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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 31/12/2009

Capo-danni

Post n°715 pubblicato il 31 Dicembre 2009 da Praj
 

Anno nuovo?

L'anno nuovo comincia,

si grida.

Notte di fuoco.

Botti e saette che scivolano

in cielo,

schiume di augurio

traboccano e colano in terra,

fra gioie e risate che erompono

scavalcando i muri

e tristezze e dolori che gemono

rafforzando i muri.

Tanto rumore per nulla

e tanto nulla che fa rumore.

Tanto rumore senza cuore

e tanto cuore senza rumore.

Tanta festa senza testa,

e tanta testa senza festa.

L'artificio s'impone ovunque,

in cielo e in terra;

il ballo é allegro

e diverte chi lo gode

e lo sballo, anche se allegro,

affanna chi lo cerca.

Intanto "Noi" grati,

Uniti e silenti Voliamo

nella Sacra astronave

della Pura Coscienza

Vedendo e lasciando

i nostri corpi divisi nello spazio

partecipare ridenti al gioco...

come é dovuto al mondo,

ai canti di speranza....

come é dovuto al sogno

dei naufraghi compagni

dell'esistere nel tempo,

per ora

ignari dell'Eterno.


 

Anno nuovo... per un malato rito antico

 Ancora un nuovo anno ci sta venendo incontro.

Si brinda, si promette… s’invoca la fortuna.

Tutto senza ardore e con lo sguardo spento

tra  fumi colorati, tristi schiamazzi e cocci.

Avanza l’offerta di un altro giro intorno al Sole

per noi esseri brancolanti sulla terra

pieni di passioni fatue e sangue disperato.

Cosa abbiamo imparato da quest’ultimo orbitare

che non sia il vacuo cambiar maschere e costumi

ed a mutar il vero con le danze del pensiero?

Forse niente

o solo a dimenticar l’abisso

che sta dietro l’inquieto palpitare.

Barcollando su noi stessi come ubriachi

non crediamo d'essere smarriti

costretti di nascita in morte a roteare intorno

alla Luce primigenia fino allo sfinimento

di un vanità che non sappiamo domare.

Senza saperlo aneliamo a quel anno

in cui il delirio tormentoso e cupo

nel quale ci dibattiamo erranti

sia dissolto dal fuoco sacro che brucia i sogni.

Di anno in anno ancora si ripete un rito antico

che ormai però ha perso l’anima

ma che ancor si offre paziente al varco

della soglia verso il Tempo Eterno

che non ha fine, che è senza inizio

che brilla luminoso solo nel potente adesso.

Anno nuovo, portaci la tua assenza

liberandoci da ogni aspettativa

e vola via leggero nell’infinito Arcano.


 

by  Praj

 
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