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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 13/01/2009

La mente non può capire lo spirito, fraintende sempre

Post n°555 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da Praj
 

Chiunque parli, dopo che si è realizzato spiritualmente, non può evitare di essere frainteso. Troverà sempre dei detrattori per il semplice motivo che la mente condizionata di chi ascolta non può, per  la stessa natura del condizionamento, comprendere ciò che sorge dalla non mente, dall'Essenza. In misura diversificata, la mente del non realizzato, non può che attaccarsi alla lettera di ciò che ascolta o legge delle parole di un Maestro. E' inevitabile. Quindi, anche quando crede di aver capito, non è comprensione reale.
E’ soltanto un altro realizzato, o chi è sul punto di esserlo, che sa cogliere lo spirito delle parole e ne riconosce il senso autentico che stanno indicando. Il veicolo formale non lo svia. Una delle caratteristiche principale della  mente è di essere critica o credulona: per cui quasi sempre confuta ad oltranza o aderisce acriticamente ciò che le si presenta come insegnamento. Raramente non si pone come filtro, lascia entrare senza giudizio. Non conosce l’ascolto profondo. L’ascolto del cuore. Negli anni ho notato che anche i più grandi Maestri sono sempre osteggiati da qualcuno, anzi da molti, qualsiasi sia la loro forma espressiva. Essi non potranno mai essere capiti dalle masse, ancor di più dagli intellettuali. Ma anche quando vengono ascoltati da piccole minoranze di ricercatori interessati ai loro insegnamenti, anche lì, spesso, si crea quasi sempre una credenza solo letterale, una adesione semi dogmatica, emotiva, raramente frutto di esperienze dirette intense. Normalmente si affascinati da aspettative psichiche e istanze sovrannaturali.
Tutto ciò alimenta la confusione intorno all’insegnamento spirituale.
Nel tempo ho visto e riscontrato che chi è ritenuto un gran maestro da qualcuno non lo è per un altro. Come è possibile questo assurdità, se la verità è Una?
E' possibile perchè è normale avere sempre qualcosa da ridire, da differenziare, quando si naviga nella forma, quando non si coglie il succo degli insegnamenti. Questo è perchè non è giunti al nucleo dell’essere in cui
accade il il silenzio della mente discorsiva. Invece ciò non succede a chi ha assaporato l'essenza della Verità della non duale. Egli non ha difficoltà a riconoscerla ovunque venga espressa, e comunque e in qualsiasi forma venga indicata. Questa è la differenza principale fra chi ha realizzato direttamente il riconoscimento di Sè e chi è ancora un seguace, un ricercatore spirituale guidato dal senso dell'ego che separa, che non vede oltre il velo di maya dei concetti, delle parole, dei sentimenti personali.

 
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