RECCHIA LUIGI ANGELO

" CHE BRUTTO POSTO, E' PROPRIO DEPRIEMENTE"...CHISSA' QUANTE VOLTE, PASSANDO PER QUALCHE STRADA DI CITTA' O PAESE DI PERIFERIA, AVETE NOTATO UN PANORAMA CHE VI HA MESSO SUBITO IN GUARDIA, VI SIETE SUBITO SENTITI A DISAGIO, CON UNA SFRENATA VOGLIA DI FUGGURE DA ESSO.

QUESTO E' CIO' CHE ACCADE QUANDO L'ARCHITETTURA DI QUEL POSTO NON ESISTE.

ESISTE UN LUOGO CON EDIFICI COSTRUITI SOLTANTO CON IL SEMPLICE SCOPO DI SERVIRE, DI ESSERE FRUIBILI AL PIU' PRESTO.

SPESSO LA FRETTA COSTRUTTIVA DIMENTICA LA INNATA NECESSITA' DI ASSORBIRE UN LUOGO, DI RENDERLO NOSTRO, DI RENDERLO PARTECIPE DELLA NOSTRA VITA.

MA A NOI DEVE PIACERE, CI DEVE FAR SENTIRE BENE, CI DOBBIAMO SVEGLIARE AL MATTINO CON LA VOLGLIA DI VIVERE SEMPRE LI'.

MA LA MAGGIOR PARTE DELLE VOLTE CIO' E' IMPOSSIBILE. ACCETTIAMO UN LUOGO PER IL SEMPLICE FATTO DI ESSERCI NATI O PERCHE' SARA' QUEL LUOGO CHE CI DARA' LA POSSIBILITA' DI SOPRAVVIVERE, CI DARA' UN LAVORO E UNA FAMIGLIA.

E INTANTO GLI ANNI PASSANO E NOI INVECCHIAMO, MA INVECCHIA ANCHE TUTTO CIO' CHE CI CIRCONDA. I LUOGHI DIVENTANO OBSOLETI, L'ESIGENZA DI ACCESSIBILITA' SI FA SEMPRE PIU' FORTE, LA VOLGLIA DI CAMBIARE AUMENTA E ALLA FINE SI "SOPRAVVIVE" ALLA VITA STESSA.

E' OBBLIGATORIO PER UN ARCHITETTO (O CHI PER LUI) DIFFONDERE IL MESSAGGIO DELLA "FUTURIBILITA'", DELLA PRESENZA OSSESSIVA DEL TEMPO CHE PASSA E CHE PORTA CON SE' CAMBIAMENTO.

PERTANTO, COME IN UNA PUBBLICITA' DI GIOIELLI, UNA ARCHITETTURA ( DA INTENDERSI IN OGNI SUA FORMA, DALLA PIU' PICCOLA FIORIERA ALLA PROGETTAZIONE DI UN INTERO PAESAGGIO) DEVE ESSERE CREATA PER DURARE " PER SEMPRE ".

E' VERO CHE PER SEMPRE FORSE SOLO LE PIRAMIDI POTRANNO DURARE, MA E' UN PENSIERO CHE NON SI RIFERISCE ALLA MATERIALITA' DEL MANUFATTO,  MA A CIO' CHE IL TEMPO LASCIERA' NELLA MEMORIA DI CHI L'HA VISSUTA.