Creato da alex.omega il 20/02/2006

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MISTERIOSA MALATTIA UCCIDE API

Post n°83 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da alex.omega
 
Tag: SCIENZA
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USA: MISTERIOSA MALATTIA UCCIDE API 

FILADELFIA  - Una misteriosa malattia sta decimando le api americane, mettendo a repentaglio l'impollinazione per molte colture e provocando danni per centinaia di migliaia di dollari agli apicoltori. Lo hanno reso noto esperti del settore. Nelle ultime settimane gli apicoltori in 22 Stati degli Usa hanno registrato perdite fino all'80% della loro popolazione di api, ciò che ha impedito loro di affittare le famiglie per l' impollinazione dei mandorli (e, più avanti, dei meli e dei mirtilli). Jerry Bromenshenk, professtore dell'Università del Montana e amministratore delegato di Bee Alert Technology, società che si occupa del problema, ha parlato di un fenomeno "inconsueto in termini di ampia diffusione e gravità". Dave Hackenberg, un allevatore della Pennsylvania, ha riferito di aver perso circa 2.000 arnie, ognuna delle quali può ospitare fino a 50.000 api. Tra il reddito mancato e il costo per ricomprare le api, stima una perdita di 350.000 dollari.

L'individuazione delle cause della decimazione è resa più difficile dal fatto che spesso gli alveari sono vuoti, a parte la regina e poche operaie. Secondo Hackenberg, avviene che il numero delle api nelle arnie diminuisca nel giro di qualche giorno, fino a quando non ne rimane più nessuna (o pochissime). Non si sa dove vadano, se si tratti di una sciamatura massiccia o se invece vadano a morire altrove. Jeff Pettis, ricercatore al dipartimento di agricoltura di Beltsville (Maryland), sostiene che le api potrebbero morire per una combinazione di fattori, tra cui la presenza di parassiti (acari, in particolare) e carenza di polline. Si indaga anche se vi sia un collegamento con le forti perdite di api registrate di recente in alcuni Paesi europei, in primo luogo la Spagna.

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Questa notizia non è da sottovalutare, a mio parere.

Non tutti sanno che le api sono una specie di scanner ambientale a livello di microclima della zona in cui vivono.

Mi spiego meglio: Se le api fuggono vuol dire che sta accadendo qualcosa di grave in quella zona, a livello ambientale. E se non sta accadendo, probabilmente, sta per accadere.

Ma se le api muoiono, forse qulacosa di peggio è già accaduto e sta per avere effetti devastanti sul resto dell'ecosistema delle zone colpite.

Spero di sbagliarmi..... lo spero davvero.

Il link alla notizia è questo:

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_2086013961.html

 
 
 

INTEGRITA' NAZIONALE

Post n°82 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da alex.omega
 
Foto di alex.omega

La Repubblica è una e indivisibile

  Anche il Codice Penale non ha bisogno di molte interpretazioni su questa materia.

Art. 241 Attentati contro la integrità, l'indipendenza o l’unità dello Stato.

 


Chiunque commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l'indipendenza dello Stato è punito con l’ergastolo.

 Originariamente era prevista la pena di morte, poi soppressa e sostituita con il carcere a vita, a testimonianza che questo è, per la legge italiana, reato più grave, per esempio dell’omicidio, per il quale sono previste gradazione di pena più lievi prendendo in considerazione le modalità del delitto.

L’attentato alla integrità dello Stato non ammette, invece, attenuanti e l’articolo 5 dello stesso Codice Penale non ammette l’ignoranza della legge.

E' infatti indubbio che, quel pezzo di madre Patria verrà sottratto nel fatto e nel diritto all'Italia diventando un'isola straniera all'interno dei nostri confini.

 Probabilmente nessun magistrato avvierà mai un procedimento in questo senso, come nessuno fece nulla quando, ambiguamente, nella legge che aboliva la leva obbligatoria, al comma 1 di fatto si stabilì la condizione subordinata dell'Italia alle decisioni delle "organizzazioni internazionali delle quali l'Italia fa parte”, leggi, tra l'altro, la Nato.

L’Italia deve difendere la sua residua sovranità nazionale e l'opposizione alla megastruttura militare americana di Vicenza sarebbe stato un passo fondamentale per invertire una tendenza che va avanti dalla fine della guerra mondiale.

Ora Rc e Pdci hanno annunciato battaglia, ma su cosa? Se fossero veramente determinati farebbero cadere oggi il governo Prodi. Cosa tra l'altro, del tutto inutile poiche' ci penserebbero altri a fare la stessa cosa.

Questo però non lo faranno mai lorsignori ed allora tanto vale che la smettano con il loro starnazzare.

Sette parlamentari veneti della maggioranza (Laura Fincato della Margherita, Elettra Deiana, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana del Prc, Luana Zanella dei Verdi, Lalla Trupia dei Ds e Severino Galante del Pcdi) hanno voluto incontrare Letta: «Ci ha detto testualmente – ha riferito Severino Galante del Pcdi – che il governo è stato costretto a prendere questa decisione. Noi non abbiamo indagato sulla natura di queste costrizioni, però…»

Noi, invece, vorremmo indagare sulla natura di queste costrizioni.
Gli italiani devono sapere, perché in pericolo c’è la loro residua libertà

 Semmai bisogna ulteriormente preoccuparsi per certe inquietanti dichiarazioni rilasciate ieri nientemeno che dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Enrico Letta.

 Gli italiani, nonostante oltre mezzo secolo di bombardamento mediatico, lo dicono i sondaggi, sono in maggioranza contrari a questa nuova base Usa in Italia.

 Si vada quindi alle urne e non divisi tra liberisti filoatlantici di centrosinistra e liberisti filoatlantici di centrodestra, ma tra collaborazionisti dell’invasore e uomini liberi.

 Così non è stato e con la precisa responsabilità di un governo al cui interno siedono esponenti della cosiddetta sinistra radicale.

 Noi crediamo che la decisione di concedere agli Usa l'area attualmente occupata dall'aeroporto "Dal Molin» per la realizzazione di una base militare americana (Ederle2), che sarà fuori dalla giurisdizione italiana, violi proprio l’articolo 241 del Codice Penale.

 Chiunque commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l'indipendenza dello Stato è punito con l’ergastolo.

 Questo articolo compare alla pagina:

http://www.disinformazione.it/dal_molin.htm

Ma quello che io vorrei capire e' se non possiamo fidarci dei nostri politici, sul rispetto della costituzione italiana...... di chi dobbiamo fidarci?

a presto. Ciao a tutti

 
 
 

BASE USA o GETTA ?

Post n°81 pubblicato il 23 Gennaio 2007 da alex.omega
 
Foto di alex.omega

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione questi due articoli tratti dal sito ansa:

Primo articolo:

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Base Usa: 1 febbraio esame mozioni
Finora presentate al Senato quelle di An e Fi
 (ANSA) - ROMA, 23 GEN - La Conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso all'unanimita' di discutere le mozioni sulla base Usa di Vicenza giovedi' primo febbraio. Finora sono state presentate mozioni da Fi e An. "Ora vogliamo sapere qual e' la politica estera del nostro paese -afferma Maria Elisabetta Alberti Casellati (Fi) -. Vedremo quello che rispondera' il Governo, ed e' molto importante perche' le dichiarazioni di Prodi sono diverse da quelle di Pecoraro e Bertinotti. Non si capisce in quale direzione vada".

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Secondo Articolo:

Base Usa Vicenza: la Rice ringrazia
Ne rende conto il leader di An Fini in visita a Washington
 (ANSA) - WASHINGTON, 23 gen - Il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice, ha espresso all'Italia il proprio apprezzamento sulla questione della base di Vicenza. Ne ha reso conto il leader di An Gianfranco Fini, che l'ha incontrata nel corso della sua visita di due giorni a Washington. "La Rice ha ringraziato l'Italia per questa scelta - ha detto Fini - sarebbe stato gravissimo se il governo fosse rimasto succube della sinistra radicale". 

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Ora..... Secondo voi..... la cara signora Rice ha mai ringraziato qualcuno senza averne in cambio qualcosa?

Dobbiamo pensare che questa sua affermazione per bocca di Fini sia solo un caso oppure lei sa qualcosa che noi non sappiamo.

Qualcuno di noi potrebbe pensare che noi siamo antiamericani nel dire che attuare il raddoppio della base usa di vicenza sarebbe oltremodo una violazione di sovranità nazionale..... ma, come disse un mio buon amico una volta, è possibile che non siamo noi ad essere antiamericani, forse sono loro ad essere antiitaliani.

Ma vi assicuro che questi due articoli mi danno da pensare ed avendo sentore di quanto sta accadendo intorno al nostro bisfrattato paese credo che quel ringraziamento voglia significare che i giochi sono fatti in tutti i sensi.

Qualcuno di voi potrebbe pensare che sono un uccellaccio del malaugurio ma questo lo vedremo il primo febbraio, dopo l'esame mozioni che, guarda caso, sono state presentate solo da AN e FI.

Chissà perchè il mio settimo senso e mezzo mi dice che qui ANFI ci cova.

 
 
 

dagli Usa: Cynthia Mckinney avvia la procedura di impeachment per George W. Bush

Post n°80 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da alex.omega
 
Foto di alex.omega

Questa, per me, è una grande notizia che dovrebbe essere riportata dai media ma, come spesso accade, non avviene la magia, i media non sono interessati a queste cose, hanno notizie più importanti da proporci.

Ma non voglio dilungarmi in inutili parole, lascio a voi che leggete il piacere di gustare, o meno, questa notizia.

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Se c’è qualcuno che al Congresso degli Stati Uniti non ha mai creduto che l’attacco dell’11 Settembre sia stata “una completa sorpresa” per l’Amministrazione Bush e che anzi da sempre ha sostenuto che il governo americano fosse come minimo a conoscenza dell’attacco imminente ed abbia lasciato fare, quel qualcuno è sicuramente Cynthia Mckinney.

Eletta come rappresentante della Georgia per il Partito Democratico, si è dimostrata molto critica nei confronti della versione ufficiale del governo..

ed in questi anni...

... non ha mai mancato di presenziare a conferenze in cui si contestava la versione ufficiale, si criticava l’operato della 9/11 Commission, e si proponevano le cosiddette “teorie della cospirazione”.

La Mckinney non farà parte del Congresso, a maggioranza democratica, che si insedierà a Gennaio in quanto è stata sconfitta da Hank Johnson nelle elezioni primarie del partito, forse anche con lo zampino delle macchine per il voto elettronico Diebold.

Prima di andarsene, però, ha voluto presentare un ultimo atto, come canto del cigno, per forzare la nuova maggioranza democratica a prendersi le sue responsabilità ed affrontare la questione Bush.

Ha infatti presentato al Congresso un atto formale per avviare la procedura di impeachment nei confronti del presidente George W. Bush, del suo vice Cheney, e del Segretario di Stato Condoleeza Rice.

Non le è stato consentito leggere alla Camera dei Rappresentanti discorso che aveva preparato e che sarà liberamente consultabile presso gli archivi del Congresso a partire dalla prossima settimana.

Eccone la traduzione in italiano.

***

Signor Presidente,
Sono oggi di fronte a questa assemblea come americana fiera e come servitrice del popolo Americano, che ha giurato di difendere la Costituzione degli Stati Uniti.

Durante il mio mandato, ho sempre cercato di dire la verità. E' questo mio dovere che mi porta qui oggi.

Abbiamo un presidente che ha mal governato ed un Congresso che si è rifiutato di accertarne la responsabilità. E' una situazione grave e penso che la posta in gioco, per il paese, sia alta.

Nessun Americano è al di sopra della legge, e se permettiamo al Presidente di violare, nel modo più diretto e fondamentale, la fiducia del popolo e continuare a governare, senza un processo per accertarne le responsabilità, che cosa ci dice questo sul nostro dovere verso la verità? E verso la Costituzione? E verso la Democrazia?

La fiducia del popolo Americano è stata tradita. E deve essere intrapreso un cammino per riparare questo danno. Questo processo deve iniziare con onestà e responsabilità.
Sino alla nostra invasione dell'Iraq, il popolo Americano ha supportato le azioni di questa Amministrazione perché credeva nel nostro Presidente. Pensavano che stesse agendo in buona fede. Credevano che le leggi ed i valori Americani sarebbero stati rispettati. [Credevano] Che nella gravità della situazione, due valori rimanessero saldi: la fiducia e la verità.

Dai funghi atomici, alla yellow cake (l'ossido giallo di uranio) africana sino ai tubi di alluminio, al popolo Americano ed a questo Congresso non sono stati presentati i fatti, ma piuttosto tutta una serie di bugie, per giustificare l'invasione dell'Iraq.

Il Presidente Bush, insieme al Vice-Presidente Cheney ed alla Rice, allora Consigliere per la Sicurezza Nazionale, hanno presentato al Congresso ed al popolo Americano un quadro che rappresentava l'Iraq come una minaccia immediata, culminando con l'affermazione del Presidente Bush per cui l'Iraq era solo a sei mesi dallo sviluppo della bomba atomica. Avendo acquistato consenso utilizzando delle false paure, il Presidente ha quindi condotto il paese alla guerra.

Questo ha gravi conseguenze per la salute della nostra democrazia, per la nostra reputazione con i nostri alleati e, soprattutto, per le vite dei nostri uomini e delle nostre donne nell'esercito e delle loro famiglie – a cui sono stati chiesti sacrifici, tra cui il sacrificio ultimo, la vita – per la nostra sicurezza.

Così come ci aspettiamo che i nostri leader siano sinceri, ci aspettiamo anche che rispettino la legge e le nostre corti ed i giudici. Anche in questo caso, il Presidente ha tradito il popolo Americano.

Quando il Presidente Bush ha firmato l'ordine esecutivo che autorizzava lo spionaggio illegale dei cittadini Americani, ha aggirato le corti, la legge, ed ha violato la separazione dei poteri fornita dalla Costituzione. Una volta che il programma è stato rivelato, ha quindi tentato di nasconderne l'obiettivo al popolo Americano rilasciando dichiarazioni contraddittorie e false.

Il Presidente George W. Bush ha fallito nel suo compito di preservare, proteggere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti, ha fallito nel suo compito di assicurarsi che i principali membri dell'amministrazione facessero lo stesso, ed ha tradito la fiducia del popolo Americano.

A malincuore e con profondo spirito patriottico, esercito il mio dovere e la mia responsabilità di mostrare la verità di ciò che abbiamo di fronte. Evitare questa responsabilità sarebbe più facile. Ma non sono una che ama percorrere la strada facile. Credo in questo paese e nel potere della nostra democrazia. Ho la volontà ferrea di chi vuole impedire che questo paese sprofondi nella vergogna, perché sono in gioco le fondamenta stesse della democrazia.

Alcuni chiameranno quest'azione una vendetta di parte, altri diranno che è solo un provvedimento di nessuna importanza e di distrazione per i piani del nuovo Congresso. Ma non è solo una questione di giochi politici.
Non voglio mettere nessun partito politico davanti ai miei principi.

Questo, invece, è solo l'inizio di una lunga strada per riguadagnare quei grandi livelli di verità e di democrazia sui quali il nostro grande paese è stato fondato.
Signor presidente,

Secondo le norme dettate dalla Costituzione degli Stati Uniti, il Presidente Bush, insieme al suo vice Cheney ed al Segretario di Stato Rice, dovrebbero essere soggetti al processo di impeachment, ed ho quindi inoltrato la mozione 1106 alla Camera dei Rappresentanti.

Per voi compagni Americani, ora che io lascerò il Congresso, tocca a voi responsabilizzare i vostri rappresentanti, e mostrare a chi difende con coraggio la giustizia, che non è da solo.

Grazie

Cynthia Mckinney

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Link al sito di origine della notizia:

http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1587

Ciao a tutti.

 
 
 

GRANDE GIORNO

Post n°79 pubblicato il 06 Novembre 2006 da alex.omega
 
Foto di alex.omega

Oggi, per me, è un grande giorno.
Non uno di quei giorni grigi e strani in cui non sai bene per quale motivo sei li a fare le cose di tutti i giorni, domandandoti perchè le fai, dando mille risposte stupide alla tua domanda.
Ma un giorno da ricordare, uno di quei giorni in cui concludi  qualcosa che non avevi mai fatto prima.
Dopo 4 mesi di scrittura e ricerca delle immagini.....
Finalmente ho finito di scrivere il mio primo libro.
E questa cosa mi fa sentire così bene che ho bisogno di dirlo a tutti.

Lo so che non ve ne frega niente, e non vi cambia la vita.

Ma ve lo dico lo stesso perchè, al contrario di voi, io sono al settimo cielo.

A proposito...... si intitola 'VRIL' e narra la storia di 3 avventurieri che affrontano
un viaggio per raggiungere un amico che si è buttato in un'avventura dalla quale potrebbe non fare ritorno.
Attraversando l'Europa e l'Asia fino  alle steppe di Tunguska  in un mondo  giovane che si evolve dopo la grande distruzione che portò alla nascita di nuove civiltà e nuove razze dalle caratteristiche umane o aberrazzioni mostruose di altre specie.

Per gli amanti dei giochi di ruolo, VRIL è ambientato nel magico mondo del
'Dungeons & Dragons'

Avevo scritto l'avventura per grandi passaggi pensando che i giocatori del mio gruppo l'avrebbero finita in poco più di un mese.
Invece con mio, ed anche loro, grande stupore essa ha assunto risvolti inattesi portando i giocatori verso percorsi che non avrebbero mai affrontato prima.

La cosa più interessante di tutta questa storia sta nel fatto che i giocatori sono ancora immersi nella partita e la sua fine è ancora distante.

In effetti quello che ho scritto è solo il primo volume, sono circa 300 pagine contando le 39 immagini. tra mappe e personaggi che via via si avvicendano nella storia.

Il motivo per cui ho scritto questo libro è duplice.
Mia figlia mi ha proposto di scrivere un libro che narrasse quelle vicende
e sebbene all'inizio fossi riluttante, successivamente  mi ha assorbito  come un sogno dal quale non sei ingrado di risvegliarti.

Ma è accaduta una cosa durante il gioco: dopo 4 mesi, giocando una settimana si e una no, uno dei giocatori è partito per trasferirsi in un'altra città.
Quindi non potrà continuare a giocare con noi e scoprire quale fine avrà questa avventurosa vicenda.
Per cui ho deciso di scrivere il primo volume nel quale vengono narrate le gesta dei nostri avventurieri fino al punto in cui egli ha lasciato il gruppo.

Eravamo molto affiatati e quando se ne andato ci siamo rimasti male tutti quanti.
Ma si sà, la vita continua e lo spettacolo con essa.
Era una decisione alla quale non poteva sottrarsi e se ne andato a malincuore.

Lui non sa niente di questo libro ed io intendo regalarglielo a natale.
Vorrei essere li quando lo aprirà, vedrà la copertina in rilievo e comincierà a leggerlo. Man mano che andrà avanti scoprirà che lui è uno dei protagonisti della storia e si sentirà cosi coinvolto emotivamente che la sua fantasia lo porterà a rivivere quei momenti con rinnovata gioia.

Credo che sia il modo più bello per dire ad una persona a cui sei legato da un sentimento di pofonda amicizia che: Per quanto grande possa essere la distanza che ci separa non esistono confini che possano fermare la nostra fantasia.

Non so quanti di voi, leggendo queste righe, si saranno annoiati ma sono sicuro che ogni uno di voi ha un amico o un'amica al/alla quale tiene particolarmente.
Quello che voglio dire è: Se invece dei soliti auguri e dei soliti regali acquistati in negozio, così anonimi e rivisti, a queste persone particolari voi regalaste qualcosa di unico che solo voi avete fatto e non ne esiste un'altro esemplare uguale al mondo.
Quale pensate potrebbe essere la loro reazione nel vederlo, nel poterlo toccare e sentire che quell'oggetto particolare così unico è stato fatto apposta per lui/lei.

.......Pensateci

In bocca al lupo ragazzi.


 
 
 

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