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Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Messaggi di Giugno 2023
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Contano fino a un certo punto le carte che ti offre in partenza la vita. Conta di più come le giochi e le scambi per vincere la partita della tua crescita interiore. Non è contro qualcosa o qualcuno o competendo con gli altri che sei premiato, ma da come trasformi la tue dotazioni iniziali. La consapevolezza di questa tua evoluzione creativa è ciò che ti dona poi un individuale ma non egoico appagamento esistenziale.
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Perdonare chi? Cominciamo allora da noi e proseguiamo all'infinito... finché si realizza che il perdono è una forma d'ignoranza... di chi siano veramente il perdonante e il perdonato. Negli infiniti e separativi sogni esistenziali si possono vivere e scambiare le parti, i ruoli, anche se ora non si ricorda e non ci si crede... e preferiamo sentirci e stare fra i buoni e perdonanti. Ma la ruota gira per tutti fin quando non si smette di azionarla con le nostre identificazioni.
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Abbiamo praticato e pratichiamo privatamente vizi capitali. Ad ognuno esprimere quelli che gli son congegnali. Non contenti, abbiamo edificato pure le capitali dei vizi, in cui poi ci siamo persi fra sensi di colpa e euforie malate. Niente di nuovo sotto il chiarore delle lune. Non bastano gli altari per celare la nostra precaria e viziosa umanità.
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Il pianeta non ha bisogno di essere salvato da noi. Siamo noi che abbiamo bisogno di essere salvati dalla nostra follia antropocentrica. Ma come può accadere la beata salvezza se non sappiamo nemmeno chi siamo? Infatti abbiamo ancora tra i denti il morso di quella prima mela e il sibilo suadente di quel serpente ingannatore.
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La politica è stata definita l'arte del possibile. In pratica è la scienza della divisione. In teoria dovrebbe essere un pensare e operare per il bene di una comunità. In pratica è un esercizio di potere sulle persone, finalizzato al controllo e mantenimento di previlegi e posizioni sociali acquisite. Poteva avere una natura nobile, in realtà ha una funzione di volgare gestione di un dominio di classe.
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Se le donne smettessero di apprezzare istintiva-mente solo il maschio alfa o similari, discriminando in vari modi, nella dimensione sessuale e sentimentale, milioni di maschi beta, il patriarcato s'indebolirebbe e forse scomparirebbe, lasciando il posto a un'umanità più matura ed equilibrata, superando anche le differenze di genere. Forse questa nuova attitudine favorirebbe anche relazioni non condizionate da interessi, pulsioni e attrattive determinate da una mera funzione riproduttiva inconscia definita naturale, un po' troppo 'naturale'.
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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il 09/07/2023 alle 12:31
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il 09/07/2023 alle 12:28
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il 09/07/2023 alle 12:24