Quel poco da dire

PARTENZA SPONTANEA…

La figlia Daniela quella volta preferiva evitare il solito weekend al mare, come sempre dal mese di giugno: “Dai, papà, è l’ultimo weekend che posso passare con Marco. Poi lui parte per le vacanze e non ci vediamo per tutta l’estate!”

“Senti, già tuo fratello sta rompendo con la sua partita…”

“Esatto, è l’ultima di campionato, l’allenatore mi fa giocare e tu mi porti via?”

La moglie, paziente e rassegnata, attendeva già pronta.

“Non rompete e preparatevi!”

Prese le chiavi e portò i bagagli verso l’auto. Un gesto inconsulto e le chiavi, copia unica, caddero però nel tombino!

LAVATIVI

Nell’ufficio postale la gente si affollava, qualche sportello non coperto, gli impiegati smaltivano le operazioni al meglio. Un vecchio a un certo punto cominciò a borbottare qualcosa: “Lavativi! Nessuno che abbia voglia, e gli sportelli vuoti! Qui ci vorrebbe Hitler!”

L’uomo accanto si voltò di scatto. Poi, calmo, chiese: “Ma lei che lavoro ha fatto nella sua vita?”

“Io ho lavorato in banca per 42 anni!”.

“All’agenzia della Banca Popolare di Piazza Ludovici, vero?”

“Esatto”, rispose quello meravigliato.

“Sì, ora mi ricordo di lei, quello con la fila sempre più lunga davanti perché non aveva voglia di fare niente!”

VORREI RIUSCIRE A SCONVOLGERTI!

"Dai, dimmi veloce! Vuoi farmi capire cosa vuoi da me?”

"Veloce! Come si fa a essere veloci? Un amore non si dice in poco tempo, non si spiega di corsa. So solo che vorrei riuscire a colpirti, a sconvolgerti, a ribaltare la tua vita per farti pensare a me. Almeno quanto io penso a te. Vorrei riuscire a conoscerti e a piacerti, vorrei continuare a sognarti tutte le notti ed entrare nei tuoi sogni, nelle tue fantasie. Un amore non si racconta in poche parole,  neanche 100 basterebbero..."

"Sai una cosa? Tu mi hai già sconvolto!".

VIAGGIO

Amava viaggiare. A bordo di qualunque mezzo, anche guidando un’automobile. Se fosse vissuto in altra epoca, avrebbe amato anche le carrozze, o le lunghe giornate a cavallo per percorrere piccole distanze. O magari a piedi, come i viandanti di una volta.

Ciò che amava del viaggiare era la dimensione comunque individuale che presenta. In ogni caso, esiste un rapporto personale, soggettivo, che nessuna comitiva o moltitudine di compagni di viaggio possono alterare. Perché – lo sapeva bene – il viaggio è una dimensione interiore; non esiste se non lo si percorre innanzi tutto nel proprio cuore.

Riprese di nuovo a camminare…

LUCI NELLA NOTTE

Ogni sera dalla finestra guardava quella luce. Sapeva che era il fuoco delle ragazze che si vendevano sullo stradone, che volevano allontanare il freddo, ma anche attirare i clienti, come fossero falene perse nel buio della notte.

Si chiedeva ogni notte cosa succedesse laggiù, quali fossero le trattative, quali le parole chiave per gli accordi da raggiungere. La sua solitudine gli sembrava somigliare a quella di quelle ragazze.

Una sera decise di scendere e andarle a trovare, magari stare con una di loro. Da lontano altre luci, azzurre, lampeggianti, gli fecero capire che non le avrebbe incontrate…