Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 19/06/2011

ACQUA E FUOCO

Post n°1006 pubblicato il 19 Giugno 2011 da Praj
 

Di fronte a situazioni esasperanti, difficili, si esplode, si fanno fuoco e fiamme.
A volte però la Via dell'acqua è più efficace...
Il Fuoco brucia, distrugge e non sempre è il caso di accenderlo.
Occorre essere ben presenti per manifestare un elemento o l'altro.

 

 
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SVEGLIA, LEONE!

Post n°1005 pubblicato il 19 Giugno 2011 da Praj
 

Noi tutti siamo una sola Coscienza e il regno "materiale" o "fisico" è una realtà illusoria in cui le persone si perdono perché la percepiscono in termini di separazione e divisione. Ma, oh, mio Shiva, cosa hanno fatto di questo insegnamento? Dal momento della sua morte (di Ramana Maharshi), avvenuta nel 1950, quel posto (l'ashram) è stato trasformato in un luogo dedicato alla sua persona. Attonito, ho visto devoti prostrarsi dinanzi alla sua immagine, la fronte appoggiata a terra in segno di omaggio e timore reverenziale. "No, no!" avrei voluto gridare. "Avete completamente frainteso il suo messaggio - smettetela d'inginocchiarvi e strisciare a terra, alzatevi!", All'imbrunire mi recai all'ashram principale, luogo consacrato a Ramana. Egli non aveva legami diretti con l'Induismo, ma poco importa. Da quello che potei osservare, il suo semplice messaggio e lui stesso erano stati presi e assorbiti da quella religione, che poi ha adattato entrambi al proprio programma. Seduti in cerchio nella sala principale c'erano dei devoti di Ramana, sia del posto che da tutto il mondo, e durante la cerimonia una persona leggeva qualcosa da un libro mentre gli altri partecipanti rispondevano all'unisono leggendo dallo stesso testo. Avrebbe potuto essere benissimo una funzione cristiana oppure islamica, ebraica o induista (alle quali questa in effetti era del tutto simile per temi e struttura). Ma ero davvero l'unico a rendersi conto di quanta ironia ci fosse in un rituale religioso fatto in nome di un uomo il quale aveva detto che questo mondo è una creazione della mente e che tutti noi siamo Uno? Sembrava proprio di sì.

...

Coloro che pensano di aver bisogno di una espressione esteriore, non hanno compreso qualcosa di molto profondo. Si stanno ancora concentrando sulla realtà del "là fuori", mentre credono di dirigersi vero il loro "interno". Pensano di avere accesso alla Coscienza Infinita mentre tutto sta avvenendo nella loro Mente finita, fatta di immagini e cose. E' la Mente ad essere ossessionata dalla "persona esteriore"; la Coscienza Infinita se ne frega. La mente pensa, e la "persona" è un' espressione del pensiero. L'infinito semplicemente è, e quindi sa riconoscere fesserie di nessuna importanza, quando le vede. Ad Arunachala, ovunque andassi sembrava si togliessero continuamente le scarpe "in segno di rispetto"; ma rispetto per cosa? Anche questo è un modo di atteggiarsi. Il rispetto viene dal cuore, non da ciò che ci si mette ai piedi. Una volta mi chiesero di togliermi le scarpe solo per attraversare un parcheggio polveroso e un passaggio per accedere ad un sentiero sulla montagna. Praticamente non entrai mai in alcun edificio. Pare che quelli fossero un parcheggio e un passaggio sacri. Che incredibili sciocchezze! Ma forse sono io che non capisco? Sì, probabilmente è così.

 

Estratti dal libro: "IL RISVEGLIO DEL LEONE" di David Icke - Macro Edizioni

 

 
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