QUINTA COLONNA

per rendere le cose come le vorremmo, bisogna imparare a guardarle per come sono.

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 

Questo è un blog personale e non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

 

 

« IL POTERE DEI MEDIANON C'E' LIMITE ALLA VERGOGNA »

LA DIFFERENZA TRA "ARBITRO" ED "ARBITRIO"

Post n°20 pubblicato il 24 Giugno 2012 da john_may

"Sono contrario, assolutamente contrario. Perché il calcio deve rimanere 'umano'. Potevo concedere questa intervista per telefono ma sono qui. Sono contrario alla tecnologia". Nemmeno il gol fantasma non convalidato a Devic in Ucraina-Inghilterra fa arretrare Michel Platini sulle sue posizioni.

Analizziamo due aspetti di questa cazzata.

1 - "il calcio deve rimanere umano" - il calcio è uno sport. come ogni sport, si basa su una competizione che mira (o almeno così dovrebbe essere, in teoria) a far emergere il migliore tra i contendenti.

E' questo che rende il calcio (come ogni sport) "umano". Perchè pur "orientato" ad assecondare la legge di natura secondo cui il migliore, o il più forte, o il più preparato, prevale, non ne garantisce il rispetto. E siccome l'uomo non è una macchina, può accadere che nel "giorno del giudizio" altre circostanze (le "motivazioni", la reazione al clima della giornata, una banale "dissenteria", la semplice "sfortuna"...) facciano sì che la vittoria sorrida non al più forte, ma... all'altro.

Proprio questo, però, rende lo sport profondamente umano. Proprio perchè asseconda la caratteristica principale dell'uomo: tautologicamente, il suo essere "umano", e non "robot". Perciò, al di là del rammarico per il più forte eventualmente sconfitto, è proprio questa intrinseca, potenziale, imponderabilità dello sport a renderlo degno di essere praticato, e seguito. Che gusto ci sarebbe a seguire una competizione di cui già si sapesse, con assoluta certezza, chi ne sarà vincitore?

Tutto questo, però, ha un senso solo se relativo alle "risorse" messe in campo dai contendenti. Ciascuno dei quali, conoscendo le leggi dello sport, mette in preventivo la sconfitta pur sentendosi il più forte. E' solo questo che giustifica la "non prevedibilità" della competizione sportiva. NON ALTRO.

Ma questo non ha niente a che fare con le regole, che DEVONO essere garantite e rispettate allo stesso modo per i contendenti. L'imponderabilità dello sport è accettabile (con tutte le imprecazioni de caso....) quando una squadra attacca per novanta minuti senza riuscire a segnare e l'altra vince 1-0 grazie all'unico tiro in porta fatto nell'unica occasione in cui ha oltrepassato la metà campo. Non quando ad una squadra si nega il gol anche se il pallone ha varcato di venti centimetri la linea di porta, e si sono piazzati pure (oltre alla quaterna arbitrale) altri due "pupazzi ad hoc" proprio con lo scopo precipuo di evitare certi... disguidi.

La "umanità" dello sport si riferisce alla potenziale attività sovvertitrice dell'imponderabile, non al fatto che l'arbitro prenda "fischi per fiaschi", soprattutto quando ciò può facilmente essere eliminato dalla tecnica.

Mettere delle fotocellule tra i pali di una porta non significa "dis-umanizzare" il calcio... se capita la "giornata storta", la "umanità" del calcio continuerà a far sì che una squadra attacchi 90 minuti senza "mettere in funzione" quelle fotocellule...

Qualcuno dica a platini che negli Stati Uniti (paese nato sulla "competizione",  al di là di tante "discutibilità"), in Sport come il basket, il football, e l'hockey (dove il bilancio di una società è pari, più o meno, al bilancio di una corrispondente intera federazione italiana), la tecnologià è messa al servizio dello sport, ed al servizio di un rispetto quanto più possibile RIGOROSO delle regole. La "umanità" del basket (per fare un esempio) sta nel fatto che Kobe Bryant, o LeBron James (come dire... i Messi e Cristiano Ronaldo del calcio), decidano una partita con un tiro da 3 "sul filo della sirena" dopo aver tirato con percentuali irrisorie per tutta la partita... ma non nel fatto che quel tiro, magari avvenuto oltre la sirena, venga convalidato da un errore arbitrale.

Gli arbitri, nel calcio come in ogni altro sport (e non solo...), sono semplicemente i garanti del rispetto delle regole. E dovrebbero accogliere a braccia aperte ogni possibilità di ridurre i loro errori.

A meno che, non vogliano ribellarsi a qualsiasi ostacolo che sottragga loro la possibilità di "incidere" sul risultato finale. Oppure, a meno che qualcuno non voglia conservarsi quella possibilità, considerando gli arbitri come "il braccio armato della legge".

2 - Potevo concedere questa intervista per telefono ma sono qui - L'arroganza mascherata da buona fede è intollerabile. In realtà, l'arroganza di questa persona è la degna superstite di quella "boria" che, quando giocava, lo portava ad atteggiarsi come se fosse il "numero 1", quando all'epoca c'erano giocatori come Maradona, Zico, Falcao, Junior, per cui lui, al massimo, poteva essere il "numero 5".

Una boria nutrita dal fatto che, avendo militato per una decina d'anni nella juventus, ai tempi del massimo fulgore della sua potenza "extra-calcistica", ha probabilmente maturato una visione del calcio (e dello sport) in cui non vince il migliore, o il più forte, o anche il più fortunato, ma il più furbo. O chi, in una maniera o nell'altra, riesce a piegare le regole al suo volere, o a portare dalla sua parte chi, di quelle regole, dovrebbe essere il garante imparziale.

Avesse concesso l'intervista per telefono, la tecnologia gli avrebbe potuto procurare un alibi ("la linea era disturbata"... "non si è colto il significato delle mie parole"... "l'intervistatore ha colto solo quello che voleva"...). Ma essendo "contrario alla tecnologia", non è possibile trovare alcuna attenuante alla sua coglionaggine.

Chi di spada ferisce, di spada perisce.

John May Lives

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: john_may
Data di creazione: 02/04/2010
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

j0432john_mayINFOTARGETwillie_coyotedolceamaradgl19Drfrancescoangelini.dariogrifon71infermiera8325caterina_stallonelauraloy2011TappetomaniaOdile_GenetGlOlAMIAStayin_alive
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

I MIEI LINK PREFERITI

 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963