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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Messaggi del 07/01/2009
Non mettendo mai in dubbio la concezione che ci hanno trasmesso, rimaniamo attaccati alla nostra identità corporea, mentale e spirituale e forse, per questo, non siamo ancora maturi per la Comprensione di chi veramente siamo. Quindi, se desideriamo sopra ogni cosa continuare a esistere come entità individuali e a concepirci solo come tali e, soltanto secondariamente, cercare la nostra Essenza, dimostra che non siamo pronti a lasciare il nostro senso dell'ego, a realizzare la nostra autentica identità.
E allora ciò non ci accadrà. Siamo spiritualmenti ancora acerbi.
Questo perché il principio dell'autoriconoscimento, il primo risveglio, non è altro che la profonda intuizione che non c'è un presunto soggetto che sia l'artefice di una azione, di un pensiero, di un'esperienza: ogni cosa semplicemente succede senza che ci sia un pensatore, uno sperimentatore, un soggetto che la compie. Quindi l'ego è una finzione creduta per vera. E credere invece che esista questo soggetto è la fonte di ogni successiva illusione.
Dunque, la maturazione consiste nel sapere che noi, come individui, siamo solo fittizi attori all'interno di una Cosmica rappresentazione fatta di drammi e commedie create dalla Coscienza Una per dei motivi che non potremo mai conoscere e ai quali dovremmo affidarci con abbandono fiducioso. Se non ci sono questi presupposti, non c'è la maturità spirituale che possa consentire l'arresa al Divino.
Perciò resteremo ancorati al coinvolgimento che l'identificazione con il corpo, con la mente e con il mondo, ci procura, finchè esperienza dopo esperienza possimo essere maturi o pronti per il salto quantico nella Coscienza sovrapersonale.
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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il 09/07/2023 alle 12:31
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il 09/07/2023 alle 12:28
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il 09/07/2023 alle 12:24