Quel poco da dire
punti fermi nelle poche cose trovate da dire in qualche occasione...
Messaggi di Agosto 2019
Post n°264 pubblicato il 20 Agosto 2019 da s_bidetti
RIPETITIVITÀ E NOIA
Ogni mattina si svegliava alle 6.20. Alle 7, cascasse il mondo, la signora voleva il tè caldo. Poi le giornate scorrevano uguali: le abluzioni mattutine, poi velocemente al mercato, poi il pranzo. Minestrina al sugo, lenta lenta, coscia di pollo e verdura cotta, una pera. La prima mattina in cui, entrata col tè, si rese conto che la signora non c’era, si sentì però del tutto perduta! |
Post n°263 pubblicato il 19 Agosto 2019 da s_bidetti
IMBARCO
L’hostess controllò carta d’imbarco e documento; poi imboccò il corridoio che conduceva all’aereo. Era sempre emozionato prima del decollo. Ormai conosceva benissimo la ritualità che lo precedeva, ma c’era sempre un che di inquietante e magico nei gesti, nelle frasi.
Trovò il posto, allacciò la cintura. Quando tutti furono sistemati, l’aereo rollò sulla pista e si alzò in volo.
Fu a quel punto che iniziò a notare qualcosa di strano. Tutti i passeggeri cominciarono a cambiare aspetto: strane appendici fuoriuscivano dalle loro schiene, le bocche trasformate in tenaglie, le braccia in terrificanti chele che si dirigevano verso di lui…
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Post n°262 pubblicato il 18 Agosto 2019 da s_bidetti
CANI
Da piccoli è normale avere paura dei cani, soprattutto se grandi e protettivi dei padroni. In campagna dei nostri amici avevano una cane, Bobby un bracco da caccia. Un giorno Bobby aveva aggredito mio fratello, facendolo cadere e quasi mordendolo; lui ne era rimasto spaventato, così non voleva più venire da loro. Io avevo imparato, arrivato al cancello in muratura della loro casa, ad arrampicarmi sul muretto, da dove cominciavo a chiamare. Bobby arrivava di corsa, ma non poteva raggiungermi; i miei amici venivano a prenderlo e lo rinchiudevano, così io potevo scendere. Coi giorni Bobby diventò mio amico… |
Post n°261 pubblicato il 17 Agosto 2019 da s_bidetti
FISIOLOGIE… 2 Sul pianeta deserto, dopo essere entrambi precipitati, i due nemici avevano assemblato i pezzi residui delle due astronavi per poter ripartire. Solo la femmina Kailgenn poteva pilotare quella navicella. Per farla guarire dalla ferita doveva scatenare una forte reazione emotiva, facendo l’amore con quel corpo ripugnante, viscido, ustionante. Mentre le si avvicinava, la Kailgenn attivò le sue onde mentali, per preparare i suoi organi sessuali all’accoppiamento. Fu allora che lui si trovò davanti la donna più bella che avesse mai visto, la ragazza che aveva sempre sognato, con cui fece l’amore per tutta la notte, dolcemente e appassionatamente! |
Post n°260 pubblicato il 16 Agosto 2019 da s_bidetti
FISIOLOGIE…
Le due astronavi si erano alla fine schiantate sul pianeta, dove c’erano condizioni di vita possibili per entrambi. Si guardarono con odio, si erano combattuti alla morte fino a poco prima, ma ora dovevano convivere e collaborare. Lei era una femmina della razza Kailgenn, con alcune caratteristiche simili all’uomo, ma dall’uomo ritenute orribili. Era ferita, ma tra loro era l’unica che poteva pilotare la navicella formata assemblando le loro astronavi. Doveva rimettersi in forze. L’unico modo per recuperare energia, nella sua fisiologia, era la forte emozione di un atto sessuale. Così l’uomo si avvicinò a quelle viscide protuberanze ustionanti… |
Inviato da: s_bidetti
il 03/12/2019 alle 10:41
Inviato da: RavvedutiIn2
il 15/11/2019 alle 19:16
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/11/2019 alle 17:15
Inviato da: s_bidetti
il 25/07/2019 alle 00:15
Inviato da: liberante
il 20/07/2019 alle 14:34