Quel poco da dire
punti fermi nelle poche cose trovate da dire in qualche occasione...
Messaggi di Marzo 2019
Post n°115 pubblicato il 28 Marzo 2019 da s_bidetti
FITNESS
Sua madre gli diceva sempre di dimagrire, di mettersi a dieta, di mangiare di meno, di fare movimento, dello sport.
Qualche collega gli aveva suggerito un programma in televisione dove una tizia, terribilmente magra, spiegava gli esercizi e dava il ritmo.
Quella mattina volle tentare. Si mise in mutande e canottiera davanti alla TV. Il primo esercizio prevedeva di alzare alternativamente le gambe. Sì e no il piede si alzò di tre centimetri.
Il secondo chiedeva di toccarsi le ginocchia con le mani: non le vedeva nemmeno le ginocchia!
Rimase l’intera mattina a guardarla mangiando le sue otto ciambelle!
|
Post n°114 pubblicato il 27 Marzo 2019 da s_bidetti
PARTENZE
Non c’era una sola ragione perché lei dovesse partire. Nulla in effetti l’aspettava a casa sua. E nessuno. Una casa vuota e un po’ buia, in realtà, e una vita monotona. Quei giorni invece erano stati pieni e meravigliosi. E lui era sicuro di essere riuscito a farla ridere, e divertire, e stare bene. Nessuno screzio, nessuna discussione, nessuna delusione o disincanto. Eppure, quando una cosa deve finire, forse è ineluttabile. Lei partiva per rientrare nella sua tristezza e restituire la sua a lui. A volta l’incapacità di godersi la felicità è il maggior motivo dell’infelicità personale. Buon viaggio! |
Post n°113 pubblicato il 27 Marzo 2019 da s_bidetti
FANTASIA
Indubbiamente c’era qualcosa di sbagliato nella sua vita. Continuava ogni mattina a svegliarsi e poi a ripetere le stesse azioni per tutto il giorno. Senza pause. Senza fantasie. Sveglia, lavoro, spesa, casa, cena, TV, letto. Tutto di corsa, tutto senza di lui.
Era ciò che pensava quella mattina mentre, di fretta, si avviava a prendere l’autobus. Poi la vide: una farfalla! A ottobre? Volava coloratissima, senza agitazione, con ali grandi, verso il parco. Ma non era fuori tempo? Non aveva anche lei dei ritmi da rispettare? Prese a seguirla, prima con lo sguardo, poi materialmente, senza accorgersene, nel parco…
|
Post n°111 pubblicato il 25 Marzo 2019 da s_bidetti
LA COLPA
Era stato naturale addossarsi la colpa. Francesco, il suo migliore amico, non avrebbe resistito a un’accusa di omicidio, né alla prigione. Era stato lui, in un gesto di rabbia, a spingere il vecchio per le scale; reo soltanto di non avergli voluto consegnare il portafoglio.
Aveva ancora impressa la faccia dell’amico, sorpresa, sconvolta, incredula. Lui non ci aveva pensato due volte: lo aveva fatto allontanare da lì, urlandogli contro per farlo smuovere, e poi aveva aspettato i carabinieri, per andare via con loro.
Aveva raccontato di come Francesco avesse tentato di dissuaderlo. Voleva troppo bene al suo amico!
|
Inviato da: s_bidetti
il 03/12/2019 alle 10:41
Inviato da: RavvedutiIn2
il 15/11/2019 alle 19:16
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/11/2019 alle 17:15
Inviato da: s_bidetti
il 25/07/2019 alle 00:15
Inviato da: liberante
il 20/07/2019 alle 14:34