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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 16/09/2008

Se non siamo pronti...

Post n°474 pubblicato il 16 Settembre 2008 da Praj
 

Può sapere un ricercatore spirituale di stare di fronte ad un Risvegliato spirituale? No, non è possibile. Al massimo può forse percepire un qualcosa di non ben definito, una risonanza, solo perché toccato dal carisma di quest’ultimo, ma non può essere certo di riconoscerlo come tale.
Non ha i requisiti idonei.
Quand’anche cercasse di definire le caratteristiche necessarie per essere in grado di individuare un vero Risvegliato alla Consapevolezza, constaterebbe che è una operazione improbabile, forse impossibile.
Gli manca ancora la Visione metafisica.
Un essere che ha realizzato la totale presa di Coscienza della sua natura Essenziale, riconosciuta come identica al Sè, anche se può essere semplice e ordinario nella forma e apparenza, non ha un comportamento prevedibile e definito. Poche o nessuna possibilità è offerta per scoprirlo a chi non abbia un livello di consapevolezza più o meno equivalente.
Va detto anche che l’illuminazione non necessariamente rende Maestri. Quindi ci sono risvegliati a se stessi ma che non si manifestano come Maestri.
Quello che fa Maestro un Risvegliato è che un ricercatore, possedendo le giuste qualificazioni, gli si avvicini in modo adeguato e fiducioso, e che sia intenzionato a raggiungere il Risveglio secondo le sue indicazioni. Solo allora potrà essere ritenuto Maestro. Che poi sia mentore di una o più persone non importa agli effetti del ruolo che va a rivestire.
Questo fatto però non appartiene alla dimensione spirituale del Risvegliato, ma solo alla sfera mentale del ricercatore.
Il Risvegliato non per questo cercherà d’instillare convinzioni nel ricercatore che gli si accosta; né lo potrebbe - perché ormai privo di una egoicità che impone – sia perché essendo Uno con la Realtà assoluta non può certo dividerla e rappresentarla in opinioni o concettualizzazioni.
Questo vuol dire che se anche incrociassimo un grande Realizzato potremmo anche non notarlo o, probabilmente, potremmo essere stupiti dal suo modo di essere perché non consono all’idea, alle aspettative, che abbiamo di un Risvegliato. Questo fa sì che circolino fra noi molti più Risvegliati di quanto ci si possa immaginare. Ma che non li riconosciamo perché non siamo ancora pronti, qualificati, per riconoscerli.

 
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