in me
non si può descrivere il cammino della vita lo si deve solo vivere
I primi post che inserirò, sono pensieri già stati scritti da me molto tempo fa........ li avevo nel mio precedente blog "il mondo di alghe", che ho cancellato...... è bastato un clik.........
Perchè? Perchè anche l'impulsività fa parte del mio carattere, passionale, solare romantica, ma......... anche testarda, permalosa.........
Qui c'è una parte di me, di quella che sono, senza veli e con spontaneità, e nel lungo cammino nella ricerca di me stessa, non posso fare a meno del mio passato, per riuscire a capire chi io sia.............
La mia mente? Un'alveare laborioso.......
Il mio cuore? Un tornado di emozioni e sentimenti.........
« Fragile | Una Storia II° » |
Una Storia I°la macchina viaggiava lenta su per quelle strade tortuose di montagna.............. l'aria fresca dell'altezza, dava sollievo al caldo sole d'agosto............ erano seduti in silenzio, lui e lei, si sentiva il rumore delle ruote che strisciavano sull'asfalto............. qualche cicala friniva......... poi silenzio............... lui, un uomo sulla cinquantina, fisico longilineo ma muscoloso, pelle olivastra e abbronzata, capelli grigi arruffati dal vento che gli conferivano un'aria sportiva, lo sguardo attento alla strada, le mani sul volante, le labbra chiuse, non traspariva nessuna emozione.............. lei, una donna sulla quarantina, fisico appesantito dagli anni ma gradevole, pelle chiara, solo un pò di rossore sulle guance, capelli lunghi biondi raccolti sulla nuca con una pinza, dai quali qualche ciuffo ribelle giocava con i contorni del suo volto, stava ad occhi chiusi, una mano in grembo, l'altro braccio usciva dal finestrino dell'auto, la mano aperta sfidava la forza dell'aria, le labbra socchiuse, traspariva tristezza dai suoi lineamenti............... gli alberi rigogliosi di foglie e di rami, lasciavano filtrare a tratti i raggi del sole, come tante lucciole in una notte d'estate.............. i boschi selvaggi, pieni di arbusti, di rovi, di ginestre, di rosa canina............... rendevano romantica quella gita, ma niente di romantico doveva accadere. I Km. da fare erano ancora molti prima di raggiungere la loro destinazione........... il leggèro vento, carezzava quei volti tristi e silenziosi................. l'auto proseguiva lenta, attraversando piccoli paesi................ piccole chiese nelle piazze principali, erano le costruzioni più grandi........... le case modeste con bellissimi gerani sui davanzali, panni stesi, gabbie di canarini che gorgheggiavano............ uomini e donne con i volti bruciati dal sole, camminavano arginando i bordi della strada.............. chi portava sacchetti della spesa, chi portava cariole stracolme di erba con falci infilzate............. che facevano pensare subito a quei coniglietti chiusi nelle loro gabbie.............. Lei lo guardò, provò ad allungare una mano per carezzare la sua............ ma subito la ritrasse e nel suo volto per un'attimo trasparì dolcezza infinita.............. Quel silenzio tra loro pesava come un macigno, solo il sollievo dei paesaggi, solo il sollievo del fresco vento di montagna............. L'auto proseguiva la sua lenta corsa, quasi avesse una propria personalità, e volesse ritardare a tutti i costi il loro arrivo.............. lui, sempre silenzioso............ posteggiò l'auto davanti al vialetto che conduceva alla loro casa, scese come al rallentatore e si diresse verso il bagagliaio, lo aprì e tirò fuori due piccole valige appoggiandole in terra, richiuse il bagagliaio e prendendo le valige si diresse verso l'ingresso, le posò dinanzi alla porta e tornò verso l'auto............. lei, aveva osservato tutta la scena, era scesa dall'auto e si era avvicinata a lui, che senza guardarla le disse: "pensaci tu ad aprire, io intanto vado in paese a comprare un pò di provviste" senza aggiungere altro era risalito in auto, aveva riacceso il motore e si era allontanato................ a lei non rimase altro da fare che cercare le chiavi di casa nella borsetta, aprì la porta ed entrò............... c'era odore di chiuso, e tanto buio, solo la luce che filtrava dall'entrata stava illuminando un divano color senape ed una luce a piantana........... entrò ed aprì tutte le finestre, facendo entrare il sole e l'aria calda e gradevole di quei monti........... le valige erano ancora fuori della porta.............. si guardò intorno, tutto era come lo avevano lasciato l'ultima volta che erano stati lì............... l'ultima volta............... "Giacomo vieni, il pranzo è pronto" "Arrivooooooooooo" se l'era visto piombare in casa di corsa, con un sorriso bellissimo............ l'aveva presa per la vita e stringendola a se l'aveva baciata.............. "ma........ ma ........ il pranzo è pronto!" aveva obbiettato lei............ "ssssssttttttt! Lo mangeremo dopo" |
parole e musica............
aprono la mente ad immagini
colme di colori e di emozioni............
niente scivola sulla pelle abbandonando
il tutto ad una scìa umida.............
anche i silenzi entrano dentro graffiando
con artigli nella profondità dell'anima...........
parole e musica allèviano quei graffi,
come unguento profumato..............
parole e musica colorano
l'arcobaleno del tuo giorno...........
TAG
ULTIMI COMMENTI
MENU
AREA PERSONALE
TRAMONTO
Non c'è niente di più bello
di un tramonto
sulle note di una
meravigliosa notte
la calma della sera
che si appresta
a raccogliere i sogni
i colori del fuoco
che si sta spengendo
carboni ardenti
fra cielo e mare
tutto tace
in riverente attesa
di due labbra calda
di due braccia forti
di sussurri e carezze
Inviato da: isola_del_tonal
il 21/03/2011 alle 15:01
Inviato da: ladro_di_stelle_dgl
il 25/12/2009 alle 14:57
Inviato da: Io_piccolo_infinito
il 09/06/2009 alle 16:08
Inviato da: marco.1968_m
il 29/05/2009 alle 23:31
Inviato da: virgola_df
il 29/05/2009 alle 20:56