnare”, attraverso un esempio sincero, a chi ci ha fatto del male e ferito, in ogni modo, una nuova disponibilità, una nuova apertura di credito, con questo nuovo spirito accettante, senza nemmeno sentirci fieri ed orgogliosi… ma solamente empatici, comprensivie e con rinata Coscienza.
Il perdono... è sempre Ora e Qui! Non c'é altro posto e momento per perdonarsi e perdonare...
Per cui perdoniamo possibilmente subito, noi e gli altri, generosamente facendo pulizia... del passato…che è soltanto un gravoso fardello di dolore e sofferenza che ci portiamo inutilmente appresso. So che non è facile ma questa è la Via... il vero "lavoro" su noi stessi da fare.


 
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Commenti al Post:
MaggaBaba
MaggaBaba il 19/04/10 alle 14:17 via WEB
tema di difficile comprensione.. è punto importante del Cammino, la prova del nove della nostra reale comprensione secondo me. un sorriso ;) ciao!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 19/04/10 alle 14:26 via WEB
Per me è una delle chiavi di volta della trasformazione interiore. Un caro abbraccio sorridente. Un pomeriggio pieno di sole, magga. Ciao! ;-)
(Rispondi)
drolma
drolma il 19/04/10 alle 16:48 via WEB
Grande gesto il perdono, senza perdono è vero che alcune cose restano in sospeso, sono irrisolte, ma non sempre è possibile. In cuor mio posso anche perdonare ma se chi ci ha offeso e ferito profondamente non ha il minimo pentimento, se anzi l'offesa diventa motivo di scherno o addirittura si protrae, il perdono serve a poco secondo me, non vedo altra strada che tagliare i ponti definitivamente. Credo che il perdono in qualche modo vada anche "sollecitato", magari chiedendo scusa, ma sembra che le scuse al giorno d'oggi non siano piu' di moda. Buona serata:-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 19/04/10 alle 20:03 via WEB
Una cosa è il chiedere scusa, mostrare pentimento... ma la compassione è piuttosto uno stato di Coscienza, un'attività spontanea della Consapevolezza che riconcilia attraverso la comprensione. Il perdono che discende da questa compassione è caratterizzato dal fatto che non c'è qualcuno che si ritenga compassionevole: ovvero, è una sincera espressione dell'animo che non è sostenuta da nessuno senso d'orgoglio, nè di merito. Però, concordo con te che questo spirito non molto diffuso, tantomeno di moda. Un sorriso e serenana serata, Drolma. :-)
(Rispondi)
amgen67
amgen67 il 19/04/10 alle 18:28 via WEB
è strano però, ho perdonato con tutto il mio cuore gli altri, in particolar modo una sola che mi ha fatto veramente del male per tutta la mia vita. L'ho perdonata senza nessun "sforzo" è stata una "cosa" naturale, mi sono messa nei suoi panni ed ho capito che forse avrei fatto lo stesso sbaglio, quindi il perdono è avvenuto di consequenza spontaneo. E' strano però che riesco a perdonare gli altri e non a me, perchè il cervello m'inganna, mi dice che i miei sbagli sono dovuti a quelle persone che le ho perdonate già, quindi sono "assolta" - mi do la risposta da sola che mi è venuta in questo instante : devo imparare prima ad AMARE me stessa, e poi arriverà anche il perdono, giusto ? Caspita, facile da dire...:-))) mi hai dato un altro filo da torcere, ma ti ringrazio caro Praj - namastè !
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 19/04/10 alle 20:12 via WEB
Per amare te stessa, devi imparare ad accettarti, comunque e dovunque. L'accettazione poi si trasforma in perdono. Liberati da ogni senso di colpa. Non serve a niente. Se hai sbagliato, accetta di aver sbagliato. Succede a tutti, non fartene un cruccio. Sbaglierai come tutti, ancora. Devi solo imparare la lezione che ti da lo sbaglio e poi perdonati, ripristina la tua verginità psicologica. Non farti appesantire dai sensi di colpa. Sono solo queli che t'impediscono di amarti per quello che sei. Sei umana come ognuno, quindi fallibile come tutti. Entra in quest'ottica e fluisci con la tua umanità, in semplice onestà con te stessa e con gli altri. Un caro saluto sorridente e buon autoperdono, Mary. Namastè! ;-)
(Rispondi)
morbida1dgl
morbida1dgl il 20/04/10 alle 06:21 via WEB
Affrontare i lati oscuri della nostra personalità è il lavoro più difficile da fare per poter veramente perdonare.C'è sempre quel ruolo di vittima in cui l'ego si crogiola restandoci comodamente attaccato... La Comprensione profonda dei bisogni del bambino interiore presente in ognuno è la Via per la Compassione. Namastè!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 20/04/10 alle 09:11 via WEB
Sono d'accordo, amica. In quel attaccamento al nostro infantilismo psicologico si cristallizzano le ragione dell'ego. L'innocenza ed i bisogni del bambino interiore invece vanno recuperati, ma fatti accompagnare da una consapevolezza matura che ci rende capaci di comprendere e perdonare, altrimenti resteremo prigionieri di un isolamento soffocante che ci relegherà in spazi angusti e ambiti di conflitto, sia intereno che esterno. La Compassione è la chiave che apre i cuori, che crea la possibilità del perdono, del pentimento reale, della trasformazione. Essa apre i cuori, innanzitutto il nostro. Un caro saluto sorridente e Namastè! :-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 07/05/10 alle 23:04 via WEB
Caspita quanta difficoltà ho avuto ed ho tutt'ora qualche volta nell'accettarmi cosi come sono e soprattutto perdonarmi.Quanto era più semplice puntare il dito all'esterno e dare sempre la colpa agli altri di ciò che c'era! Quanto dolore trasformato in amore invece nel momento in cui riesco ad essere nella totale accettazione e compassione! Grazie Praj questo post è cosi intenso! Namastè
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gardenparks il 01/06/12 alle 17:21 via WEB
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