Creato da Quique.g il 29/07/2010

QUIQUEG

«Era nativo di Rokovoko, un'isola lontanissima all'Ovest e al Sud. Non è segnata in nessuna carta: i luoghi veri non lo sono mai.»

 

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FREDDO

Post n°386 pubblicato il 31 Luglio 2012 da Quique.g

Nel mio dolore nulla è in movimento
Di quello che io stesso sono stato
Attendo, nessuno verrà
Né di giorno né di notte né mai più.
I miei occhi si sono separati dai tuoi occhi
Perdono fiducia perdono la luce
La mia bocca si è separata dalla tua bocca
La mia bocca si è separata dal piacere
E dal senso dell'amore e dal senso della vita
Le mie mani si sono separate della tue mani
Le mie mani lasciano sfuggire tutto
I miei piedi si sono separati dai tuoi piedi
Non avanzeranno più non ci sono più strade
Non conosceranno più né il peso né il riposo
Mi è concesso di veder finire la mia vita
Con la tua
La mia vita è in tuo potere
che ho creduto infinita
E l'avvenire la mia sola speranza è il mio sepolcro
Identico al tuo circondato da un mondo indifferente
Ero così vicino a te che ho freddo vicino agli altri.

P. Eluard

Foto di Quique.g

Mi sono svegliato alle cinque e nove minuti questa mattina, un minuto prima della sveglia, mi sono risparmiato anche quel trillo che odio, mi manca l'aria, sento la pressione premere sulle tempie e sul petto, ho voglia di abbandonarmi sono talmente stanco, nervoso e a pezzi che vorrei scendere dal treno e non farmi trovare da nessuno, forse non è il caso, va troppo veloce, se non mi calmo un pò da qui a venerdì sarà un logorio continuo e costante, in questo momento mentre attraversiamo Parma, ho un pensiero che mi è venuto a fare compagnia... Addormentarmi sentendo la tua mano su un fianco... nessun altro movimento.

Devo arrivare a venerdì...

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