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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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COMPETIZIONE INSENSATA

Post n°831 pubblicato il 08 Dicembre 2010 da Praj
 

La competizione con gli altri ha un senso solo se ci migliora fuori non peggiorandoci dentro.
Quando però ci migliora anche dentro, non era una mera competizione, ma autoconoscenza.




 
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Commenti al Post:
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 08/12/10 alle 12:09 via WEB
Scusami se non mi trovi d'accordo su ciò che scrivi questa volta, la competizione per me non è mai positiva, dover competere vuol dire far vedere quanto valiamo agli occhi degli altri, competere, è gareggiare per avere un posto in prima fila, perfino nelle coppie oggi come oggi si compete tra i due coniugi, e si giunge al fine che uno si fà forte della vittoria, l'altro si sente offeso dalla vittoria dell'altro e comincia il declino del loro star bene insieme. Anche sul lavoro è dimostrato che qualunque cosa ci faccia vincere ci porta poi dei problemi dopo, perchè dobbiamo poi saper rimanere in quella posizione.Nelle varie filosofie e ricerche del mondo interiore spirituale poi cè da ridere se andiamo a vedere quanti solo per raggiungere un modo di essere sereno che credono che altri hanno, combinano più disastri a se stessi e agli altri simili a una bomba atomica! Però son certa che tu mi farai un esempio di una competizione che non ingigantisca solo l'ego, ma faccia crescere in noi qualcosa che ci avvicini all'Unico! Cia Claudio, questa volta la mia mente purtroppo è chiusa e non riesco a spaziare e vedere oltre Bona giornata
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 08/12/10 alle 18:37 via WEB
Forse non mi sono spiegato abbastanza bene, cara Ester. Non voglio fare una apologia della competitività in sè, anzi: piuttosto sostengo, in quella frase, che se ha un senso la competizione lo ha solo se non ci peggiora dentro. Quindi, questa condizione di base, mette al sicuro dalla competitività egoica, fatta come sfida con altri, quella basata su una qualche forma di lotta, quella che compete con qualcuno, quella guarda all'approvazione esterna. Allora, se c'è questa consapevolezza, quello spirito viene rivolto solo al proprio auto miglioramento, il quale si trasforma in una maggior conoscenza di sè, quando supera i limiti imposti dalla parte meno cosciente che poi condiziona le nostre potenzialità e possibilità. Buona serata domenicale. Ciao! :-)
(Rispondi)
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