Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
|
Area personale
Menu
Ultimi commenti
Cerca in questo Blog
Disclaimer:
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
Le immagini pubblicate e i video tutte tratti da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Questo vale anche per alcuni brevi estratti di testo presi da alcune pubblicazioni, di cui però è sempre citata la fonte.
Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.
Messaggi del 31/03/2008
Chi porta avanti metodi o pratiche che implicano la mortificazione corporale per ottenere chissà quali stati di coscienza alterati o comportamenti che implicano la completa indulgenza agli stimoli dello stesso, per provare fittizi piaceri sensoriali, anche se è libero di farlo, per me usa il corpo in maniera impropria. Tali logiche estremistiche prospettano una dicotomia irriducibile fra corpo e spirito. Opposizione che in realtà, o meglio secondo me, non esiste. Anzi, è un sostanziale abbaglio della mente condizionata, repressa.
Il Divino - il Tutto - ci ha fornito o donato un corpo affinché lo usassimo al meglio per celebrare l'esistenza, più che per la mera sopravvivenza, o la forsennata ricerca del piacere fine a se stesso. Ce lo ha dato per creare bellezza e amore, innanzitutto. Il fatto poi accada che l'ego identificato con il corpo ne faccia un uso completamente distorto, perdendosi nel piacere degradato o nella sua mortificazione perversa, non vuol dire che questo sia imputabile alle pulsioni dell'organismo. Il corpo in sè è sostanzialmente neutrale. E' solo la mancanza di consapevolezza che ce lo fa credere un nemico o una cosa finalizzata solo alla ricerca del piacere. E’ l’oblio di noi stessi che ce lo pensare e usare come un oggetto estraneo allo spirito, piuttosto che uno strumento operativo dello stesso. Ancora una volta invece è la via di mezzo della comprensione consapevole che può creare le condizioni per l’equilibrio, per l’uso positivo e creativo del corpo in armoniosa sintonia con lo spirito.
Inoltre, andrebbe ricordato che il corpo è la dimensione manifesta dello spirito e lo spirito è quella immanifesta del corpo. E che quando c’è la vita nel corpo in realtà sono un tutt’uno.
Scrivi Commento - Commenti: 18 |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:33
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:31
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:28
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:24