Post n°564 pubblicato il 27 Luglio 2009 da franz321974
Nel vento che ascoltavo camminavo e nel giorno che sapeva di un dare non compreso ventilavo l'idea di andare avanti se pur la meta era lontana. Brillava nel cielo una stella forse straniera davanti un gruppo di soldati, una bandiera, il simbolo, un coltello che spaccava la madre terra. Nel paese che incontravo una dama straniera mai veduta, mi diede dell’acqua e un coltello, dicendomi “stai attento alla tigre che si nasconde nella giungla”. Tra gli alberi vidi due occhi grandi che brillavano, la belva con un balzo mi veniva incontro e io con il mio pugnale rimanevo fermo, ricordandomi della musica. La tigre prima di aggredirmi si era trasformata in una colomba, rubandomi il coltello e volo via. Dopo tal evento scavavo una buca e in terra piantai un bastone ricordandomi che il cuore non aveva paura di stare fermo, guardando la paura con il coltello che taglia se stesso per essere se stesso, di fronte alla vita, con il suo istinto animale.
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Post n°563 pubblicato il 25 Luglio 2009 da franz321974
Nel rientrare e nel vedere c'era qualcosa di strano le dune non sembravano vere. Era uno strano deserto lo sguardo immaginava fango lacrime colorate d'oro. Il vento solcava e afferrava l'anima rapita il gioco straordianario imparava a guardare il cammino in salita. Giunto alla vetta c'era il paesaggio e la quiete dell'uomo si fermò semplicemente a guardarlo.
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Post n°562 pubblicato il 11 Luglio 2009 da franz321974
Dal tempo reale che accarezza i contorni contrasto tra il bianco e lo scuro. e domande, occhi rapiti dal vero d’ essere te stessa nel volto amato. Bruciore di stomaco cogliendo nel giardino il tesoro avvolto, ricerca bambina. Abbracci di carne nel sentire il grano d’estate i colori vivi arsi dal fuoco, vita. Accarezzare le labbra il rosso velato dalla passione starti accanto guardarti, il tuo silenzio che danza. Lasciare le rose sopra passi eleganti entrano ed escono frugando nei sogni e desideri di possederti |
Post n°561 pubblicato il 29 Giugno 2009 da franz321974
Labbra sottili nell'ombra la penombra che chiede la forza di opporsi all'aria. Il silenzio del tutto riempito dal fruscio di un gioco imparato da sempre. Le bandiere colme della sete di vittoria il nome rapito dal cielo divino. La mano che scende prendendo l'attimo che fugge è bello il soffio della vita. Come il passaggio siamo davanti al nostro cartello speranza d' esser ritratti. Come la finita fuga ballando alla luna aspettando la penna il mistero di guardare oltre l'orizzonte davanti.
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Post n°560 pubblicato il 21 Giugno 2009 da franz321974
Tra le camminate e lunghe passeggiate di sentieri e vicoli stretti erge sopra, lo sguardo osserva il dolce paese adagiato su un dorso di donna. Il colle nel suo massimo trova la piazza, il duomo e le antiche storie i monumenti S.Fortunato cui il beato si servì per parlare con il creato. Misterioso il suo essere paese ingannevole e sfuggente a volte tradisce le attese di chi aspetta umanità forme senza regole, che sembrano indifferenza. Il buio di notte il silenzio dello scendere tra la periferia e la campagna dove ramingo il tutto sembra ovattato, il cadenzare del tempo del giorno quotidiano. Cogliendo la dolce ispirazione ascolto la voglia d’esser portato, dall'aquila che per gioco ti regalò l'origine regale di sentirti maestoso, sopra la valle verdeggiante del fiume romano
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Inviato da: Befanetta0
il 21/06/2009 alle 11:22
Inviato da: Befanetta0
il 09/02/2009 alle 08:49
Inviato da: elbirah
il 26/01/2009 alle 17:33
Inviato da: semprepazza
il 16/01/2009 alle 19:33
Inviato da: principessa_fatina
il 24/06/2008 alle 09:44