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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Messaggi del 28/09/2009
Un'amica virtuale qualche giorno fa mi ha invitato a dire qualcosa in merito alla cosiddetta "trasmigrazione dell'anima" post mortem, detta anche reincarnazione. Eccola accontentata.
Per come la vede ora la “mia” Consapevolezza tutto ciò che esiste è Coscienza. Quindi lo è anche ogni individuo, il quale come manifestazione, è una mera apparizione emersa nella Coscienza. Una delle sue infinite e variegate espressioni. Quando questa manifestazione emerge dall'Uno–Coscienza si dice che c'è stata una nascita. Ma questa è solo l'illusione che c'induce a percepire e vedere L'Uno uno come molteplice, come un insieme di forme separate.
La visione mondana è appunto il credere nell'apparenza di tutte queste entità separate che si relazionano tra loro. La loro connessione con la Fonte dalla quale sono emersi non è percepita, vista o intuita. Quando però viene compreso che c'è invece questa unione sottostante, che tutto nasce da questa Unità e che la forma individuale non è che un aspetto particolare dell'Unità allora si realizza come qualunque di queste forme è una nascita temporanea attraverso cui vari eventi accadono, e attraverso cui sono contenuti pensieri, memorie, esperienze emozioni.
Alla chiusura di questo tragitto della forma individuo, avviene l'abbandono del corpo, ciò che viene chiamata morte, che è il ricongiungimento di tutti questi elementi alla Fonte originaria.
E' la scomposizione di ciò che è nato e quindi ogni elemento composto "ritorna" alla Matrice dalla quale in realtà non si è mai allontanato. Ora questi composti non sono più differenziati in alcun maniera. Per cui tutti i pensieri dell'individuo che se n'è andato, tutte le sue esperienze, le sue memorie, ogni sua caratteristica e peculiarità ritornano nel Tutto indifferenziato della Coscienza.
Ciò che è significativo da Comprendere è che gli individui-forma sorti dal Tutto non sono mai stati separati da Esso. Saranno apparsi separati fra loro ma questo è accaduto solo perché non sono sempre stati in condizione di vedere la rete di connessioni che invece costituiva l'Unità. Nulla può essere separato dall'Uno, altrimenti sarebbe dualità. E la dualità è solo apparente, è il cosiddetto Velo di Maya. “Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” questa è una legge fisica ben nota, ma è una legge che vale in ogni dimensione del mondo fenomenico-coscienziale.
L'Unità trasforma se stessa in questo continuo crearsi di nuovi organismi. E' pura creatività sempre all'opera. Ritornando però al cosiddetto individuo: se in uno di queste entità corpo-mente vi è il senso di essere un agente personale allora questi crederà che ogni pensiero sia di sua proprietà. In realtà potrebbe essere un "nuovo" pensiero, o uno pensato da un altro individuo trecento, mille anni prima. Potrebbe essere la memoria di un'esperienza sperimentata in un precedente essere umano. Ma se c'è un senso di azione personale, l'organismo individuale crederà che questo pensiero o esperienza o memoria sia suo e dirà "io ho sperimentato ciò" "questa era la mia vita precedente, la mia esperienza passata". Invece da sempre non vi è mai stato alcun individuo separato. Per cui anch'io, come tutti, sono solo un nome dato ad una particolare temporanea nascita nell'Uno-Coscienza.
Tutti i concetti e teorie sulla reincarnazione o trasmigrazione dell'anima sono basati sulla nozione errata di separazione. Una volta capito che tutto ciò che c'è è Coscienza allora ciò che si incarna e reincarna è anche visto come Coscienza. Dal punto di vista metafisicamente panoramico, dunque tutto è Uno e tutte le forme, compresi gli individui umani sono espressioni dell'Uno.
Per cui anche la trasmigrazione dell'anima individuale o la reincarnazione comunemente intesa, nella sua versione popolare e essoterica è una consolazione illusoria creata ancora una volta dall'ego che non si capacita di scomparire per sempre quando l'organismo corpo mente nel quale è identificato muore.
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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