RESPECT

SU LA TESTA!

Egregi amici, io sono qui ad implorarvi. A redarguirvi. E a tendervi la mano. Allora riprendetevi la vostra dignità! Ritrovate fierezza e forza. Non mortificate oltremodo la vostra intelligenza, la vostra diligenza. Guadagnatevi la mia opposizione. Io sono stanco. Onestamente stanco, di sentire coloro che si vergognano d’essere italiani. Solo per questo o per quel fatto. O malefatto. Solo per colpa di Berlusconi. Piagnucoloni! La dittatura. Segnali dal passato. Paura. Non c’è più libertà. Di stampa e di parola. Da ora? E ancora: allarmi, allarmi. Vergogna! Io vi dico. Su la testa! Smettetela d’umiliarvi a intervistar puttane, smettetela di giudicare come un Tribunale. Il dramma morale. Ascoltate! E ricordate. Che dal Fascismo ad oggi non arrivammo senza fermate intermedie. E queste si chiamarono anni di piombo. E si chiamò terrorismo. E  Brigate Rosse. E si chiamarono persone che in nome dei loro migliori ideali, della loro giustizia giusta, rapinarono, sequestrarono, assassinarono. Quindi parliamo oggi di scudo fiscale. Di Lodo Alfano e sentenze annunciate. Ed accusiamo. E difendiamo. Voi vergognandovi d’essere italiani. Voi. Io no. Io vi domando infatti, vi vergognaste d’essere italiani quando solo due anni fa il governo Prodi aprì con l’indulto le porte delle carceri? Vi vergognaste d’essere italiani, quando appunto spacciatori, scippatori, rapinatori, arrestati solo pochi giorni prima, metteste ancora di fronte al ragazzino, alla vecchietta, al tabaccaio? E vi vergognaste d’essere italiani quando il (allora) primo ministro Massimo D’Alema lungamente ospitò e protesse il terrorista internazionale curdo Ocalan, quasi scatenando la reazione militare turca? Bene, sono passati solo pochi giorni dai funerali di Stato per i sei paracadutisti uccisi in Afghanistan. Pochi giorni dalle immagini di quelle sei bare pietosamente avvolte nel tricolore e pietosamente portate a spalla da altri fratelli Italiani. Ed è vivo il ricordo di quelle migliaia di cittadini che hanno applaudito e lanciato fiori durante il percorso, hanno pianto, hanno esposto la bandiera. E tutte le televisioni hanno trasmesso quelle immagini. E la dignità di quelle famiglie di vedove e di orfani. Ed io sono stato orgoglioso di essere italiano. Ed io ho pianto. E pochi giorni dopo, quando già ad una pur piccola parte dei terremotati d’Abruzzo è stata restituita una casa sicura e dotata di ogni confort, sono stato orgoglioso di vedere che su ogni balcone di ogni appartamento c’era una bandiera italiana. Perché non è stato Berlusconi a dare l’alloggio a questi sfortunati, ma la Nazione. Essi lo sanno. E sono grati. Io anche lo so. E voi? Concludo, stimatissimi amici miei, con un pensiero sull’immigrazione. Voi giudicate ingiusti i respingimenti. Anch’io. Siccome so che in Africa ci sono diverse centinaia di milioni(!) di persone che rischiano giornalmente di morire di fame, di malattia, di guerra. Non possiamo disinteressarcene. Perché, dico io, ospitare in Italia solo quelli che a patto di enormi sacrifici e rischi giungono sulle nostre coste, complici organizzazioni criminali internazionali? Andiamoceli a prendere tutti con comodi voli di linea o navi passeggeri. In un anno riusciremmo a portare in italia diverse decine di milioni di africani. Se solidarietà deve essere, solidarietà sia. A me sta bene. E a voi?

patriotticamente vostro, Gentleman_G