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Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Messaggi di Aprile 2015
In nome di un inconsapevole offrire e ricevere amore, a volte, avvengono nelle relazioni umane le più sofisticate manipolazioni e giochi di potere.
E' un incantesimo che acceca spesso anche i meno sprovveduti.
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Importante promemoria: si dà troppo per scontato che ogni mattina la Vita ci faccia trovare vivi. Questa sciocca presunzione c'impedisce di apprezzare appieno e con gratitudine il dono che invece ogni giorno viene rinnovato.
E' un'attitudine che sarebbe bene cambiare, se si vuol godere con intensità il regalo che ci viene fatto, ma che spesso si spreca nel lamento e nella noia, anche stupidamente a farci e fare del male, proprio perchè si da per scontato.
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Rinunciando anche alla rinuncia, non attaccandosi al non attaccamento, non cercare neppure il risveglio, lasciando che sia ciò che è, rilassandosi, facendo quel che si sente di fare, al meglio di come si può, apparirà un mondo nuovo. Sarà quel mondo che non si poteva vedere e sentire perchè impegnati a sognare, a vivere altro, in una sorta di sonno ad occhi aperti.
Ma come fare ad ottenere ciò? Non cercando di ottenerlo, non facendo alcun sforzo. Ma come...? Lasciando che sia ciò che è, rilassandosi, restando presenti nel qui e ora, sempre. In questo modo e mondo non c'è ambizione, competizione, c'è pace con se stessi, silenzio, accettazione, equilibrio e contentezza... Mi sembra che basti.
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L'ingenuità metafisica che fa sperare di cancellare totalmente il male e il brutto dal mondo si fonda sull'ignoranza del fatto che se ciò accadesse ci toglierebbe la possibilità di apprezzare il bene, vedere il bello... e ciò farebbe mancare energia dinamica alla Vita. Ogni polarità esiste proprio perchè c'è l'opposto che la sostiene. Questo principio d'interdipendenza vale per ogni cosa che ha un apparente contrario. Se ciò non fosse non ci sarebbe la percezione dei fenomeni. Ogni aspetto dei fenomeni si valorizza, prende significato ed evidenza appunto nel contrasto con il suo opposto. Questa Visione è una rivoluzione copernicana per mente educata ad una visione dualistica delle cose: come l'oscurità contrapposta alla luce, la notte al giorno, il maschile al femminile... E' la visone antica, ma sempre nuova, eterna, del Tao.
Se si attua questa lettura che coglie la necessaria complementarietà degli opposti, quindi non dualistica, il mondo appare trasfigurato da un senso di magia, di armonioso equilibrio.
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Fermarsi al godimento della mera dimensione orizzontale non può mai far scoprire cosa c'è in quella verticale. Allora, mancando questo doppio aspetto dell'essere che deve incrociarsi per realizzare l'integrazione e completezza umana, la Visione delle cose e della propria natura rimane parziale e piatta. L'opera alchemica che forse eravamo chiamati a compiere in questo passaggio esistenziale resta dunque incompiuta. Un'occasione persa.
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Un cieco che si affida ad un altro cieco per camminare sui sentieri del mondo è come un ricercatore spirituale che si affida al dogma, qualunque esso sia, per trovare se stesso. E' una rinuncia, di fatto, a Vedere... con l'occhio dello Spirito. Il dogma è l'ammissione stessa della cecità, dell' incapacità di cercare, quindi di trovare. E' una presunta verità che, sterile, fa morire ogni anelito di autentica ricerca. E' una chiave di potere per legarci e impedirci il volo dello Spirito libero. Il massimo frutto che può dare un dogma è un'illusoria credenza, una consolatoria quanto strumentale prospettiva proiettata in un tempo indefinibile ed indefinito. Ciò può lenire momentaneamente ansia, angoscia, paura... stimolare voglia di premi celesti, ma in realtà non placa la morsa del dubbio che rode nell'anima.
Colui che invece Vede e accetta direttamente, totalmente, qui ed ora, ciò che gli sta intorno, ciò che sta dentro, non ha bisogno di intermediari, di un qualcuno che non sa vedere che gli indichi la strada da percorrere, per quanto possa raccontare le più belle storie e favole per auto convincersi e convincere che sa dove sta andando.
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il tuffo nel centro del Mistero.
Ammetterlo di cuore è la resa sublime,
è deporre l'arroganza dell'ignoranza
sull'altare dell'infinito.
Allora il peso del dolore è alleggerito d'ogni gravità.
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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il 09/07/2023 alle 12:31
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il 09/07/2023 alle 12:28
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:24