
Ce l’ha fatta a vincerlo, a vincersi.
Quando si è presentata, ieri, davanti a me,
per incontrarmi e chiedermi aiuto
non sapevo sarebbe stato così difficile fare i conti
con una Donna così umiliata nel profondo,
ma che ha aperto gli occhi,
capendo a sue spese il significato crudo della parola violenza.
Le appoggio lo sguardo, quasi languido, per il timore che, anche così,
potrei premere su quelle ecchimosi che macchiano indegnamente
una carnagione color cipria.
Segni bastardi, impressi con ferocia dal criminale
che fino all'ultimo voleva impedirle di andare via.
Sono i suoi occhi a rassicurare me (che paradosso):
neri, più del cerchio che li contorna, spogli di rimmel,
ma lucidi e fieri.
E' consapevole. Adesso è Lei la più forte.
E penso che questo non sia 'lavoro' (il mio),
ma il dovuto tentativo di infliggere una punizione esemplare,
(c'è chi chiama, così poco, "condanna")
ad un misero verme.
Tutto con la rassegnazione, a priori, che per la vittima
di chi commette un crimine umano
non ci sarà mai giustizia giusta.
Inviato da: cassetta2
il 24/04/2021 alle 11:40
Inviato da: out4ever
il 14/02/2014 alle 01:25
Inviato da: RIN.TOCCHI_MENTALI
il 27/01/2014 alle 16:00
Inviato da: RIN.TOCCHI_MENTALI
il 27/01/2014 alle 15:57
Inviato da: RIN.TOCCHI_MENTALI
il 27/01/2014 alle 15:55