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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Messaggi del 29/05/2013
Post n°1984 pubblicato il 29 Maggio 2013 da Praj
Chi troppo vuole nulla stringe, dice il proverbio. Vedo però che non mancano mai i praticanti di questa ottusa smaniosità connessa al senso di volere... troppo potere.
In genere, anche di fronte ad evidenti prove fallimentari, errori, costui aborre anche una sana seppur minima autocritica, aspettando solo nuove occasioni per riprovarci, dando colpe sempre ad altri o cause esterne.
In genere, anche di fronte ad evidenti prove fallimentari, errori, costui aborre anche una sana seppur minima autocritica, aspettando solo nuove occasioni per riprovarci, dando colpe sempre ad altri o cause esterne.
![](https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/p480x480/13408_519644218071038_1502968855_n.jpg)
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Sembra che soprattutto le nuove generazioni, ma non solo, oggi abbiano molte difficoltà di accettare un abbandono, un divieto, un rifiuto.
In genere questo lo percepiscono come un offesa, un oltraggio al loro orgoglio.
Da ciò scaturiscono reazioni abnormi, molte volte violente, nei confronti di chi credono sia responsabile del loro stare male.
Purtroppo, questa incapacità di elaborazione di un no subito si traduce spesso con comportamenti aggressivi che sfociano nel bullismo, nel vandalismo, in comportamenti violenti, scambiando l'aggressività con la forza e la necessità di punire chi si pensa abbia calpestato un malinteso senso dell'onore.
Occorreranno profonde trasformazioni culturali e psicologiche per far ritrovare a molti giovani e non più tali vie più creative e positive per esprimere il loro disagio e malessere. Ma, ahimè, i buoni modelli a cui ispirarsi non sono abbastanza messi in risalto, fatti conoscere da questa società che propone e sbandiera soprattutto effimeri valori, banali prospettive esistenziali.
In genere questo lo percepiscono come un offesa, un oltraggio al loro orgoglio.
Da ciò scaturiscono reazioni abnormi, molte volte violente, nei confronti di chi credono sia responsabile del loro stare male.
Purtroppo, questa incapacità di elaborazione di un no subito si traduce spesso con comportamenti aggressivi che sfociano nel bullismo, nel vandalismo, in comportamenti violenti, scambiando l'aggressività con la forza e la necessità di punire chi si pensa abbia calpestato un malinteso senso dell'onore.
Occorreranno profonde trasformazioni culturali e psicologiche per far ritrovare a molti giovani e non più tali vie più creative e positive per esprimere il loro disagio e malessere. Ma, ahimè, i buoni modelli a cui ispirarsi non sono abbastanza messi in risalto, fatti conoscere da questa società che propone e sbandiera soprattutto effimeri valori, banali prospettive esistenziali.
![](https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/p480x480/484731_519531938082266_159032854_n.jpg)
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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il 09/07/2023 alle 12:31
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il 09/07/2023 alle 12:28
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il 09/07/2023 alle 12:24