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Post n°1090 pubblicato il 20 Marzo 2009 da paTTanegra
Dicevo sempre: l' Amore è come Babbo Natale. Prima o poi arriva qualcuno più scaltro che ti dice che non esiste. Ma entrato a piè pari nel mio 35° annus vitae devo ricredermi. Ormai scevro da inutili orpelli cerebrali mi cospargo il capo di cenere e lo dico a gran voce: l'Amore esiste e come! Eterno e onnipresente. Ma quello che inevitabilmente decade (a scadenza!) è chi o cosa lo veicola. Non è oggettivamente possibile godere con la stessa intensità delle stesse emozioni. Al minuto 15:22 del Vienna Concert Parte I di Keith Jarret c'è un passaggio sullo spartito che al primo ascolto mi fece bagnare le gote, tanto che presi un post-it, annotai a penna il minutaggio sul display del lettore e lasciai il post-it nella custodia del cd. Era una prassi che adottavo spesso in quel periodo. Oggi, anche se d'istinto avrei voglia di farlo con altri dischi, mi frena l'idea della delusione che ciò che ho provato una volta non è ripetibile con la stessa intensità. Una lampadina a risparmio energetico si accende emanando una luce flebile che lentamente prende forza e persiste: i veicoli dell'amore funzionano al contrario (fisica incontrovertibile!). Tutti sanno che è vero nessuno escluso, ma accettarlo... cazzo se è difficile. Chi è senza 'rimpianto' scagli la prima pietra.
"...malinconia puttana che mi fotti con il tempo e la distanza, che le persone amate non le ho amate mai abbastanza... e tra un addio che viene e un addio che va, vivo diviso a metà.." (R.Vecchioni) |
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