Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
|
Area personale
Menu
Ultimi commenti
Cerca in questo Blog
Disclaimer:
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
Le immagini pubblicate e i video tutte tratti da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Questo vale anche per alcuni brevi estratti di testo presi da alcune pubblicazioni, di cui però è sempre citata la fonte.
Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.
Messaggi di Dicembre 2014
si grida.
Notte di fuoco.
Botti e saette che scivolano
in cielo,
schiume di augurio
traboccano e colano in terra,
fra gioie e risate che erompono
scavalcando i muri
e tristezze e dolori che gemono
rafforzando i muri.
Tanto rumore per nulla
e tanto nulla che fa rumore.
Tanto rumore senza cuore
e tanto cuore senza rumore.
Tanta festa senza testa,
e tanta testa senza festa.
L'artificio s'impone ovunque,
in cielo e in terra;
il ballo é allegro
e diverte chi lo gode
e lo sballo, anche se allegro,
affanna chi lo cerca.
Intanto "Noi" grati,
Uniti e silenti Voliamo
nella Sacra astronave
della Pura Coscienza
Vedendo e lasciando
i nostri corpi divisi nello spazio
partecipare ridenti al gioco...
come é dovuto al mondo,
ai canti di speranza....
come é dovuto al sogno
dei naufraghi compagni
dell'esistere nel tempo,
per ora
ignari dell'Eterno.
Ancora un nuovo anno ci sta venendo incontro.
Si brinda, si promette… s’invoca la fortuna.
Tutto senza ardore e con lo sguardo spento
tra fumi colorati, tristi schiamazzi e cocci.
Avanza l’offerta di un altro giro intorno al Sole
per noi esseri brancolanti sulla terra
pieni di passioni fatue e sangue disperato.
Cosa abbiamo imparato da quest’ultimo orbitare
che non sia il vacuo cambiar maschere e costumi
ed a mutar il vero con le danze del pensiero?
Forse niente
o solo a dimenticar l’abisso
che sta dietro l’inquieto palpitare.
Barcollando su noi stessi come ubriachi
non crediamo d'essere smarriti
costretti di nascita in morte a roteare intorno
alla Luce primigenia fino allo sfinimento
di una vanità che non sappiam domare.
Senza saperlo aneliamo a quell’anno
in cui il delirio tormentoso e cupo
nel quale ci dibattiamo erranti
sia dissolto dal fuoco sacro che brucia i sogni.
Di anno in anno ancora si ripete un rito antico
che ormai però ha perso l’anima
ma che ancor si offre paziente al varco
della soglia verso il Tempo Eterno
che non ha fine, che è senza inizio
che brilla luminoso solo nel potente adesso.
Anno nuovo, portaci la tua assenza
liberandoci da ogni aspettativa
e vola via leggero nell’infinito Arcano.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Il cuore pacificato non teme l'insulto degli uomini
nè l'ingiurie dell'età...
quando ha riscoperto il sereno cuore essenziale
in dimora nel rosso e vibrante cuore carnale.
Accetta e sente in sè le emozioni e gli echi del mondo
i furori e i palpiti della gente
partecipa alla danza vitale e mortale
delle gioie e dei dolori continuamente riproposti
anche se questo teatro antico ormai
non può più essere la sua prima Casa.
(L'immagine è tratta da un dipinto di Michael Cheval)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Le immagini del passato e del futuro sono dei due film mentali continuamente riproposti. Uno è basato sui ricordi, l'altro sull'immaginazione. Entrambi si spengono solo quando la consapevolezza è presente a se stessa nel tempo presente. Allora sì sta pienamente con il ciò che è, vivendo nel mondo reale.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Cercare di comprendere la Zen con il pensiero concettuale
è come sollevarsi da terra tirandosi su con i lacci delle scarpe
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
E' da tanti anni che questa manfrina del Natale la sento come un greve condizionamento che ti coinvolge a vari livelli, al quale direttamente o indirettamente non si può sfuggire, volenti o nolenti, se si resta a casa. Mercatini, negozii, regali, auguri, vigilia, parenti, telefonate, ecc: un pieno d'ipocrisia sfavillante e pseudo bontà sorridente ai limiti della nausea della retorica buonista. E i media ci marciano da mattina a sera in questo periodo con film e programmi e trasmissioni impegnate in questo battage natalizio.
E' una festa 'imposta' ormai, divenuta un fatto soprattutto commerciale, prettamente consumistica, la quale ha perso la sua originaria bellezza rituale e lo spirito, anche per chi ha una fede cristiana e vorrebbe celebrare l'evento della natività con una coerenza idonea, realmente religiosa.
E' ovvio che poi stia alle regole del gioco, alle consuetudini, anche perchè psicologicamente forzato ad esserlo, ma in fondo in fondo non la sento, non me ne importa niente, se devo essere sincero.
Comunque, data la realtà dei fatti, cerco alla fine di viverla e godermela al meglio, con il sorriso esteriore e la risata dentro.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Stai sicuro che se ti esponi con parole e atti ti troverai sempre fra critiche e giudizi. A volte buoni a volte anche cattivi. Non respingerli ma fa in modo di servirti di ciò solo per quel che davvero ti riguarda e ti fa crescere.
Il resto è scoria che il vento della verità spazzerà via, anche perchè non è roba tua, ma di proprietà di chi se l'è inventata e te l'ha messa addosso. E lì ritornerà.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Puoi solo perderti quando recidi quel filo d'oro che ti lega alla luce terrena.
Non tradirti vendendo quel tuo lume al mercatino dei sorrisi di cartapesta.
Allorchè baratti quel filo prezioso rinunci alla compagnia dei savi.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
e i suoi pericoli, quando devo attraversarla per arrivare al calmo mare.
L'amo sempre, pur proteggendomi quando mi è impersonalmente ostile.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Luce all'orizzonte in un grigio mare invernale.
Sciabordio di onde
il solo ritmo che copre il silenzio.
(Sturla - Ge - 18/12/2014)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Molti dicono: vorrei essere autentico... quando sarò me stesso ... non ero me stesso... Chi è allora quel qualcuno che ha fatto, che fa o che farà... se non sei tu? Il punto è che sei sempre autentico, anche quando menti: il quel momento sei un autentico mentitore. Il resto è astrazione, immaginazione, irrealtà. Si è dunque sempre autentici rispetto a ciò che facciamo nel momente presente. Probabilmente non lo siamo spesso, ma solo rispetto al nostro potenziale, a quello crediamo d'essere.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Ribadendo che "de gustibus non est disputandum", confesso che a me piace ascoltare Benigni nelle sue performance e che, nonostante usi un linguaggio e riferimenti culturali diversi da quello da cui io ho attinto, nello spirito mi trovo sostanzialmente in sintonia con la sua Visione dell'uomo, della vita e dei suoi valori e su Dio.
La seconda serata sui "Dieci comandamenti" me l'ha riconfermato.
Per me è un grande, come artista e sotto molti aspetti.
Mi sento di poterlo definire anche un maestro... di vita.
Naturalmente mi riferisco al benigni più maturo, quello di oggi.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
... la filosofia dell’advaita (la non dualità) va ancora oltre: ammette l’illusorietà dell’universo manifesto, ivi compreso l’individuo umano, e questo è il suo aspetto trascendente, ma nello stesso tempo non vieta all’individuo illusorio di continuare il gioco. Il cercatore, diventato un saggio, continua a giocare a nascondino, a giocare al gioco del bene che si oppone al male, del successo opposto al fallimento, sapendo perfettamente che è un gioco. Sa che l’universo, benché illusorio come un’ombra, appare solo perché sorretto dall’assoluto immanente. Ciò significa che l’aspetto trascendente della manifestazione (la sua illusorietà) va assieme all’aspetto immanente e che l’illusorietà è l’aspetto oggettuale soggetto assoluto. L’universo manifesto è ovviamente un’illusione, ma questa illusione non sarebbe apparsa senza la base dell’assoluto immanifesto. La manifestazione è presente, ma la sua presenza è immagini appaiono sullo schermo, ma non avrebbero potuto apparire in assenza di schermo.
È così che il saggio illuminato si è liberato dalla schiavitù degli opposti.
(Ramesh Balsekar)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Dalla voglia di felicità e dal rifiuto dell'infelicità, prima o poi, ci si dovrebbe emancipare, per accogliere quel che si è e vi è, smettendo di avanzare pretese sulla vita data. Non andrebbe dunque cercata la felicità ed evitata la infelicità, se si vuole fluire in quella che è la via di mezzo sempre presente: l'accettazione del ciò che è, così com'è. Sembra una triste rinuncia, una scelta di passività, mentre in realtà è una conquista incomparabile, una realizzazione essenziale e trasformatrice, il cui unico e caro prezzo è una fiducia da offrire, senza se e senza ma, al mistero della Vita.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Tanto più abbiamo bisogno di capi che ci comandino, di pastori (religiosi, politici o opinionisti) che ci guidino, tanto più dimostriamo di essere pecore, dei poveri seguaci, incapaci di autodeterminazione e collaborazione reciproca. Implicitamente, quindi, riconosciamo la nostra immaturità evolutiva, cosa che poi qualcuno ovviamente sfrutta, alimentando frustrazione e rabbia o rassegnazione beota o interesse conservatore.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
La passione è un fuoco che brucia, scalda il cuore, finchè non diventa ossessione. Diversamente può anche diventare malattia. E' un'energia potente che può essere sia costruttiva che distruttiva. Quindi va gestita con cura, per non farsi travolgere dalla sua potenza. Quando è posseduta e domata diventa una forza benefica, creativa al nostro servizio.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Sapere di essere uno con il tutto, per quanto lo si senta empaticamente, resta pur sempre una dimensione intangibile che accade solo nella coscienza (spirituale). Nella realtà psicofisica della tua ordinaria esperienza umana ti sarà comunque impossibile non sentirti in qualche modo separato. E' nell'ordine delle cose che così sia. Accettalo, non fingendo un'unità astratta, teorica, che non corrisponde a ciò che vivi e pensi normalmente.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Guardiamoci molto bene dal barare con noi stessi, perchè se anche riusciamo ad incantare gli altri, stiamo perdendo la partita essenziale con la nostra stessa vita.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:33
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:31
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:28
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:24