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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 09/03/2010

Cuori sempre sullo stesso piano

Post n°750 pubblicato il 09 Marzo 2010 da Praj
 
Tag: Umiltà

L'umiltà, a mio parere, non sta nel farci piccoli ma nell'essere onesti con noi stessi e quindi con gli altri. Sta piuttosto nell'accettazione delle nostre reciproche imperfezioni e debolezze e nella comprensione che siamo tutti fallibili. Ed è perciò il riflesso della capacità di perdonarsi e perdonare, facendo cadere ogni arroganza e giudizio colpevolizzante.
Da ciò ne consegue un sentimento autentico d'umiltà. Si entra in rapporto o relazione con gli altri senza presunzione, senza sensi di colpa e, complementariamente, senza nessun senso di merito e di vanto. Ci poniamo o proponiamo proprio così come siamo: umani, possibilmente aperti e fiduciosi. Altrimenti possiamo rischiare ancora di rapportarci con l'altro con una forma sottile di nascondimento dell'ego, celato però dietro ad una maschera da umile. Sarebbe solo una umiltà formale.
E' in questo senso allora fare qualcosa per qualcuno trascende sè stessi divenendo un non fare personale, quindi "puro", e si esprime nell'equilibrio dinamico fra tutte le polarità. 
Il "come" ed il cosa", ovvero il mezzo ed il fine, soprattutto in una dimensione spirituale, secondo me dovrebbero essere in armonia, in sintonia, coerenti.
So che non è facile, ma se si vuol comunicare e fare arrivare al cuore e all'intelletto di un interlocutore il nostro messaggio bisogna cercare di essere in una disposizione d'animo molto aperta.
E' un continuo imparare... il riscontro è importante, direi fondamentale. Al contrario c'è una sorta d'imposizione che può sfociare in una specie di sottile violenza psicologica. Senza il riscontro, il dialogo e l'aiuto è spesso improduttivo, poco utile.
E' questa abilità che contraddistingue un"maestro" da una persona che non lo è. Per cui ritengo sia necessario saper modulare la nostra espressione in rapporto a chi ci sta di fronte e vuole comunicare con noi. E' altrettanto importante saper inoltre ascoltare con attenzione, con il cuore e con lo spirito, essere ricettivi, accoglienti e senza pregiudizi. Allora l'umiltà è un fatto reale e nel comportamento diventa modestia e si fluisce nello scambio centrati nell'armonia degli opposti, mettendo a proprio agio colui che è in contatto con noi in quel momento.
Ogni via di ricerca spirituale, degna di questo nome, porta in sè questo passaggio e stato coscienziale fondamentale, che va evolvendosi facendo emergere un naturale e fondamentale  senso di umiltà.

 

 
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