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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 05/06/2012

LE BASI DELLA CATTIVERIA

Post n°1477 pubblicato il 05 Giugno 2012 da Praj
 

Sono l'insensibilità, l'indifferenza, le basi e le ragioni primarie della cattiveria, come quelle di ogni forma di espressione maligna.
Questa anestesia del cuore rappresenta la miseria poiché soffoca la grandezza dello spirito umano. L'assenza della sensibilità trasforma in negativo tutto ciò con cui entra in contatto e crea dolore incessantemente.
Creare sofferenza, soffrire, non saper amare, sono gli effetti dell'insensibilità della persona che scappa proprio dalla sua sensibilità per non soffrire. La sofferenza più grande è esistere senza essere in grado di amare. I crudeli, i cattivi, i prepotenti soffrono appunto per questo non saper amare, anche se lo negano.
Essere immersi nello spirito dell'odio, della cattiveria è una sofferenza di per sé.
La mancanza di sensibilità è la peggiore delle sofferenze, perché fa di chi soffre questa privazione una sorta di zombie anaffettivo, un specie cadavere ambulante. Infatti il cattivo non può godere l'esistenza attraverso il più bel sentimento umano: l'amore. Questa è una disgrazia immane.
Quando uno è crudele, cattivo, prepotente è distante dalla sua anima. Il suo cuore è bloccato e pietrificato nella sofferenza. L'aggressività verso gli altri è il segno esteriore di questa sua drammatica situazione interiore.
La pena più pesante sta nel restare lontani dalla luminosità, dal calore umano, fuori dal regno dell'amore, separati dalla sensibilità.
Il dolore più grande è forse quello di essere sopraffatti dalla cattiveria, nonostante le apparenze e le ostentazioni arroganti di colui che la mette in atto.



 
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