Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi di Gennaio 2012

ONORARE?

Post n°1308 pubblicato il 31 Gennaio 2012 da Praj
 

Da una discussione in un gruppo nel quale sono iscritto leggo: NON ci e' stato insegnato ad onorare quello che sorge in noi stessi. Perche abbiamo perduto la nostra connessione di prima mano con l'azione pura e quindi con (di solito ) ogni altra azione che e' divenuta di seconda mano, cosi che siamo divenuto dei pupazzi del condizionamento senza mai seguire le azioni spontanee che sorgono in noi.
 
°°°
 
Mi domando allora: come è possibile "onorare" l'azione che sorge in noi se abbiamo perduto la connessione? Se si agisce partendo da ciò che è di seconda mano cosa possiamo dunque onorare? Non c'è spontaneità.
E' chiaro che è indispensabile prima riconnettersi con la consapevolezza di ciò che siamo per agire onorevolmente, altrimenti non si può che onorare una azione scatutita dall'ego. Non credo sia questo quel che si vuole, o tutto va onorato, comprese caz...te e orrori?
L''azione consapevole invece è onorevole di per sè: non ha dunque nessun bisogno di autonorarsi.
Allora bisogna riconoscere una intenzionalità, la presenza di un "soggetto" consapevole" della connessione. Se così non è, pur essendoci la connessione di fondo, noumenica, non c'è una azione scaturita da questa Coscienza di sè, ma solo una azione accidentale che non può essere "onorevole" e onorabile.
L'azione pura sgorga dalla consapevolezza. Non è "pura" se è frutto di pulsioni di cui non è consapevole. Quella è azione meccanica, reattiva, anche se non va giudicata egoicamente ed essere oggetto di sensi di colpa. La differenza fra un'azione consapevole e una inconsapevole c'è, a prescindere dall'idea successiva che la può giudicare.
E' la Presenza nell'azione, la visione nel ciò che sta accadendo, che la rende opportuna, funzionale, onorevole. Altrimenti è azione cieca.




 
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SPAZI D'ASCOLTO

Post n°1306 pubblicato il 29 Gennaio 2012 da Praj
 

L'incontro, lo scambio, con l’altro è bene che diventi anche una relazione silenziosa. Perché occorre il silenzio per poter ascoltare ciò che l'altro cerca di dirci dietro le parole, per ascoltare ciò che si risveglia in noi. In quest'ascolto silente, l'altro si rivela. Sia come l'altro in noi, sia l'altro di fronte a noi.
In questo spazio d'ascolto e consapevolezza emerge ciò che si potrebbe chiamare Amorevolezza Cosciente.




 
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SI CRESCE SOLO NELLA LIBERTA'

Post n°1305 pubblicato il 28 Gennaio 2012 da Praj
 

L'importante è crescere, imparare, sperimentare... Comprendere, senza mai divenire dogmatici, settari e dipendenti, perchè con la chiusura mentale ed emotiva non si va molto avanti.
Non andrebbe mai dimenticato che il senso dell'umorismo, con
dito da una certa ironia ed autoironia è fondamentale per una sana crescita interiore. E' sicuramente un basilare antidoto alla seriosità proselitistica, settaria e fanatica dei vecchi e nuovi presunti emancipatori dell'umanità, venditori di fumo e false promesse.
Spesso intorno a noi si sentono personaggi che predicano con toni rivestiti da una certa presunzione, con un paternalismo frutto d'ideologie missionarie, ancora permeate da egoiche visioni, anche se dissimulate da servizio all'altrui bisogno evolutivo, spirituale e umano. Occorre dunque apertura e fiducia, ma al contempo vigilanza consapevole nel viaggio spirituale che si ha intrapreso.



 
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PERDONO SENZA DIMENTICANZA

Post n°1304 pubblicato il 27 Gennaio 2012 da Praj
 
Tag: Perdono

Lo sciocco non perdona e non dimentica.
L’ingenuo perdona e dimentica.
Il saggio perdona ma non dimentica.
(Detto Zen)


 
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SCIENTIFICA IGNORANZA

Post n°1303 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da Praj
 

Quanto più lo scienziato è grande, tanto più è colpito dalla propria ignoranza della realtà, tanto più si rende conto che le proprie leggi ed etichette, descrizioni e definizioni, sono prodotti del proprio pensiero.
Lo aiutano a usare il mondo ai fini dei propri intendimenti più che a capirlo e a spiegarlo.
(Alan Watts)

 

 
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I CONFINI DELLA LIBERTA'

Post n°1302 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da Praj
 

Sembra proprio che parecchi non comprendano ancora che la loro libertà... finisce dove inizia quella di altri.
Ciò non mi sembra un gran segno di maturità del senso comunitario e civile.
Certe forme di prevaricazione, quand'anche in qualche modo motivate, non le rendono giustificabili, in quanto ledono il principio di libertà danneggiando il diritto altrui.


 
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RICERCA FUORA LUOGO

Post n°1301 pubblicato il 25 Gennaio 2012 da Praj
 

Un ubriaco ha perso le proprie chiavi e le sta cercando sotto il lampione vicino e un vigile che passa di lì gli chiede:
"Ma le hai perse proprio qui?"
"No, le ho perse un po' più in la, ma le cerco qui perchè c'è più luce!"
 
Mi domando: non è che, curiosamente, molti ricercatori di chiavi psicologiche o spirituali sono nella stessa condizione?



 
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CIVILE?

Post n°1300 pubblicato il 24 Gennaio 2012 da Praj
 

Non ho mai capito perchè venga chiamata "civile" una guerra fra gruppi di popolazione (civili?) appartenenti alla stessa nazione.
Una guerra per me è sempre una espressione d'inciviltà: trovo quindi questa definizione quanto meno inappropriata.


 
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IL BISOGNO DELLA FEDE

Post n°1299 pubblicato il 23 Gennaio 2012 da Praj
 

La fede è sempre immanente alle debolezze della cultura, della filosofia, della scienza di una certa epoca, ma nello stesso tempo è sempre trascendente, sempre diversa, nuda, indipendente, di una grandezza d'ordine sovratemporale; la fede è sempre dinamica, e se può esprimersi in una formula non si identifica però mai con una formula, è al di sopra di ogni conoscenza.
La religione vera è come l'anima che vive in un corpo, come la luce che è visibile solo nelle cose, come il colore che per essere ha bisogno di un oggetto. La fede ha bisogno di essere incarnata. La fede ha bisogno di un'espressione, e l'espressione appartiene già all'ordine culturale, ma non può mai identificarsi con nessuna espressione, con nessuna cultura.
(Raimon Panikkar)



 
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LA STAGION SUPREMA

Post n°1298 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da Praj
 

Attraversate con gusto tante stagioni,
gli occhi sazi di forme e di colori,
sentito calore e gelo sopra la pelle,
giunge poi il vertical momento
del goder la stagion delle stagioni:
la stagione dei silenziosi suoni,
la stagion dell'azione senza l'attore.




Tanti auguri di buon compleanno Praj!

 
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MANI DI FATO

Post n°1297 pubblicato il 21 Gennaio 2012 da Praj
 

 

Mani di Fato


 
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SCONTATE RESISTENZE

Post n°1296 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da Praj
 

Per un paese, dove i gruppi di pressione (lobby, corporazioni, ecc...) possono sempre bloccare cambiamenti e riforme che potrebbero portare un vantaggio alla comunità, anche se in parte a spese dei "previlegi" consolidati di categoria, si fatica a vederne un buon futuro, purtroppo.
Si auspica dunque che l'interesse dei molti conti di più delle resistenze di pochi, seppur considerate e valutate con giusta attenzione e comprensione.




 
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LINGUAGGI

Post n°1295 pubblicato il 19 Gennaio 2012 da Praj
 

Quasi mai intendiamo la stessa realtà quando esprimiamo concetti come amore, giustizia, consapevolezza...
Questa diversità è dovuta al livello in cui finora li abbiamo realizzati in noi.
Da ciò nascono le innumerevoli incomprensioni fra gli individui che, pur usando lo stesso linguaggio, danno significati variabili e soggettivi alle parole in questione.


 
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HO VOGLIA DI DECLASSARE ANCH'IO

Post n°1294 pubblicato il 18 Gennaio 2012 da Praj
 

News.
L'agenzia della felicità umana "Prajna & Ram" (di cui sono direttore... ahahah!) oggi si è pronunciata e ha tolto la tripla A a tutte le agenzie di rating.
Le ha declassate tutte a tripla C con outlook negativo.
Questo giudizio nasce dalla constatazione del fatto che non le ritiene credibili e obiettive riguardo a troppi fattori riguardanti il benessere collettivo, avendo una visione per nulla connessa ad altri parametri che vadano aldilà della mera speculazione finanziaria.



 
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MI PIACEREBBE SAPERE...

Post n°1293 pubblicato il 17 Gennaio 2012 da Praj
 

Mi piacerebbe quale sarebbe la differenza di reddito - e conseguente patrimonio - fra il più povero e il più ricco in una società ideale. Dovrebbe essere illimitata o avere un rapporto massimo, per esempio di: uno a dieci, uno a cento, uno a mille, uno a diecimila... ?
Mi piacerebbe sapere, quanto dovrebbe essere, sempre si ritenga ci debba essere, in base ad aspetti di merito, abilità, competenza, ereditarietà... il valore di un eventuale dislivello concepibile in un realtà sociale ritenuta equa, giusta.


 
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DALLA REPRESSIONE ALLA DEPRESSIONE?

Post n°1292 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da Praj
 

C'è un qualche rapporto fra la de-pressione e la re-pressione di uno spontaneo essere semplicemente quel che si è?
Che rilevanza ha una mancata accettazione di sè nell'insorgenza della de-pressione?
In un individuo che si accetta pienamente, in genere, mi pare che la pressione si manifesti sempre con un buon equilibrio, sia sul piano fisico che psicologico. O no?


 
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NON DEV'ESSERE UN PRESAGIO

Post n°1291 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da Praj
 

L'importante è che non sia presagio, che non sia lo specchio di una Italia... destinata ad affondare.
Nei mass media internazionali già ci marciano alla grande. Anch'io rimango esterefatto del fatto che disastri come questo possano ancora oggi accadere.
E' scontato che gufi e avvoltoi non mancano e mancheranno, a torto ed a ragione.
Le associazioni mentali e i pregiudizi nei confronti di una certa italianità, non potranno essere evitati, purtroppo.
Una ragione in più per prenderci le nostre responsabilità e cambiare rotta in molti sensi, in modo consapevole e maturo.
L'italia ha dunque bisogno più che mai di comandanti affidabili e competenti per far sì che il naufragio non accada. 



 
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SI PREFERISCE FANTASTICARE

Post n°1290 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da Praj
 

Noto che parlando di realtà mondana si perdono per strada gli amanti dei sogni spirituali. A costoro non piace aver a che fare con lo "sporco" gioco del mondo.
Lo so che è più consolatorio, evasivo, fantasticare intorno al vuoto, piuttosto che scoprire che il vuoto è la realtà.
Ma, se non si torna a terra, dopo esser stati in cielo, allora forse si è stati solo in un cielo immaginario. Il cielo è la terra sono il riflesso uno dell'altro dell'altro.
Non si scappa al ciò che è, che sia dentro o fuori di noi.




 
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WHY NOT?

Post n°1289 pubblicato il 14 Gennaio 2012 da Praj
 

Perche no? Potrebbe essere un piccolo passo per limitare lo strapotere degli speculatori finanziari che tanto danni fanno all'economia di paesi in crisi.




http://it.wikipedia.org/wiki/Tobin_tax

 
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NON TORNARE INDIETRO

Post n°1288 pubblicato il 13 Gennaio 2012 da Praj
 

Dieci anni di euro. Comunque è fatto, anche se oggi è un po' ammaccato... ahinoi!
Ora però facciamo gli europei e gli Stati Uniti d'Europa.
E' troppo importante non mollare proprio adesso!
Lo so che, purtroppo, abbiamo fatto un processo integrativo al contrario per costruire e convergere verso un'unità Europea, ma ancora si può fare, volendolo.
O vogliamo tornare all'Italietta della pizza e mandolino e di tante altre belle cose non propriamente edificanti?




 
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