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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 23/11/2008

Dalla nausea psicologica alla trasformazione

Post n°516 pubblicato il 23 Novembre 2008 da Praj
 
Foto di Praj

Quando da una crisi sorge un senso profondo di nausea si crea anche l'opportunità per staccarci radicalmente da esperienze ormai esaurite, da dimensioni che non ci possono più dare niente, da realtà che ormai sono solo fonte di disagio e malessere. Si può grattare allora il fondo del barile di ogni nostro residuo desiderio, di qualche angosciante paura o di un inconsapevole attaccamento, per toccare il limite del dolore psichico.
Quando sentiremo quell'inconfondibile senso di nausea sopraffarci, potremo veramente dire basta al legame che ci opprime o al nostro modo di stare in esso.
Lottare contro dimensioni conflittuali, dalle quali ci facciamo possedere e che ci appartengono, in senso psicologico e spirituale, é inutile e defatigante, perchè non è ancora maturata l'energia che ci da la consapevolezza per attuare un necessario distacco emotivo e psicologico. Non è possibile dare un taglio netto al conflitto fino a che non giunge il giorno in cui viene fuori con tutta la sua forza quel profondo senso di nausea.
Allora davvero quella situazione può finire. La nausea ci offre l'occasione di guardare in faccia l'insieme di errori che ci hanno portato a quel punto. Emerge un coraggio e l'onestà con noi stessi e con gli altri che non pensavamo di avere. Quando è così, si cambia situazione o si cambia il modo di viverla. Ci si libera dai giudizi e dalle colpe e si assume in pieno la responsabilità dello stato delle cose.
Si riconquista il senso della libertà di scelta che trasforma e ci trasforma, senza indugio, senza più remore.
La nausea psicologica quindi è una porta che ci può far entrare in uno spazio di nuova consapevolezza e di evoluzione.

 
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