Quel poco da dire
punti fermi nelle poche cose trovate da dire in qualche occasione...
Messaggi di Settembre 2019
Post n°299 pubblicato il 25 Settembre 2019 da s_bidetti
MALEDETTA PENNA!
Doveva scriverle una lettera, come una volta. Un biglietto, magari breve, per farle capire cosa provava per lei. Doveva sbrigarsi, prima che lei uscisse da quel negozio. Glielo avrebbe fatto scivolare nella borsa o in una busta. Voleva dichiararsi, però non sarebbe mai riuscito a parlarle.
Aveva la carta, ma la penna non scriveva. L’aveva strofinata in tutti i modi possibili, ma niente da fare. E lei stava proprio per uscire. L’indomani sarebbe partita e l’avrebbe persa! Così si fece coraggio, le andò davanti e fece il discorso più lungo che avesse mai fatto. E lei… lo baciò! |
Post n°298 pubblicato il 24 Settembre 2019 da s_bidetti
LIBERO!
Era libero! Dopo 27 anni passati in carcere, incolpato di un omicidio che non aveva commesso, usciva per buona condotta.
Non avrebbe più visto quei corridoi grigi.
Non avrebbe più condiviso lo spazio con dei detenuti.
Non avrebbe più dovuto sottostare a orari di pasto e sonno decisi da altri.
Si guardò a destra e sinistra. Era libero di andare. Sua figlia lo aveva rinnegato quasi subito; i parenti lo avevano dimenticato; i vecchi amici non erano venuti a trovarlo.
Guardò la guardia Giovanni, che gli sorrideva, amichevole.
“Non tornare!” “Giovanni, fammi rientrare, dai. Oggi proprio non mi va!”. |
Post n°297 pubblicato il 24 Settembre 2019 da s_bidetti
TRASLAZIONI
Il programma di trasferimento era basato sulla temperatura del corpo dell'ospite. La capsula veniva inviata direttamente in prossimità del corpo di cui l'embrione, già perfettamente formato e consapevole, doveva prendere possesso trasferendovi la propria entità grazie appunto alla differenza di temperatura tra la sua essenza e quella del terrestre scelto. Il procedimento di traslazione si avviava pochi secondi dopo l'atterraggio e durava qualche istante. Poi l'embrione prendeva il controllo.
Quando l'embrione 7821 atterrò, il procedimento non scattò. I sensori esterni non avvertivano differenza di temperatura. Qualcosa era andato storto... La lumaca si inerpicava intanto lentamente su quella superficie metallica... |
Post n°296 pubblicato il 24 Settembre 2019 da s_bidetti
OTTIMISMO
I due erano compagni di stanza in ospedale ormai da tre settimane. Condividendo clisteri, flebo e pappagalli, inevitabilmente erano diventati amici. Quasi coetanei, i due vecchi erano abbastanza malconci. Uno dei due in particolare aveva crisi sempre più preoccupanti, soprattutto di notte.
In una di queste, particolarmente buia, disse: «Sai, Tommaso, in fondo non vedo l’ora di farla finita. Sono stufo!»
«Ma che dici, noi siamo pellacce, mica molliamo! Ci rimettiamo in forma e poi lasceremo che la vita faccia il suo corso…»
«Vorrai dire la morte!» «Come sei pessimista! È la vita che va avanti, sempre e comunque!» |
Post n°295 pubblicato il 24 Settembre 2019 da s_bidetti
REPLICHE…
La macchina era a punto. Dopo centinaia di tentativi era finalmente riuscito a perfezionarla. Bastava mettere nella cabina A un qualsiasi oggetto e nel giro di un’ora nella cabina B un altro oggetto identico al primo si sarebbe materializzato. E il processo era ripetibile, volendo dava vita a una produzione in serie.
Per festeggiare invitò Betty. Affascinata dall’invenzione, gli dette tutta se stessa, appassionatamente. Fecero l’amore più e più volte, in tutti i posti e le posizioni. Era assatanata! Quando scattò il meccanismo non se ne accorse, ma dopo un’ora centinaia di Betty si avventarono assatanate su di lui!
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Inviato da: s_bidetti
il 03/12/2019 alle 10:41
Inviato da: RavvedutiIn2
il 15/11/2019 alle 19:16
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/11/2019 alle 17:15
Inviato da: s_bidetti
il 25/07/2019 alle 00:15
Inviato da: liberante
il 20/07/2019 alle 14:34