Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi di Gennaio 2013

STATO D'AMOREVOLEZZA

Post n°1838 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da Praj
 

Siccome l'Amore è uno stato dell'Essere,
allora, se non sei amorevole, non lo sei con le persone,
con le cose e, soprattutto, con Te stesso.





 
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SPECCHIO SILENZIOSO

Post n°1837 pubblicato il 30 Gennaio 2013 da Praj
 

La Verità ineffabile si fa sentire solo quando c'è il silenzio nella mente.
Non c'è possibilità che il Verbo dell'Uno accada quando c'è la parola chiassosa del molteplice.
Il dialogo con il Divino in fondo è il dialogo con la nostra pura Essenza.
Questa è lo specchio, il quale non può che essere silenzioso e neutro, in cui la mente si riflette continuamente.
L'unione dell'essere manifesto esteriore con l'immanifesto interiore si rivela solo quando i due silenzi - della mente e dell'Essenza - si fondono nel centro del cuore, umano e spirituale.
Solo allora le nuvole del pensiero discorsivo e delle emozioni dell'animo si diradano e lasciano che la Verità senza volto sia scolpita nel cielo dell'infinita Coscienza, illuminando chi ha ardentemente voluto Vedere.




 
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SILENZIO SPIRITUALE

Post n°1836 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da Praj
 

Cosa significa essere in vero Silenzio? Forse solo non parlare, non pensare discorsivamente?
Dal mio punto di vista, “spiritualmente” parlando, non è così.
Io ritengo, come qualcuno ha giustamente, a mio parere, già affermato da qualche parte, che noi siamo quello che siamo e che quindi, è nostra "normale" attitudine quella di pensare e parlare e, a volte tacere o pensare in maniera ridotta: perchè queste sono condizioni naturali della mente.
Perciò esse non vanno represse, peraltro cosa impossibile o pericolosa, con un auto annullamento mentale, con tecniche orientate a forzare i meccanismi del cervello, a volte anche danneggiandolo.
La pura osservazione non manipolativa, la meditazione intesa come contemplazione, invece, può aiutare a vedere i movimenti sia reattivi che creativi della mente…e quindi a diventarne consapevoli.
Questa osservazione compresente allo stato espressivo del pensiero, più o meno automatico risulta senz’altro utile all’integrazione dell’individuo, perché tende a ridurre la divisione tra l’essere ed il fare... ad essere più armonici in noi stessi. La calma ed il silenzio sorgeranno allora come come espressioni spontanee e non fittizie o forzose.
Il Silenzio per come io l'intendo appartiene a quell'aspetto non verbale (noumeno) che sottostà a tutte le dimensioni fenomeniche che possono essere sia la parola che il pensiero.
Quindi esso è uno stato di Consapevolezza più profondo e immanifesto: è lo sfondo imperturbabile delle increspature che si esprimono a livello superficiale.
Una metafora potrebbe essere quella del mare: le onde, cioè il manifesto, con le loro forme e suoni sono la parola ed il pensiero, mentre solo nell'abisso, nella profondità, esiste il Silenzio.
Ecco, chi ha riconosciuto il suo abisso interiore non ha problemi a esprimere le sue onde pensiero… perché sa che sono un tutt’uno con il suo silenzio.
Per cui, per come la vedo io, il silenzio non è una qualità spirituale, esteriore, fenomenica ma una Presenza Silenziosa ad un livello interiore più profondo, inattaccabile da qualsiasi frastuono che accade in superficie.
In realtà sono due aspetti della stessa medaglia. Il silenzio e la parola convivono, sono compresenti però solo in uno stato di Consapevolezza.
Quindi, non è il tacere che qualifica il vero Silenzio, ma lo stato di Coscienza che impassibilmente osserva la mente in azione.




 
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CON_VINCITI

Post n°1835 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da Praj
 

Espandendo sempre di più gli spazi in cui sei "con",
piuttosto che contro qualcuno o qualcosa, ti rende sempre più contento.

Con_vinciti.



 
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REALE SUPER PARTES

Post n°1834 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da Praj
 

Con l'espressione latina super partes (al di sopra delle parti) si designa la possibilità di porsi al di sopra delle parti, ovvero assumere una posizione neutrale. (Wikipedia).
Chi può essere allora davvero in tale stato? Solo colui che, non identificato con alcuna parte, è Testimone neutrale di ciò che vede e sente. Non può dunque essere una posizione mentale che, per definizione, è sempre soggettiva e relativa.
E' chi mai può essere in questa condizione di Coscienza sovramentale?
Solo colui che è "morto" a se stesso. In India costui è chiamato Jvanmukta. In Occidente, pochissimi, concepiscono che esista addirittura un tale grado di consapevolezza: non si ha nemmeno l'idea che una cosa del genere possa esistere. Questo pure in ambito religioso.
Solo la Mistica, non certamente una forma culturale o qualunque ideologia, può accedere direttamente a questa dimensione trascendente, realmente super partes.



 
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IL COMPIMENTO

Post n°1833 pubblicato il 27 Gennaio 2013 da Praj
 

Stare nel mondo senza però essere del mondo è il compimento del Viaggio interiore, l'Arte spirituale più sublime.
Se non si realizza questo stato di Coscienza, dimensione tutt'altro che facile da ricercare come dimostrano i fatti, significa che c'è ancora del cammino da compiere. Questo percorso mancante, incredibilmente, può essere realizzato anche in un solo istante o con tante vite. Il perchè di questa realtà è un mistero insondabile.




 
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CHI SCEGLIE CHI?

Post n°1832 pubblicato il 26 Gennaio 2013 da Praj
 

Parafrasando la famosa frase che dice: e' il Maestro che sceglie il discepolo, si può dire che la qualità della risposta che ricevi è evocata dal livello della domanda che fai.
Allora, quando si afferma che se il discepolo è pronto il Maestro appare, si intende che se un Maestro ti appare sei pronto almeno sul piano di base per incominciare un percorso che andrà evolvendosi però in rapporto alla qualità delle tue domande al Maestro e dalla qualità del tuo ascolto e, soprattutto, dalla messa in pratica, attraverso l'esperienza diretta, di ciò che ti è stato indicato.




 
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UOMINI DELLA LETTERA, SPIRITUALISTI EXOTERICI

Post n°1831 pubblicato il 25 Gennaio 2013 da Praj
 

In ogni realtà spirituale comunitaria, ci sono gli uomini della lettera e quelli dello spirito. I primi s'organizzano e stanno insieme per custodire la forma, l'involucro e celebrare pratiche e riti. Amano e s'attaccano alla chiesa.
I secondi, invece, gli uomini dello spirito, gli esoterici, sanno cogliere l'essenza della "verità" indicata dal Maestro o dall'insegnamento, la sostanza delle cose, comunque e ovunque si esprima e manifesti. Sono propensi all'autonomia, all'indipendenza.
Entrambi però hanno la loro specifica funzione, rispetto a chi rivolgono e trasmettono il messaggio ricevuto. Proprio per questa differenziazione i vari livelli del messaggio arriveranno nella misura in cui il destinatario sarà in grado di accorglierlo. Gli uomini della lettera trovano forza nello stare insieme e sostenersi, mentre gli uomini dello spirito sanno essere anche soli e comunicare con chiunque aldilà delle appartenenze. Non c'è un meglio o un peggio nei vari modi di fare o essere. Ogni espressione ha la sua ragion d'essere evolutiva.




 
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IL SILENZIO E' LA RISPOSTA

Post n°1830 pubblicato il 24 Gennaio 2013 da Praj
 

Niente accade per caso, ma tutto accade misteriosamente.
Se ti arrendi a quest'accadere misterioso, ti liberi dalla mente indagatrice e conosci il Silenzio.
Altrimenti sarai ostaggio della casualità mentale e non conoscerai mai quel Silenzio che è la risposta a tutti i perchè.




 
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OSPITALITA'

Post n°1829 pubblicato il 24 Gennaio 2013 da Praj
 

Piacere e dispiacere sono ospiti che ci vengono a visitare ogni tanto. Piaccia o non piaccia arrivano inaspettati, senza preavviso.
Ciò nonostante vanno accolti con amicizia, ascoltati con rispetto e ringraziati, anche per l'immancabile dono che ci lasciano sul libro degli ospiti, prima di salutarci con un ammiccante "arrivederci".




 
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CYBER BULLISMO

Post n°1828 pubblicato il 23 Gennaio 2013 da Praj
 

Dietro a tanti sberleffi, prese in giro e ciniche complicità, in F.B. si cela e consuma un cyber bullismo psicologico che mostra una sorta di cattiveria mascherata da scherzose e taglienti parole rivolte alla vittima di turno, designata dalla logica gruppettara: deridendo, offendendo... spettegolando, facendo male, credendosi e sentendosi spiritosi, in certi casi addirittura spirituali.
E' ancor più brutto notare questo malcostume, in ambienti in cui la compassione dovrebbe essere il fondamento del relazionarsi.




 
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SE IL BENE FACESSE NOTIZIA

Post n°1827 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da Praj
 

Una vera rivoluzione culturale sarebbe che facesse notizia nei mass media il bene almeno quanto il male... e ciò c'interessasse.




 
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BASTA L'UNICITA'

Post n°1826 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da Praj
 

Non occorre cercare d'essere speciali, confrontandoci in uno spirito competitivo: basta semplicemente rilassarsi nel cuore e nella consapevolezza della nostra unicità a renderci straordinari.
Allora la serena ordinarietà diventa il mezzo e il fine per il nostro benessere più autentico.



 
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CONCEDERSI UN PO' DI STUPIDITA'

Post n°1825 pubblicato il 21 Gennaio 2013 da Praj
 

Concedersi coscientemente e ogni tanto alla stupidità è segno di senso dell'umorismo ed è buon metodo di decompressione emotiva. Fa salute.




 
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ALCHIMIA INTERIORE

Post n°1824 pubblicato il 20 Gennaio 2013 da Praj
 

Quando il nostro amor proprio, in qualche modo, è ferito o provocato, spesso abbiamo difficoltà a resistere alla voglia di reazione. La capacità di non accondiscendere a questa forte tentazione, e osservare soltanto ciò che ci accade dentro, ci dà invece l'occasione di riscontrare la misura del nostro grado di consapevolezza, almeno in quel frangente. Reagendo e lasciandoci prendere dallo stimolo ci fa perdere dunque un'opportunità per crescere... e comprendere la dinamica conflittuale che stiamo sostenendo e che comunque ancora ci appartiene e non vediamo, reagendo e spostandoci sull'altro.
Così facendo, l'alchimia interiore non ha modo di avanzare in maniera efficace e produttiva.



 
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LEGGEREZZA E PESANTEZZA

Post n°1823 pubblicato il 19 Gennaio 2013 da Praj
 

Leggerezza e profondità possono e devono danzare insieme, in armonia ed equilibrio. Altrimenti, separate, una è pesantezza e l'altra superficialità.



 
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DUE SCIOCCHI

Post n°1822 pubblicato il 19 Gennaio 2013 da Praj
 

«Chi discute con uno sciocco dimostra che ce ne sono due» (Confucio)





 
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UOMINI E IDEALI

Post n°1821 pubblicato il 18 Gennaio 2013 da Praj
 

Molti ideali sono anche portatori d'importanti valori. Però, spesso, poi sono gli uomini che li dovrebbero incarnare che non valgono molto.


 
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LA VIA MEDIANA

Post n°1820 pubblicato il 17 Gennaio 2013 da Praj
 

Se cerchi la Pace, vai oltre le critiche e le lodi, pur accettandole, e prosegui per la via della pacata contemplazione e dell'attività espressa nel sobrio e dinamico equilibrio. Questo percorso, anche se può apparire noioso e non eccitante alle menti agitate e confuse, viene invece apprezzato da coloro che conoscono le danze sottili dell'anima che ricerca se stessa. Quindi, se aspiri alla pace interiore, pratica la via mediana, senza occuparti del miope giudizio mondano.





 
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EUTANASIA DEL SENSO DELL'EGO

Post n°1819 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da Praj
 

L'accanimento terapeutico, riguardante la conservazione del senso dell'ego, non procura altro che la continuazione della sofferenza esistenziale.
Condizione a cui esso è indissolubilmente legato.
Occorre perciò, se si vuol trascendere questa dolorosa situazione, un'eutanasia consapevole di questa logorante identificazione e rinascere ad una nuova e profonda dimensione, altrimenti impossibile da realizzare.




 
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