Creato da MR19CM il 06/05/2009

Profondo Rosso

" Anche la bestia più feroce conosce un minimo di pietà. Ma io non ne conosco, perciò non sono una bestia."

 

 

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Post n°6 pubblicato il 17 Agosto 2009 da MR19CM
Foto di MR19CM

Tremare.
Cosa vuol dire tremare?
Dove sono? Chi sono?
Il pensiero volò ancora a quel lontano giorno.
La mia mano a sfiorare la sua.
" Desiderate dell'altro caffè? " Chiese improvvisamente il ragazzo del bar con fare gentile. Aveva circa quattordici o quindici anni ed il viso segnato dalla fatica, ero certo fosse marocchino o tunisino per via del suo accento ed anche se lo guardai distrattamente notai nei suoi occhi un velo di malinconia. Mi colpì la sua aria da adulto e quelle profonde occhiaie che ne solcavano il viso. 
Giulia si voltò verso di me ed annuì.
" Grazie altri due " risposi quasi sillabando, forse per via dell'agitazione che ancora mi pervadeva.
Avrei dovuto capire in quell'istante che sarebbe diventata la mia perdizione eterna, l'unica donna capace di pescare nella mia anima torbida quel piccolo spicchio di amore esistente.  Lo so, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Said ci portò i caffè ancora fumanti.
" Da dove vieni? "  Chiese Giulia incurioista quanto me da quella giovane creatura. 
Mi stupii di come fosse riuscita a leggere nella mia mente anticipandomi.
Scoprii in seguito e nel tempo che molte altre volte sarei rimasto stupito dalla sua facilità di leggermi l'anima.
" Rabat " rispose quasi sorridendo Said.
Giulia aveva il potere di far sorridere chiunque.
Io invece l'unico potere che avevo era quello di distruggere vite umane.
Forse Dio mi voleva avvertire.
D'altronde perchè mai avrebbe scomodato uno dei suoi angeli migliori altrimenti?

 
 
 

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Post n°5 pubblicato il 14 Agosto 2009 da MR19CM
Foto di MR19CM

La prima volta che incrociai Giulia era di febbraio o forse marzo.
Parlava dell'estate in un pomeriggio freddo, sognava l'arcobaleno ed un mondo pieno di colori, probabilmente il momento segnato dal dolore per la grave perdita del padre ne accentuava la voglia. La guardai indugiando un pò sulle sue labbra . Indossava un mini abitino dai grigi colori londinesi che disegnava la linea morbida del suo corpo, le calze velate ed un cappottino nero stile militare facevano il resto. Io ancora non avevo idea di cio che da li a poco avrebbe in parte dato una scossa alla mia vita e mi ritrovai a navigare in quel mondo attratto da una danza di parole e dialettiche che fulminee rapivano i sensi e la mente.
Un leggero vento di tramontana poco prima ci aveva accompagnato fino all'ingresso di quel caffè adagiato sulla scogliera. Ebbi come la sensazione, in quel preciso istante, di far parte di una pellicola francese un pò retrò. Ci accomodammo davanti alla vetrata che dominava il piccolo salone ordinando caffe nero americano e due fette di plumcake. La vista era incantevole. Le onde spumose s'infrangevano sulla barriera di scogli sottostante. L'aroma del caffè cominciava ad imprimersi nelle narici ed il cielo si faceva plumbeo. Di certo sarebbe piovuto da li a poco. Fu cosi che i nostri sguardi non s'incrociarono per diversi minuti, forse rapiti o semplicemente distratti da quello spettacolo. Le sfiorai la mano evitando accuratamente di parlare. Mi concentrai solo sul rumore del banconista mentre preparava altri caffè, altrimenti avrei dovuto ascoltare quello del mio cuore che batteva all'impazzata, sarebbe stato difficile non tremare in quel caso.

 
 
 

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Post n°4 pubblicato il 12 Agosto 2009 da MR19CM
Foto di MR19CM

Eleggere stabile dimora. 
" Cazzo basta un giorno di questi ti do una martellata in testa" dissi al mio grillo parlante.
 Improvvisamente una raffica di vento pungente mi risvegliò da quel torpore inumidito dall'aria salmastra, al contrario un grato profumo di castagne arrosto mi intipiediva.
Poliedrica, decisamente poliedrica, dovessi definire Giulia di certo sarebbe il termine che le vestirebbe meglio.  Una metà oscurantista ed una metà rinascimentale, persa dentro la luce polare di Magritte, un mix fra la nera china ed il blu inchiosto. Artista della penna, talento naturale che si tratti di un disegnare un fumetto o di scrivere un racconto. 
Camaleontica. Una moderna Pirandelliana. Una nessuna, centomila facce tutte pronte ad esprimere in un crescendo di emozioni mille e piu stati d'animo, passando dalla quiete alla tempesta sorvolando le ali di un arcobaleno.
Questo è solo in parte cio che vedo in Giulia. 
Ma è' il frutto di un sogno notturno o il seme di un giorno già vissuto? 
Eppur mi cambia la vita.

 
 
 

...

Post n°3 pubblicato il 11 Agosto 2009 da MR19CM
Foto di MR19CM

Novembre aveva già fatto capolino sul quel maledetto calendario, il tempo scorreva velocemente senza che vi fosse modo di fermarlo.
" Perche vuoi fermare il tempo?", anche il grillo parlante aveva fatto il suo ingresso, dannata coscienza puttana sempre pronta a darmi addosso.
Non diedi risposta.
Eleggere stabile dimora, era un pensiero ricorrente
 "Fatica fatti lieve" mi dissi e apprestandomi ad uscire.
Mi ritrovai a percorrere il lungomare della città in assoluta solitudine, raccogliere i pensieri in un biccher d'acqua e trovare la via per parlare di Giulia. 
Trovai un tramonto, pungente, di un colore mai visto, forse sognavo, frastagliati sul mare blu metallo, quegli ultimi raggi assunsero un colore violaceo e cosi tutto intorno, mi parve di stare dentro un dipinto.
Improvvisamente Giulia, alle porte dei miei pensieri, sull'uscio nè un passo avanti, nè uno indietro. 
Bellissima come l'ho sempre vista.
Come sempre un tuffo al cuore. Impietrito mi fermai perdendomi dentro al dipinto.

 
 
 

Giulia!

Post n°2 pubblicato il 10 Agosto 2009 da MR19CM
Foto di MR19CM

Eleggere stabile dimora.
Un giorno scrissi: " Fascinosa idea quella del grande amore chi anche solo per un volta non vi ha pensato? "  Anche Giulia nel suo piccolo e fu un pensiero stabile per qualche tempo, poi mutò quel suo essere cosi decisa. Sentì di essere una donna sola perduta nel mondo e dentro se stessa.
Ma chi è Giulia? Qualcuno l'ha mai vista? Frutto di un sogno notturno o seme di un giorno
vissuto? Qual' è  il colore dei suoi occhi? Ed i suoi capelli color grano qualcuno li ha mai accarezzati? Ed il suo profumo ha mai solleticato le narici di un giovane uomo?
Il silenzio che regnava nel mio appartamento mi interrogava, trovandomi immoto davanti a tali dubbi.
" Eleggere stabile dimora."
 Mi dissi in un barlume di coscienza.
Avrei provato seduto nella mia poltrona a dare un senso a quelle domande, parole marmoree che additavano l'immobilità.
" Percorri la strada della conoscenza e scoprirai la verità " 
Con queste ultime parole lasciai il mio mondo per attraversare quello di Giulia.
 

 
 
 

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