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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 04/04/2008

Uscire dal circolo vizioso

Post n°429 pubblicato il 04 Aprile 2008 da Praj
 

Alcuni dicono dobbiamo cambiare noi stessi e imparare ad accettarci, senza rendersi conto della contraddizione che stanno esprimendo.
Se dobbiamo cambiare noi stessi, allora che accettazione è? Una volta compreso ciò... il cambiamento naturale, spontaneo, sorge da sè. Non è un azione dettata dalla volontà: è un abbandono... in ciò che siamo.
In caso contrario è una falsa accettazione: è soltanto una nuova strategia dell'ego per rimandare... ad una gradualità interminabile di miglioramente quella che può essere invece un lampante comprensione liberatoria.
E' come dire che dobbiamo rilassarci.
E' una specie di assurdità, se ben si riflette.
Ci si rilassa e basta. Altrimenti, anche nel tentativo di rilassarci, c'è una sorta di tensione sottostante. Questo punto va colto con chiarezza: pena il rimanere intrappolati in un circolo vizioso… di cui non si viene mai a capo.
Si pensa pure che bisogna fare qualcosa per accettare le cose così come sono. Che non è semplice farlo...
E' questo l'errore in cui si cade quasi sempre. Per accettare le come sono non occorre nessuna strategia: basta accettarle. E’ facilissimo ma il nostro ego la fa diventare la cosa più difficile da fare.
E se, casomai, non si sa accettarle si accetti anche questo fatto:
si accetti pure il non accettare...
e si è aderenti in pieno al ciò che è, immediatamente.
Ma l'ego s'intromette e, di fatto, non si lascia andare realmente. Manca il grande insight! Ed allora cominciano le problematizzazioni, le filosofie, gli psicologismi… si è preda della mente.
Si sa anche che bisognerebbe rinunciare a tutti i desideri, compreso quello dell'illuminazione. Lo dicono i saggi, lo dicono molti che sono sulla via.
Lo affermano in tanti ma in pratica non lo si comprende nella maniera idonea. Altrimenti, se avessimo veramente rinunciato anche al desiderio d'illuminarci, come a tutti gli altri desideri, avremmo "realizzato" che siamo già illuminati, così come siamo! Che è solo l’ego che ci vuole diversi…
e spesso non ne siamo coscienti fino in fondo.

 
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