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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Messaggi del 17/07/2015
Qualcuno potrebbe domandarsi: se andiamo bene come siamo, allora dov'è la necessità della ricerca?
Innanzitutto, per chi l'intraprende con il cuore, la ricerca interiore non è una necessità ma un anelito di auto conoscenza che ci viene da dentro, è un richiamo del Sé. E questo accade proprio perché s'impari ad essere liberi di essere quel che siamo. Liberi di accompagnarci consapevolmente con il nostro destino umano. Certamente lo scopo di questo anelito non è di farci essere... un simulacro di noi stessi, ma realmente noi stessi: perché è proprio così che il Divino ci "vuole", ci ha "fatti". Il senso della ricerca è dunque il cammino per imparare ad accettarci e riconoscerci per quel che siamo veramente. Il resto è ambizione, è ego spirituale in carriera, variamente agghindato da stellette e mostrine... in cerca di divenire in qualche modo un "super eroe", perché incapace di rilassarsi e godersi la sua splendida unicità, nell'ordinarietà e straordinarietà dell'esistenza individuale mondana.
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Il fatto stesso di sentirsi spiritualmente più evoluti degli altri, solo perché a parole sembriamo saperla più lunga segnala, al contrario, che ancora non lo siamo. Questo perché ci mostra mancanti di un fattore fondamentale della comprensione genuina: il lasciare amichevolmente ricercare il prossimo come sente di poterlo e doverlo fare, con i suoi tempi e modi, senza far pesare presuntuosamente le nostre esperienze e soggettive credenze, sensibilità.
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:33
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il 09/07/2023 alle 12:31
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il 09/07/2023 alle 12:28
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il 09/07/2023 alle 12:24