Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Messaggi di Gennaio 2012
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Mi domando allora: come è possibile "onorare" l'azione che sorge in noi se abbiamo perduto la connessione? Se si agisce partendo da ciò che è di seconda mano cosa possiamo dunque onorare? Non c'è spontaneità.
E' chiaro che è indispensabile prima riconnettersi con la consapevolezza di ciò che siamo per agire onorevolmente, altrimenti non si può che onorare una azione scatutita dall'ego. Non credo sia questo quel che si vuole, o tutto va onorato, comprese caz...te e orrori?
L''azione consapevole invece è onorevole di per sè: non ha dunque nessun bisogno di autonorarsi.
Allora bisogna riconoscere una intenzionalità, la presenza di un "soggetto" consapevole" della connessione. Se così non è, pur essendoci la connessione di fondo, noumenica, non c'è una azione scaturita da questa Coscienza di sè, ma solo una azione accidentale che non può essere "onorevole" e onorabile.
L'azione pura sgorga dalla consapevolezza. Non è "pura" se è frutto di pulsioni di cui non è consapevole. Quella è azione meccanica, reattiva, anche se non va giudicata egoicamente ed essere oggetto di sensi di colpa. La differenza fra un'azione consapevole e una inconsapevole c'è, a prescindere dall'idea successiva che la può giudicare.
E' la Presenza nell'azione, la visione nel ciò che sta accadendo, che la rende opportuna, funzionale, onorevole. Altrimenti è azione cieca.
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In questo spazio d'ascolto e consapevolezza emerge ciò che si potrebbe chiamare Amorevolezza Cosciente.
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L'importante è crescere, imparare, sperimentare... Comprendere, senza mai divenire dogmatici, settari e dipendenti, perchè con la chiusura mentale ed emotiva non si va molto avanti.
Non andrebbe mai dimenticato che il senso dell'umorismo, condito da una certa ironia ed autoironia è fondamentale per una sana crescita interiore. E' sicuramente un basilare antidoto alla seriosità proselitistica, settaria e fanatica dei vecchi e nuovi presunti emancipatori dell'umanità, venditori di fumo e false promesse.
Spesso intorno a noi si sentono personaggi che predicano con toni rivestiti da una certa presunzione, con un paternalismo frutto d'ideologie missionarie, ancora permeate da egoiche visioni, anche se dissimulate da servizio all'altrui bisogno evolutivo, spirituale e umano. Occorre dunque apertura e fiducia, ma al contempo vigilanza consapevole nel viaggio spirituale che si ha intrapreso.
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Quanto più lo scienziato è grande, tanto più è colpito dalla propria ignoranza della realtà, tanto più si rende conto che le proprie leggi ed etichette, descrizioni e definizioni, sono prodotti del proprio pensiero.
Lo aiutano a usare il mondo ai fini dei propri intendimenti più che a capirlo e a spiegarlo.
(Alan Watts)
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Ciò non mi sembra un gran segno di maturità del senso comunitario e civile.
Certe forme di prevaricazione, quand'anche in qualche modo motivate, non le rendono giustificabili, in quanto ledono il principio di libertà danneggiando il diritto altrui.
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"Ma le hai perse proprio qui?"
"No, le ho perse un po' più in la, ma le cerco qui perchè c'è più luce!"
Mi domando: non è che, curiosamente, molti ricercatori di chiavi psicologiche o spirituali sono nella stessa condizione?
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Una guerra per me è sempre una espressione d'inciviltà: trovo quindi questa definizione quanto meno inappropriata.
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La fede è sempre immanente alle debolezze della cultura, della filosofia, della scienza di una certa epoca, ma nello stesso tempo è sempre trascendente, sempre diversa, nuda, indipendente, di una grandezza d'ordine sovratemporale; la fede è sempre dinamica, e se può esprimersi in una formula non si identifica però mai con una formula, è al di sopra di ogni conoscenza.
La religione vera è come l'anima che vive in un corpo, come la luce che è visibile solo nelle cose, come il colore che per essere ha bisogno di un oggetto. La fede ha bisogno di essere incarnata. La fede ha bisogno di un'espressione, e l'espressione appartiene già all'ordine culturale, ma non può mai identificarsi con nessuna espressione, con nessuna cultura. (Raimon Panikkar)
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Attraversate con gusto tante stagioni,
gli occhi sazi di forme e di colori,
sentito calore e gelo sopra la pelle,
giunge poi il vertical momento
del goder la stagion delle stagioni:
la stagione dei silenziosi suoni,
la stagion dell'azione senza l'attore.
Tanti auguri di buon compleanno Praj!
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Per un paese, dove i gruppi di pressione (lobby, corporazioni, ecc...) possono sempre bloccare cambiamenti e riforme che potrebbero portare un vantaggio alla comunità, anche se in parte a spese dei "previlegi" consolidati di categoria, si fatica a vederne un buon futuro, purtroppo.
Si auspica dunque che l'interesse dei molti conti di più delle resistenze di pochi, seppur considerate e valutate con giusta attenzione e comprensione.
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Questa diversità è dovuta al livello in cui finora li abbiamo realizzati in noi.
Da ciò nascono le innumerevoli incomprensioni fra gli individui che, pur usando lo stesso linguaggio, danno significati variabili e soggettivi alle parole in questione.
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L'agenzia della felicità umana "Prajna & Ram" (di cui sono direttore... ahahah!) oggi si è pronunciata e ha tolto la tripla A a tutte le agenzie di rating.
Le ha declassate tutte a tripla C con outlook negativo.
Questo giudizio nasce dalla constatazione del fatto che non le ritiene credibili e obiettive riguardo a troppi fattori riguardanti il benessere collettivo, avendo una visione per nulla connessa ad altri parametri che vadano aldilà della mera speculazione finanziaria.
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Mi piacerebbe quale sarebbe la differenza di reddito - e conseguente patrimonio - fra il più povero e il più ricco in una società ideale. Dovrebbe essere illimitata o avere un rapporto massimo, per esempio di: uno a dieci, uno a cento, uno a mille, uno a diecimila... ?
Mi piacerebbe sapere, quanto dovrebbe essere, sempre si ritenga ci debba essere, in base ad aspetti di merito, abilità, competenza, ereditarietà... il valore di un eventuale dislivello concepibile in un realtà sociale ritenuta equa, giusta.
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C'è un qualche rapporto fra la de-pressione e la re-pressione di uno spontaneo essere semplicemente quel che si è?
Che rilevanza ha una mancata accettazione di sè nell'insorgenza della de-pressione?
In un individuo che si accetta pienamente, in genere, mi pare che la pressione si manifesti sempre con un buon equilibrio, sia sul piano fisico che psicologico. O no?
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L'importante è che non sia presagio, che non sia lo specchio di una Italia... destinata ad affondare.
Nei mass media internazionali già ci marciano alla grande. Anch'io rimango esterefatto del fatto che disastri come questo possano ancora oggi accadere.
E' scontato che gufi e avvoltoi non mancano e mancheranno, a torto ed a ragione.
Le associazioni mentali e i pregiudizi nei confronti di una certa italianità, non potranno essere evitati, purtroppo.
Una ragione in più per prenderci le nostre responsabilità e cambiare rotta in molti sensi, in modo consapevole e maturo.
L'italia ha dunque bisogno più che mai di comandanti affidabili e competenti per far sì che il naufragio non accada.
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Lo so che è più consolatorio, evasivo, fantasticare intorno al vuoto, piuttosto che scoprire che il vuoto è la realtà.
Ma, se non si torna a terra, dopo esser stati in cielo, allora forse si è stati solo in un cielo immaginario. Il cielo è la terra sono il riflesso uno dell'altro dell'altro.
Non si scappa al ciò che è, che sia dentro o fuori di noi.
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Perche no? Potrebbe essere un piccolo passo per limitare lo strapotere degli speculatori finanziari che tanto danni fanno all'economia di paesi in crisi.
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Ora però facciamo gli europei e gli Stati Uniti d'Europa.
E' troppo importante non mollare proprio adesso!
Lo so che, purtroppo, abbiamo fatto un processo integrativo al contrario per costruire e convergere verso un'unità Europea, ma ancora si può fare, volendolo.
O vogliamo tornare all'Italietta della pizza e mandolino e di tante altre belle cose non propriamente edificanti?
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:33
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:31
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:28
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:24