Creato da: Pucciolo_tremendo il 16/06/2005
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Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 20 Giugno 2005 da Pucciolo_tremendo

12/03/05

Sulle spiagge del mar rosso, sabbia finissima e acqua limpidissima. Lo sguardo perso verso l'orizzonte. Cammino piano e guardo i segni lasciati dai miei passi. L'acqua è calda, con il tramonto il mare sembra bollire, e la sento schizzarmi fin sopra le ginocchia. Un passo dopo l'altro, mentre gioco con i miei pensieri, chissà dove sono con la testa... Qualcuno è appena passato, si vedono ancora le orme.. più grandi delle mie… io le onde le evito... ma questi passi no... la sabbia li ha presi e lasciati. Mi guardo intorno... Seduta su un vecchio tronco arenato c'è una ragazza... tutta estesa al sole. Faccio finta di non guardarla, ma lei si accorge dei miei occhi e alza la testa lentamente. Un mezzo sorriso, un pò dolce... un pò sorpresa... un pò malandrina… Abbasso lo sguardo, le mie guance si infiammano.. Lei ha dei lunghi capelli scombinati dal vento e mentre mi avvicino mi sorride. Sei tu quella ragazza. Sono stato con te in questi giorni di vacanza. Accanto a te. Abbiamo passeggiato lungo l'arenile, mano nella mano. Ci siamo sorrisi con le labbra, con gli occhi e con il cuore. Sei mia. MIA. Insieme sotto lo stesso sole ci siamo spalmati reciprocamente la crema abbronzante e le carezze e la notte... l'amore. Ci sono io al tuo fianco e ti sorreggo. L'ho sempre fatto. Lo farò per sempre!

 
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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 20 Giugno 2005 da Pucciolo_tremendo

11/03/05

Avevo ripromesso a me stesso che non l'avrei più fatto che me ne sarei rimasto buono buono nel buio della mia camera, forse avrei pianto da far schifo, forse avrei strisciato per terra, tutto ma non ti avrei chiamato. Era una cosa che mi impedivo. Preferivo restare accanto al telefono, aspettando una tua chiamata (che tarda ad arrivare) come quelle che ci facevamo prima. Ogni scusa era buona per sentirci, per sentire i suoni delle nostre voci, immaginando i sorrisi dei nostri visi nell’ascoltarci. E invece non ho saputo resistere perché li con me nn c'era nessuno a impedirmelo, nessuno a dirmi che certe cose nn si fanno, nessuno a ripetermi che il diavolo brucia gli occhi ai bambini cattivi, non c'era nessuno. Nessuno. C'ero solo io, le mie mani intorno la tastiera del telefono e la tua voce cosi sensuale... È stato bello risentirti, sentire la tua voce come se non fosse accaduto nulla... Non hai avuto nessun pudore, nessun rimorso nessuna coscienza. Non hai avuto mai voglia di me, non solo di sentirmi ma di vedermi, di toccarmi, di amarmi. Solo tu sai della nostra intesa sessuale, solo tu sai quanto ti ho fatto godere e quanto ho goduto con te. Perché era quello che volevamo, perché siamo morbosi. Nessuno può capire quale inferno mi porto dentro baby. Nessuno può comprendere quello che sono, forse perché sono troppo, sono tutto. Sono quello da evitare, da disprezzare da condannare senza appello, sono quello da amare, quello che vuole farti urlare fino allo spasimo. Sono tutto e niente baby. Tutto e niente. Devo smetterla di essere cosi. Devo smetterla. Forse impazzirò. Niente drammi baby. Non sarò di certo il primo e neanche l'unico. La pazzia è qualcosa di magico di inebriante uno stato interiore che non tutti hanno. Quindi non fare la solita moralista del cazzo e lasciami impazzire perché ne ho voglia. Sono una persona libera di fare quello che cazzo gli pare senza dover sempre sottostare alle regole che mi vuoi imporre. Sei solo una bigotta, senza palle, con gli occhi chiusi dal filo spinato. Perché non vuoi vivere con passione questa vita. Abbiamo una sola vita. Preferisci voltare la faccia dall’altra parte quando vedi una coppia con un bimbo in un vicolo del centro, rinunciataria. Mi fa rabbia la tua ostinazione, la tua indifferenza, la tua non voglia di maternità… e non è dovuta alla paura di partorire. Odio la maschera di perbenismo, di soddisfazione nell’inedia che ti sei messa addosso. Tu sei mia. Solo con me sei stata vera. VERA. VERA. VERA. Ora chi sei? Non lo sai neanche tu!!!!!!

"Se diventassimo consapevoli dell'eredità che giace in ogni parola, scopriremmo che dietro ogni parola c'è un mondo. Chi usa le parole mette in moto dei mondi" (H.Boll, la lingua come luogo di libertà Intervista sulla memoria, la rabbia, la speranza)

 
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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 20 Giugno 2005 da Pucciolo_tremendo

10/03/05

L'ISOLA DEI SENTIMENTI

C’era una volta un’isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere... così come tutti gli altri, incluso l’Amore. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l’isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l’Amore volle aspettare fino all’ultimo momento. Quando l’isola fu sul punto di sprofondare, l’Amore decise di chiedere aiuto. La Ricchezza passò vicino all’Amore su una barca lussuosissima e l’Amore le disse: "Ricchezza, mi puoi portare con te? "Non posso c’è molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te." L’Amore allora decise di chiedere all’Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello, "Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?", "Non ti posso aiutare, Amore..." rispose l’Orgoglio, "qui é tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca". Allora l’Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto "Tristezza ti prego, lasciami venire con te", "Oh Amore" rispose la Tristezza, "sono così triste che ho bisogno di stare da sola". Anche il Buon Umore passò di fianco all’Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando. All’improvviso una voce disse: "Vieni Amore, ti prendo con me". Era un vecchio che aveva parlato. L’Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò. L’Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato? "È stato il Tempo" rispose il Sapere. "Il Tempo?" si interrogò l’Amore, "Perché mai il Tempo mi ha aiutato?". Il Sapere pieno di saggezza rispose: "Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l’Amore sia importante nella vita".

 
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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 20 Giugno 2005 da Pucciolo_tremendo

09/03/05

Ma che ci faccio già sveglio??? vorrei darmi alla pazza gioia e dormire fino a mezzogiorno, e invece... E invece sto qui, davanti a questo portatile, e penso. Mi rigiravo nel letto da un po' senza più riuscire a dormire... non sogno, pensavo... Quando mi sono laureato, ero convinto di essere maturo al punto giusto per uscire nel mondo e affrontarlo alla pari... sbagliavo... Sognavo di poter finalmente prendere possesso della mia vita, di essere indipendente, di dettare io le mie regole...illuso... Allora non sapevo che LIBERTÀ VERA, quella che ci permette di compiere delle scelte, va di pari passo con RESPONSABILITÀ VERA... E non avevo ancora ben messo a fuoco che indipendenza economica, poteva voler dire un lavoro odioso e dei rospi da mandar giù con lo stoico obiettivo dello stipendio a fine mese... Ma soprattutto, non sapevo che la mia crescita vera e propria sarebbe cominciata lì, a dispetto dei miei deliri di onnipotenza e della mia convinzione di essere già un uomo fatto. Il mio viaggio più bello, è iniziato nel giorno in cui mi sono ritrovato nel mondo vero, quando ho incrociato i tuoi occhi. Era il 30 dic 2001. Eravamo al palazzo della regione qui a l’aquila. Ricordi? Ti ho portato al primo piano per farti vedere le cose che stavo facendo con l’ausilio dei dati che tutti voi avevate raccolto. Tu indossavi un paio di jean e una camicia a scacchi rossi, bianchi e altri colori e sotto la camicia, un’altra maglina a collo alto di un colore scuro. Avevi i capelli raccolti sulla testa e un sorriso splendido. Io ti vedevo con occhi diversi. Avevo buttato lo sguardo dentro la scollatura per “sbirciare”. Ma cosa potevo sbirciare se avevi la maglia a collo alto? Prima di allora, avevo sentito solo la tua voce a telefono e forse ci eravamo visti con tutti i nostri colleghi a teramo, nella sede del comune… Non mi interessavi ancora. Poi il lavoro con la SMA. Ci siamo incontrati di nuovo. Maurizio mi diceva se sapevo volare… E io da quel giorno ho iniziato davvero a volare in alto, con le ali del cuore e abbiamo volato insieme. Poi è un viaggio, come è iniziato, è proseguito, nonostante tutto quello che è successo. Io ero vicino a te, pronto a sostenerti. Tu eri con me e ti appoggiavi completamente. In queste occasioni hai iniziato a pensare, ad essere confusa, a vedermi come un fratello, un amico. Credi di non provare più niente. Ma è tutto ancora li. Seppellito sotto la cenere. Lo sai, la cenere fa da isolante, sotto ci sono ancora carboni ardenti che possono bruciare ancora. Allora, eccomi, sono io, Enrico. Non sono più nella fase del "né carne, né pesce", ora più o meno so a che punto sto... Il mio viaggio continua, e dubito finirà mai, perché la mia meta sono io e intendo raggiungermi, prima o poi, però è una meta in continua evoluzione, che di continuo si sposta più in là... Nel frattempo sono tranquillo, finalmente a posto: sento di star acquisendo la mia forma, la forma di Enrico; sento di portare dei panni che finalmente sono i miei... la MIA vita! e vivere è un'esperienza esaltante.

C’è posto anche per te. L’amore è più forte!

 
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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 20 Giugno 2005 da Pucciolo_tremendo

08/03/05

Sono osceno. Sono osceno e immorale. Sono un angelo con le ali sporche di fango. Vivo di emozioni estreme ho bisogno di sentire la lama del rasoio all'altezza della mia gola. Sono morboso, irrazionale istintivo. Sono quello che ti ha sconvolto l’esistenza, ti posso ancora strappare il cuore, lacerare l'anima, farti piangere fino allo spasimo e poi baciarti sulle labbra. Oggi sento il mio corpo che pulsa che freme che desidera ancora un po’ di quella droga che lo tiene in vita che gli permette di respirare. Ho voglia di sentirti baby. Ho voglia di sentirmi sporco. Perché la il fango addosso fa bene fidati. Non giudicarti pura, non nasconderti dietro maschere di moralismi. Sporcati un po’ la faccia, sentiti viva come hai fatto. E poco importa se è giusto o sbagliato. Pensa solo a noi, fregatene di tutto il resto. Ti piace leggere le mie parole. Lo sapevi che sono così, non mi lasciavi il tempo per farlo prima. Ora non mi fermo. Le mie parole ti danno emozioni, ti fanno mancare il fiato. Sono intense, vive ti penetrano dentro. Hai davanti una persona che ragiona con il cervello non solo con l'affare che ho tra le gambe, devi sapere che sai emozionarti, perché so vivere so provare emozioni forti che ti arrivano al cervello come delle scariche elettriche. Ho voglia di risentirti mia. Ho voglia di donarti un pò della mia immoralità. CUCCIOLA!!!!!!!.

 
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