Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

Area personale

 

Ultime visite al Blog

lenterisZanzarina11gocciadiluna_1964SemidiluceeamorePrajcassetta2magdalene57moon_IDesert.69antonella.2009Arianna1921chirizzi.interfruttaDoNnA.Sil_tempo_che_verraLavoro_Rino
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Ultimi commenti

Archivio messaggi

 
 << Gennaio 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 154
 

 

Disclaimer:

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
Le immagini pubblicate e i video tutte tratti da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Questo vale anche per alcuni brevi estratti di testo presi da alcune pubblicazioni, di cui però è sempre citata la fonte.
Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Messaggi del 25/01/2010

Un curioso lavaggio di cervello

Post n°726 pubblicato il 25 Gennaio 2010 da Praj
 

Sono stato per parecchi anni in una di quelle che, le cosiddette teste libere e pensanti, definiscono setta. Sono stato discepolo di Osho e ho frequentato alcune comunità che si rifanno al suo insegnamento. Ho visitato anche gli Ashram di Poona e del Oregon. Dato che si sente spesso parlare di plagio di aderenti alla setta, vorrei invece ribadire pubblicamente che nessuno in quel ambiente mi ha mai condizionato a fare niente che non volessi fare. La mia adesione al movimento è stata volontaria e per nulla forzata.
Nessuno mi ha mai chiesto soldi. Nessuno mi ha trattenuto quando mi sono allontanato per cercare nuovi percorsi: addirittura non mi hanno nemmeno chiesto le ragioni della mia scelta.
Non mi hanno mai nemmeno cercato, tanto ero “schiavo o succube” del potere della setta. Lo stesso vale per tante altre persone che ho conosciuto, anche se non posso affermarlo in assoluto. Aggiungo, per avvalorare la mia testimonianza, che non sono mai stato un giovane sprovveduto e un individuo disinserito da una normale vita sociale e lavorativa. Come mai non mi hanno lavato il cervello, se sono così subdoli? Anzi, quella esperienza mi ha reso  mentalmente più efficiente ed emotivamente equilibrato, per non parlare della maturità spirituale avvenuta in quel contesto.
Per cui non rinnego nulla del mio percorso interiore: è stato un splendido cammino propedeutico ad un'ulteriore evoluzione interiore, di cui la mia specifica natura aveva bisogno per crescere.
Da ciò discende una profonda gratitudine per l'esperienze che quel ambiente mi ha permesso di fare. Per non parlare di ciò che spiritualmente mi ha trasmesso il Maestro.
Qui però il discorso diventa particolare e non è il caso di approfondire in questa sede. Lo può capire bene solo chi non ha pregiudizi ed è un autentico ricercatore del Sè. Perchè allora mass media  e organizzazioni di tutela delle persone deboli non parlano anche di gente come me e non solo con dei disagiati che lamentano manipolazioni, soprusi subiti, vessazioni, ricatti e ipnosi varie?
Così, solo per onestà intellettuale, per obiettività statistica, per una informazione più completa, oggettiva. Ma sembra che ciò non interessi. A qualcuno piacciono solo le denunce di situazioni limite, casi assurdi e inqualificabili, e non la normalità della maggioranza delle esperienze. L'importante sembra che sia solo il demonizzare certe realtà spirituali e religiose non ortodosse e non mostrare anche gli aspetti positivi delle storie e i relativi cambiamenti in meglio delle persone.
Questi signori specialisti, professionisti, tutori dei cosiddetti incapaci d'intendere e volere vanno sempre e solo a cercare anomalie, patologie, casi particolari per mettere in evidenza la loro critica ideologica. Ascoltano solo quello che fa comodo loro ascoltare, con il pretesto di salvare le persone dagli abusi della cosiddetta setta e di fare notizia.
Però, per analogia, avendo spesso sentito parlare a sproposito dell'ambiente che frequentavo, come un covo di gente che faceva solo sesso sfrenato e si drogava ed era in balia del demonio, mi viene da prendere con cautela anche un certo tipo di caccia alle streghe, di campagne antisetta che vedo ogni tanto riemergere nei mass media.
Mi viene da pensare che allora questa sia solo disinformazione interessata o informazione strumentale, avendo vissuto queste campagne denigratorie ai tempi in cui stavo in una cosiddetta setta, discepolo di un cosiddetto santone, un “arancione”.
In conclusione dico però che la mia è, ovviamente, solo una testimonianza che riguarda l'ambiente che si rifà all'insegnamento di Osho, quella che ho conosciuto abbastanza da vicino.
Di altre realtà non posso parlare, non ho competenza. Mi andava però di fare questa doverosa esternazione.
Ora sono solo un tranquillo e maturo contemplatore, un semplice blogger, sereno e contento del suo cervello lavato.

 


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963