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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 31/12/2014

ANNI NUOVI

Post n°2650 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da Praj
 

L'anno nuovo comincia,
si grida.
Notte di fuoco.
Botti e saette che scivolano
in cielo,
schiume di augurio
traboccano e colano in terra,
fra gioie e risate che erompono
scavalcando i muri
e tristezze e dolori che gemono
rafforzando i muri.
Tanto rumore per nulla
e tanto nulla che fa rumore.
Tanto rumore senza cuore
e tanto cuore senza rumore.
Tanta festa senza testa,
e tanta testa senza festa.
L'artificio s'impone ovunque,
in cielo e in terra;
il ballo é allegro
e diverte chi lo gode
e lo sballo, anche se allegro,
affanna chi lo cerca.
Intanto "Noi" grati,
Uniti e silenti Voliamo
nella Sacra astronave
della Pura Coscienza
Vedendo e lasciando
i nostri corpi divisi nello spazio
partecipare ridenti al gioco...
come é dovuto al mondo,
ai canti di speranza....
come é dovuto al sogno
dei naufraghi compagni
dell'esistere nel tempo,
per ora
ignari dell'Eterno.


Ancora un nuovo anno ci sta venendo incontro.
Si brinda, si promette… s’invoca la fortuna.
Tutto senza ardore e con lo sguardo spento
tra  fumi colorati, tristi schiamazzi e cocci.
Avanza l’offerta di un altro giro intorno al Sole
per noi esseri brancolanti sulla terra
pieni di passioni fatue e sangue disperato.
Cosa abbiamo imparato da quest’ultimo orbitare
che non sia il vacuo cambiar maschere e costumi
ed a mutar il vero con le danze del pensiero?
Forse niente
o solo a dimenticar l’abisso
che sta dietro l’inquieto palpitare.
Barcollando su noi stessi come ubriachi
non crediamo d'essere smarriti
costretti di nascita in morte a roteare intorno
alla Luce primigenia fino allo sfinimento
di una vanità che non sappiam domare.
Senza saperlo aneliamo a quell’anno
in cui il delirio tormentoso e cupo
nel quale ci dibattiamo erranti
sia dissolto dal fuoco sacro che brucia i sogni.
Di anno in anno ancora si ripete un rito antico
che ormai però ha perso l’anima
ma che ancor si offre paziente al varco
della soglia verso il Tempo Eterno
che non ha fine, che è senza inizio
che brilla luminoso solo nel potente adesso.
Anno nuovo, portaci la tua assenza
liberandoci da ogni aspettativa
e vola via leggero nell’infinito Arcano.

 
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