Post n°8 pubblicato il 27 Ottobre 2013 da wkilegge
Quando a 17 anni sono andato a teatro con un amico a vedere "Aspettando Godot" di Samuel Beckett, ho speculato a lungo su quale fosse il significato profondo dell'atmosfera di attesa inconcludente che aleggiava costantemente nella commedia. I due protagonisti sono uomini ormai ridotti a vestirsi di stracci, eternamente illusi che qualcuno possa arrivare a cambiare la loro condizione, sospesi in una speranza sterile che consuma le loro vite nell'inutilità del tempo che scorre, nello squallore di un paesaggio che non cambia. Ora mi è tutto più chiaro. Il teatro dell'assurdo purtroppo non è così assurdo, se penso che i due protagonisti possono essere l'allegoria degli elettori Italiani. Io sono stufo di aspettare Godot, con le pezze al culo e un paio di scarpe rotte, in un paesaggio che diventa sempre più squallido! Ora preparo le valige e, se riesco, me ne vado dall'Italia... Pensare che sono sempre stato un inguaribile ottimista... ma qui in Italia per sperare nel futuro non basta più essere ottimisti... ormai bisogna essere totalmente incoscienti... anche se il mio inguaribile ottimismo mi fa sperare di sbagliarmi ;) |
Post n°7 pubblicato il 21 Aprile 2010 da wkilegge
Tutte le volte che nei media si parla della Sindone, si innescano le polemiche sulla sua autenticità... però io non ritengo che questo sia il problema centrale. Se così non fosse, si dovrebbe applicare il metodo scientifico anche per valutare l'esistenza di Dio, e siccome la scienza può indagare solo sulle cose materiali e non sulla trascendenza dell'animo umano, ciò sarebbe insensato come usare una retina per acchiappare i pensieri. |
Il mio cane fa "bau bau..." quando cerca di dirmi qualcosa. Io non capisco quello che mi dice... non sono San Francesco! |
Post n°5 pubblicato il 15 Aprile 2009 da wkilegge
Caro navigatore, sorpreso dalle tempeste di un'economia piena di gorghi insidiosi, sopratutto per le piccole navi, vorrei sottoporre alla tua attenzione una storiellina iperrealista che ho trovato in Internet. Fa ridere, ma di un riso amaro. E' un satirico spunto di riflessione per intuire di chi sia realmente la colpa dei nostri guai . Due vecchi amici si incontrano dopo tanto tempo.Uno chiede all'altro: "Senti, ma sei ancora vicepresidente di quella grossa ditta?" "Si, certo, perchè?" "Ecco, vedi, mio figlio si e' appena diplomato e vorrei che si forgiasse e cominciasse a guadagnarsi qualche soldino. Te lo raccomando, vedi che puoi fare" "Beh... potrei farlo entrare come consigliere di amministrazione. Non deve sapere nulla di particolare, basta che sia presente quando lo chiamo e dica un paio di idiozie. 10.000 Euro mensili più le spese. Andrebbe bene?" "Non avresti qualcosa di più umile?" "Mmm.. allora Project Manager. 2.500 Euro mensili e non deve fare assolutamente niente: dare quello che gli chiedono e passare le carte che gli arrivano" "Ma non c'e' niente di più terra terra, un gradino più basso da cui iniziare la gavetta?" "Beh, l'unico posto che resta e' quello del tecnico, dell'assistente amministrativo o del programmatore. Deve maneggiare con attenzione molta documentazione tecnica o finanziaria, lottare con i capi, coi Project Managers, i direttori, gli altri impiegati e - a volte - anche con gli operai. Deve fermarsi oltre l'orario senza che gli vengano pagati straordinari e lavorare come un mulo da 8 a 12 ore giornaliere in modo che i suoi capi possano poi vantarsi dei risultati raggiunti. 1.000 Euro mensili" "Ecco, si, questa sarebbe una gavetta adatta per mio figlio" "Impossibile. Mi dispiace. Deve essere laureato e con molta esperienza!"
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Post n°4 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da wkilegge
Non potevo certo smentirmi... :-( così ho fatto un piccolo pasticcio dovuto alla mia cronica sbadataggine: non mi sono accorto che era attivata la moderazione e ho involontariamente tenuto in sospeso i commenti postati sino ad oggi... |
Post n°3 pubblicato il 05 Novembre 2008 da wkilegge
Se prendete un disco, lo imbrattate con i colori dell'iride e lo fate girare rapidamente vedrete i colori confondersi in un unico colore grigiastro. Allo stesso modo tutti i colori politici, gira gira, si fondono nell'unico colore grigio del cemento, della speculazione e della mistificazione della realtà. Se è vero che gli opposti estremismi si incontrano nella violenza, è altrettanto vero che i partiti moderati si incontrano nella spartizione del potere. Tutti promettono cose che sanno di non poter mantenere perchè, tanto, la realtà percepita dal popolo è quella trasmessa dalla TV. Forse esagero, ma penso che, con il controllo dei media, a capo del ministero dell'istruzione, si potrebbe anche mettere un avvocato, che magari, per fare l'esame di stato, ha scelto la Corte d'Appello più benevola, facendoci credere che sia la persona più idonea. E' solo un'ipotesi assurda... intendiamoci.. qualsiasi persona di buonsenso ci metterebbe uno stimato insegnante, che per sua natura conosce a fondo le problematiche del settore. Sono rimasto inquietato da come il “TG1” ha riportato il discorso del Rettore del Politecnico di Milano, che già avevo ascoltato su “La7”. E' bastato mostrare solo l'inizio del discorso per dare la sensazione che il rettore fosse a favore delle manovre del governo, quando invece, ascoltando l'intero discorso, appare chiara la sua posizione circa l'opportunità dei tagli. Il rettore ha detto chiaramente che secondo lui la manovra è inopportuna, pronunciando queste parole: “E' irresponsabile ridurre i finanziamenti per l'Università, quando l'Italia è il fanalino di coda del mondo occidentale negli investimenti in alta educazione” (fonte Rainews24). |
Post n°2 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da wkilegge
La ragion di stato e la brama di potere di fazioni terroristiche talebane hanno spento un'altra vita. La ragion di stato ha mandato allo sbaraglio persone mal equipaggiate perchè l'importante è apparire solidali e fare bella figura con l'opinione pubblica salvaguardando gli interessi economici. Poco importa se i soldi per fare le cose come si deve non ci sono, o meglio, non sono disponibili perchè vengono distratti per permettere a politici e faccendieri di fare i loro porci comodi. |
Post n°1 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da wkilegge
Oggi a “Studioaperto”, trasmissione del canale televisivo Italia1 ho seguito l'intervista di una donna in attesa del quarto figlio che ha deciso di abortire suo malgrado perchè ha il fondato timore di non poter allevare in modo decoroso i tre figli già nati. Quì potete trovare l'intervista: http://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/01/Sa_Aborto.wmv?v=adstudioaperto/2008/01/Sa_Aborto.wmv Mi è venuto da riflettere sul termine “proletario”, che è entrato nell'uso comune per indicare chi ha come unica ricchezza la prole ed è sempre stato associato ad una condizione di povertà estrema. Ho pensato: "essere proletari è diventato un lusso!" La società globalizzata ha tolto le paratie commerciali favorendo la possibilità di spostare la produzione dei beni dove costa meno. Così ci troviamo di fronte all'assurdo di avere paesi “ricchi” (permettetemi le virgolette) come il nostro dove una giungla di leggi e normative tutela i lavoratori facendo nel contempo sparire le attività produttive, perchè il lavoro conviene farlo altrove, dove le leggi sono facilmente aggirabili per poter inquinare impunemente l'ambiente e sfruttare anche il lavoro dei bambini. La classe politica non sembra essersi accorta di questa evoluzione e, intrisa di privilegi com'è, non tocca la situazione di disagio che si respira tra le persone comuni, che hanno visto le entrate familiari pesantemente ridotte dalla diminuzione del potere d'acquisto e dalla disoccupazione. I politici continuano a passare il tempo nei propri giochi di potere, che cominciano a sciuscitare nei più la sensazione di un profondo ribrezzo. Il problema della governabilità non ci sarebbe se ci governassero persone di buon senso tecnicamente preparate, qualunque fosse la legge elettorale utilizzata. Di converso non può che dare pessimi risultanti anche la migliore delle leggi elettorali che porti al governo solo persone interessate a riempire le tasche proprie e quelle dei propri sostenitori, a danno del bene comune. Mi piacerebbe che iniziasse a formarsi una classe politica trasversale che non si fondi più sulla concezione delle classi sociali, sulla destra o sulla sinistra, ma che, sotto la bandiera del buonsenso comune, decida quello che è meglio fare per la collettività, senza far prevalere gli uni o gli altri interessi. Avrebbe senso penalizzare le importazioni per favorire il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente. Purtroppo l'inquinamento si è globalizzato fin dall'inizio perchè l'atmosfera della terra non è separata da confini.. e lo stesso vale per l'acqua del mare; ciò porta a diseconomie che ricadono su tutti noi. Il maggior costo produttivo del nostro paese potrebbe così essere giustificato e diventare economicamente sopportabile, consentendo di far rifiorire le attività... ma si sa.. quando ci sono di mezzo grandi interessi economici non si riesce a fare molto, o per lo meno, si riesce a fare qualcosa solo quando si è in molti... magari boicottando le merci che non vengono prodotte nel rispetto dell'uomo e della natura. |
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