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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 08/04/2008

Non vendetta ma risarcimento

Post n°431 pubblicato il 08 Aprile 2008 da Praj
 

Leggendo, ho trovato questa interessante ipotesi.
Forse è discutibile, sicuramente da approfondire; potrebbe avere molte ripercussioni sotto innumerevoli aspetti: sul piano giuridico, sociale, psicologico... ma offre una prospettiva diversa da quella istintiva.
Per me è
un invito molto stimolante alla riflessione, rispetto ad un tema piuttosto coinvolgente le coscienze di chiunque sia chiamato in causa da un torto o danno subito. Forse guardando il problema da quest'ottica... 

"La vendetta è un mezzo per evitare di soffrire quando qualcuno ci ha fatto un torto?

Bisognerebbe cambiare il concetto di vendetta con quello di risarcimento. La vendetta non porta a niente.
Finchè ci si vendica non si ottiene nessuna riparazione (risarcimento). La persona che ci ha abusato, per esempio, non bisognerebbe ucciderla, metterla in prigione, castrarla, ma portarla a pagare un risarcimento in denaro o tramite un'azione ben precisa.
Se non c'è risarcimento, la vendetta non serve a niente:
è solo la soddisfazione dell'ego e la sofferenza non finisce.

Il risarcimento può essere metaforico o reale.
Finire sempre con qualcosa di positivo, mai negativo."

(Alejandro Jodorowsky)

 
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