PSICOLOGIKA

ABBANDONO


Con la dovuta premessa che non sono qui ad insegnare niente a nessuno, piuttosto sono a condividere le mie riflessioni con chi ha voglia di leggerle, mi accingo a parlare dell'abbandono.Quando qualcuno ti lascia se ne va consegnandoti ad un senso di vuoto, di mancanza di appigli, di incertezze, dubbi, domande cui non trovi risposta. Il primo sentimento è la disperazione, poi la rabbia, delusione, fino alla rassegnazione. Ma piccoli uncini si appigliano al senso di possesso che fa parte dei sentimenti umani, forse quelli più ancestrali, di memoria animale, e ti riconducono a desiderare di possedere l'immagine di chi non c'è più. Un'immagine che si è interiorizzata e che si è fatta spazio dentro la memoria. Quando qualcuno se ne va ti lascia in eredità un insegnamento profondo, e soprattutto ti lascia di fronte  te stesso, con una nuova opportunità di capire chi sei e quello che vuoi.Quando qualcuno se ne va, può farlo per mille motivi, ma non è mai l'unico il solo responsabile di quella scelta. Certe scelte, consapevolmente o inconsapevolmente, si fanno in due. Perchè è sempre di una relazione che si tratta, e una relazione prevede almeno due attori sulla stessa scena. L'astio, il rancore, il senso di possesso confondono e non permettono di vedere davvero i motivi per cui ci si trova ad affrontare una nuova situazione in solitudine. Nello stesso tempo non concedono spazio al vuoto, che merita di essere vissuto e sperimentato, lasciandosi andare a lui. Precipitare nella voragine per poi prenderne consapevolezza, sperimentarla, conoscerla...conoscere le parti più profonde di noi, fatte di desideri, risorse e volontà. Spazi da riempire con il meglio per noi. Si ha ciò che si ritiene di meritare.