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Gibson Story    (dal sito ufficiale)

Post n°73 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da PsychoMusic
 

La casa odierna delle Gibson elettriche è "Gibson USA," fondata nel 1974 a Nashville specificamente per produrvi le Gibson Les Paul. Anche se l'intera industria ebbe un periodo di calo alla fine degli Anni Settanta, lo spirito d'innovazione è rimasto il cavallo di battaglia di Gibson. Per far fronte a una crescente domanda di modelli d'epoca, Gibson ha rispolverato la sua ricca storia e ha riproposto, nel 1981, la versione dot-neck della ES-335 e la flametop sunburst Les Paul nel 1982. Allo stesso tempo due leggende della chitarra si sono unite a Gibson – B.B.King nel 1980 con il modello Lucille, e Chet Atkins nel 1982 con la sua idea di chitarra acustica solidbody.
Con la chiusura dello stabilimento di Kalamazoo, la sede centrale di Gibson si spostò nel 1984 a Nashville. Nel gennaio del 1986 l'azienda, finanziariamente in crisi, fu salvata da Henry Juszkiewicz e David Berryman. I nuovi proprietari hanno velocemente restituito a Gibson sia la sua reputazione di marchio di qualità sia la sua redditività.

Oggi, le chitarre elettriche Gibson rappresentano sia la storia sia il futuro della chitarra elettrica. I modelli che sono ormai diventati dei classici – come la ES-175, la ES-335, la Flying V, l'Explorer, la Firebird, le SG e le Les Pauls - costituiscono l'eredità della grande forza d'attrazione di Gibson, che abbraccia più di quattro decenni di stili musicali differenti. Lo stretto rapporto fra Gibson e i musicisti si manifesta nei modelli scelti da King, Atkins e dai grandi del jazz Howard Roberts e Herb Ellis, come anche nelle nuove Les Paul personalizzate delle rock star Jimmy Page e Joe Perry. Nel 1994, centenario di Gibson, il nuovo modello Nighthawk ha vinto un premio dell'industria per il miglior design, avviando così un secondo secolo di qualità e innovazione firmati Gibson.

Le prime elettriche di Gibson

Quando Gibson iniziò a lavorare sulle sue prime chitarre elettriche, l'azienda aveva alle spalle una tradizione di qualità e innovazione da mantenere già lunga quarant'anni. La prima chitarra elettrica Gibson non poteva essere altro che la miglior chitarra elettrica che il mondo avesse mai visto.

Nella primavera del 1935 Gibson incaricò il musicista Alvino Rey di assistere gli ingegneri dell'azienda Lyon & Healy di Chicago nello sviluppo di un prototipo di pickup. Più tardi, lo stesso anno, la ricerca si trasferì all'interno di Gibson, dove Walter Fuller, un dipendente dell'azienda, propose il design definitivo. Alla fine del 1935 Gibson introdusse il caratteristico pickup esagonale su un modello lap steel (da suonare in grembo). Il pickup era installato su una chitarra archtop F-hole, denominata ES-150 (ES sta per elettrica spagnola); la prima chitarra di questo modello uscì dagli stabilimenti Gibson di Kalamazoo, Michigan, il 20 maggio 1936.

Il successo della ES-150 era un'arma a doppio taglio: da un lato consacrava Gibson come la principale casa produttrice di chitarre, ma dall'altro costituiva una sfida per Gibson, in quanto essa doveva cercare di superare questo traguardo storico. Dopo una pausa nella produzione durante la Seconda Guerra Mondiale, Gibson fece esattamente questo.

L'era d'oro dell'innovazione

Negli anni che seguirono la Seconda Guerra Mondiale, la chitarra elettrica, si può affermare, raggiunse la maturità e per Gibson si aprì l'era d'oro dell'innovazione. Il pickup P-90, introdotto nel 1946, diede ai chitarristi un nuovo potere e una nuova versatilità. Sotto l'aggressiva leadership del presidente dell'azienda, Ted McCarty, Gibson debuttava, nel 1949, con due idee nuove: con la ES-5, proponeva la prima chitarra con tre pickup, e con la ES-175, la prima chitarra cutaway dal profilo appuntito .

L'avvento della chitarra elettrica solidbody ha posto una nuova sfida per Gibson. Come la ES-150 nel 1936, la prima Gibson elettrica solidbody doveva tenere testa alla tradizione dell'azienda superando allo stesso tempo tutte le altre chitarre dello stesso tipo. Uno strumento con contorni intarsiati, che richiamasse i primi strumenti Orville Gibson di fine ’800 e una finitura in oro significava avere in mano uno strumento di valore eccezionale. Avvalendosi dell'appoggio del più famoso chitarrista del tempo, Gibson introdusse nel 1952 il modello Les Paul. La Les Paul diventò ben presto una famiglia di quattro modelli: la Junior, la Special, la Standard e la Custom diventeranno tutte modelli classici di Gibson. I principali modelli Gibson ostentavano tutti il nuovo ponte di McCarty, il tune-o-matic, introdotto sulle Les Paul Custom nel 1954. Il ponte tune-o-matic è tuttora il ponte standard delle chitarre elettriche Gibson. Nel 1958 McCarty lanciò non una, ma bensì due idee radicali: una chitarra elettrica a corpo vuoto (semihollow) e un gruppo futuristico ed esotico a corpo pieno. La ES-335 fu un successo immediato, in quanto combinava lo stile tradizionale archtop con una costruzione solidbody moderna. La Flying V, l'Explorer e la Moderne dimostrarono di essere alcuni decenni in avanti coi tempi.

Negli Anni Sessanta Gibson continuò la sua avanzata con due ulteriori linee di solidbody ancora più audaci e moderne: i modelli SG del 1961 double cutaway e le Firebirds riverse body del '63. Quando, nel 1965, si concluse l'era McCarty, si erano gettate le basi per tutta una serie di modelli classici che avrebbero accompagnato Gibson per il resto del secolo.

...nella foto Gibson Les Paul Junior Billie Joe Armstrong

 
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