Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 13/11/2012

NE' NEGAZIONE NE' AFFERMAZIONE

Post n°1725 pubblicato il 13 Novembre 2012 da Praj
 

Ti dirò quel che ho imparato dal mio maestro.
Dopo tre anni che servivo il maestro e avevo fatto amicizia con quell’uomo, col cuore non osavo pensare all’affermazione e alla negazione, con la bocca non osavo parlare del vantaggio e dello sv
antaggio: solo allora ottenni il primo sguardo dal maestro.
Dopo cinque anni col cuore pensavo di nuovo all’affermazione e alla negazione, con la bocca parlavo di nuovo del vantaggio e dello svantaggio: per la prima volta il maestro distese il suo volto e mi sorrise.
Dopo sette anni seguivo tutto ciò che il mio cuore pensava senza affermazione e negazione, seguivo tutto ciò di cui la mia bocca parlava senza vantaggio e svantaggio: per la prima volta il maestro mi fece sedere su una stuoia accanto a sé.
Dopo nove anni lasciai andare ciò che il cuore pensava e la bocca diceva, senza sapere se l’affermazione e la negazione, il vantaggio e lo svantaggio, fossero miei o altrui, senza sapere che il maestro era il mio insegnante e che quell’uomo era il mio amico: ero al di là dell’interiore e dell’esteriore.
Dopo, tutto mi fu eguale: l’occhio come l’orecchio, l’orecchio come il naso, il naso come la bocca. Il mio cuore si condensò e la mia forma si dissolse, le mie ossa e la mia carne si strussero, non ebbi più la sensazione di ciò a cui la mia forma s’appoggiava e che il mio piede calcava, a seconda dei venti andai ad oriente e ad occidente come una foglia d’albero o una pula secca. Alla fine non sapevo se era il vento che montava me o se ero io che montavo il vento.
(tratto dal libro di Lieh Tzu)




 
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RIDICOLAGGINE

Post n°1724 pubblicato il 13 Novembre 2012 da Praj
 

Se è fondamentale ridere anche di se stessi, questo non vuol dire essere pateticamente ridicoli o cadere nel ridicolo.




 
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