Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 23/04/2010

LA CHIAVE PASS PAR TOUT

Post n°771 pubblicato il 23 Aprile 2010 da Praj
 
Foto di Praj

Accettare è possibile, sempre. Accettare anche le contraddizioni in cuisi scivola normalmente, perché anche questo questo in fondo è esserequi, è essere nel vivo presente. Le contraddizioni che viviamo nonvanno problematizzate... sono semplici realtà da vivere.
Essere perfetti è un concetto mentale dal quale ci si può liberare,perché noi siamo sempre "nel nostro giusto", se non ci diamo deimodelli mentali a cui adeguarci... una meta da raggiungere... se siamosenza aspettative.
In realtà, se non ci dividiamo, alimentando una lotta interna fra ciòche siamo e ciò che vorremmo essere in quel momento, si scopre chesiamo già a Casa. Proprio così come siamo.
Non ci sono miglioramenti immaginari da raggiungere ma solo un eternarealtà presente da riconoscere: quella che si sta vivendo proprioadesso, davanti e dentro di noi, così com'è. Con questa adesione totalesi entra in contatto pieno e diretto con ciò che Siamo realmente, conil Ciò che E'. Ci si libera dell’immaginaria visione di noi stessi. E'tutto qui e ora! Non c’è spazio per la fantasticheria sul come saremmose…
In questo pieno riconoscimento del Vero accade indirettamente ungenuino miglioramento spontaneo, non dettato, altrimenti, da un egospirituale ambizioso, orgoglioso, auto referenziale...
Per me, l'Accettazione assoluta, nella sua disarmante semplicità, quied adesso, è la chiave... del ben Vivere. In essa non c'è spazio per laseparazione fra l'essere ed il dovere essere... ed in tale condizionedi non tensione naturalmente la mente si calma... si ridimensiona.
Allora, in questo accettarsi, l'ego è vissuto come una semplicerappresentazione da "usare" nel "Gioco" della Vita. E non crea piùconflitti perché sa rapportarsi con altri ego in maniera nuova, Seriusciamo, o ci accade, di accettare perfino la nostra "nonaccettazione", abbiamo perfino la possibilità e capacità di Vedere lecose da un'altro piano, sempre più interno, addirittura impersonale.
Questo non è un gioco di parole ma una Comprensione Metafisica, direi sovra razionale.
Due livelli principali coesistono simultaneamente in noi: Sono illivello personale manifesto e l' impersonale immanifesto. In realtàsono due facce della stessa medaglia.
E' una unità che si dualizza per manifestarsi. E' L'Assoluto che giocaad essere relativo per esprimersi nella sua infinita creatività.
Quindi, l'umana manifestazione non si può che accettare, se non sivuole lottare senza possibilità di vittoria alcuna, e senza alimentareulteriore sofferenza a noi stessi e agli altri, al mondo.Nell'accettazione l'Essenza ha la possibilità di emergere e guidarci,spodestando l'ego usurpatore dal trono della Coscienza, da un ruolo chenon gli spetta. Però questa celebrazione del Ciò che E’ è possibilesolo se c'è una Presenza Osservante - la Consapevolezza - che ciaccompagna, vigile momento dopo momento.
E' evidente infatti che se la Consapevolezza è più espansa, l'areadell'identificazione da accettare si restringe. Più c’e Consapevolezza(Luce) meno c’è identificazione (Oscurità). La Vita si esprime danzandofra questi due poli, accentuando ora l’una ora l’altra dimensione.
Certamente, in questo ambito misterioso che è l'esistenza individuale,che si appalesa a più livelli, non si può che constatare che essa siamolto bizzarra nel suo esperimentarsi umano e addirittura paradossaleriguardo alla Comprensione "Divina" che scaturisce dal Riconoscerci perQuel che siamo veramente.

 
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